step by step

E poi?

Stanotte ho fatto un sogno stranissimo riguardante una neonata. Mi ha lasciato parecchio sottosopra.

L’uomo invisibile rideva, ma la verità probabilmente è che in questi giorni ricevo troppi stimoli dall’esterno, troppe notizie, che mi sconvolgono.

Ieri per esempio ho letto un articolo su bebeblog, che riportava la notizia di una donna di 61 anni che ha avuto il congedo di maternità per la sua nipotina di 5 anni:

una nonna di 61 anni ha ottenuto il permesso di maternità dal lavoro della durata di 16 settimane per accudire la propria nipotina di cinque anni perché la sua mamma è mancata per colpa di un incidente stradale e il papà della bambina non ha voluto prendersene cura. Perciò la persona che ha preso a carico la piccola ha diritto, secondo una illuminata legge spagnola, ad un congedo dal lavoro per la tutela del minore.

Link all’articolo: 

http://www.bebeblog.it/post/6171/congedo-di-maternita-ad-una-nonna-per-accudire-la-nipote?utm_source=newsletter&utm_medium=mail&utm_campaign=Newsletter:+bebeblog/it+(bebeblog)

A parte la riflessione in merito al congedo parentale, che non mi metto nemmeno a fare, perché davvero, ci starei per giorni, mi chiedo, perché, alla fine chi ci deve rimettere sono sempre e solo i bambini.

Anche le notizie di questi giorni, sia sulla piccola Elena, che su Don Seppia, mi fanno proprio male.

E’ chiaro che non possono essere assimilate e non mi permetterei mai di metterle sullo stesso piano, ma guarda caso, alla fine chi ci rimette? Sempre loro …

Stamattina su canale 5, hanno parlato in serie, prima dell’asilo nido degli orrori, mostrando delle immagini spaventose, poi di Sarah Scazzi e poi di Yara e l’unica cosa che riesco a pensare è che giustizia, davvero non ci sarà mai, non ce n’è già oggi che quelle “maestre”, nonostante dei filmati inequivocabili, non hanno nemmeno gli arresti domiciliari, figuriamoci tra anni, quando questa vicenda ormai sarà dimenticata da tutti .

A me piace il principio base del garantismo che vige nel nostro sistema legale,  sono convinta che ci debba essere, per tutti, fino a quando non si è accertata la verità, ma qui siamo in presenza di video, di registrazioni, di testimonianze dirette, nel caso del prete, che non lasciano adito ad alcun dubbio!

Che cosa c’è da aspettare? Perché queste persone sono lasciate libere di fare e dire quello che vogliono?

Nel caso del prete ora esce fuori che lui addirittura avrebbe solo fatto chiacchere?

E poi? Che altro deve succedere? Che il prossimo debba stuprare dei bambini in pubblico, altrimenti non è grave?

Ma stiamo impazzendo?