Bah!

Ipocrisia

La magia del Natale si avvicina. Ecco allora una marea di persone che si affannano a destra e sinistra per far vedere che, in fondo in fondo, anche loro sono buoni. Anche quelli che per il resto dell'anno sono degli incredibili stronzi, che ne combinano di tutti i colori non guardando in faccia a nessuno, in questo periodo si sentono in dovere di dimostrare che in realta' sono buoni, che tutto il resto del tempo sono diversi ma che e' uno sbaglio, sono costretti ad essere quello che sono (cioe' dei figli di p...). Ecco allora che, nella massima ipocrisia, anche nell'ambito del mio ufficio c'e' l'idiota che si affanna ad organizzare la cena per scambiarsi gli auguri natalizi, per far vedere che si' succede di tutto durante l'anno ma che, in realta', siamo una grande famiglia, che si', vabbe', non abbiamo un cazzo in comune a parte innumerevoli ore trascorse obbligatoriamente insieme per cause lavorative ma alla fin fine ci vogliamo un mondo di bene ecc. ecc..
Stasera, i fenomeni da circo che sono i miei colleghi si troveranno in una pizzeria per farsi gli auguri piu' incredibilmente falsi ed ipocriti che io possa immaginare.
Probabilmente qualcuno pensera' che dovrei saper perdonare, lasciare perdere, soprattutto perche' in questo periodo siamo tutti piu' buoni o che comunque, per convenienza, dovrei andare lo stesso, fare buon viso a cattivo gioco...
Invece, mi si spezza il cuore, ma non ci andro' nemmeno se mi pagassero. E non tanto perche' ce l'ho a morte con loro e quindi potrebbe sembrare una ripicca (nulla di piu' infantile) ma perche'
1) sono costretto a guardare sempre le stesse facce da c... tutti i santissimi giorni lavorativi e non capisco perche' dovrei vederle ancora anche nel mio preziosissimo tempo libero che, tra l'altro, mi serve proprio per poterli sopportare ancora nei giorni a venire
2) siamo professionisti, colleghi e non amici. Se vogliono i miei auguri ce li faremo tranquillamente nel posto di lavoro il tempo strettamente necessario per scambiarceli
3) come persone non godono per niente della mia stima e, quel che e' peggio, nemmeno dal punto di vista strettamente professionale
4) come persona non mi sento di avere assolutamente nulla in comune con loro (ed il bello e' che anche tra di loro e' cosi' ma sembra che non se ne siano mai accorti) per cui non capisco assolutamente cosa ci starei a fare, per almeno un paio d'ore, in mezzo a gente completamente estranea ne al mio modo di fare ne al mio modo di pensare.
Quindi... Cari colleghi, capi, capini, caponi ecc. ecc.: auguri di Buon Natale ed... andate al diavolo!

Cordialmente, vostro...