la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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CORSICA: MARE E MONTI NORD

Post n°45 pubblicato il 23 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

La Corsica è chiamata a ragione dai francesi l'Ile de la beautè. E' un'isola di contrasti: guglie dolomitiche e spiagge bianchissime. E di sapori forti: il profumo del maquis e lo stufato di sanglier. E' un luogo che ti entra nell'anima. Ci sono stata diverse volte e, sebbene io nn ami tornare nei posti che già conosco (il mondo è tanto grande....), per lei faccio un'eccezione: ne sto lontana un paio d'anni, poi la mia anima sente il suo richiamo e devo tornarci. L'ultima volta è stato l'estate scorsa e questo è il mio racconto.

Come arrivare: l'isola è ben servita dai traghetti Mobylines e Corsica ferries con più corse giornaliere dai porti di Genova, Savona e Livorno.

Quando andare: la Corsica nn è ancora molto sfruttata turisticamente, anche se ultimamente sta conoscendo un notevole boom. Ci si può andare tutto l'anno (a marzo/aprile si può fare scialpinismo, a novembre c'è il Calvi Jazz Festival, a Pasqua a Sartene la suggestiva processione del catenaccio), dipende un po' cosa si vuol fare. Per i trekker sono sconsigliabili luglio e agosto per le temperature elevate, l'ideale sarebbe maggio per le fioriture primaverili. Io sono andata a fine giugno, dal 17 al 27.

Come spostarsi: l'auto è sicuramente il mezzo più comodo, ma chi fa trekking può utilizzare i mezzi di trasporto locali: bus e trenino (quest'ultimo davvero spettacolare). Bisogna avere tempo (sono piuttosto lenti) e pazienza (nn sempre gli orari sono rispettati con precisione svizzera), 2 caratteristiche della filosofia del camminare. Possibile anche usufruire dei taxi (piuttosto cari...)

Bibliografia: Mi sono trovata molto bene con la guida della Cicerone "Walking in Corsica", anche se le sue cartine fanno piuttosto schifo. Bisogna quindi munirsi di altra cartografia, per esempio della IGN. Per camminate più brevi molto carino anche il volume sulla Corsica della Sunflowers. In loco si trovano le utilissime e ben fatte Topoguides.

Il trekking: La Corsica è percorsa da numerosi sentieri (il più famoso e impegnativo è forse il GR20). Noi abbiamo scelto "tra mare e monti nord": 124km da fare in 10 giorni (noi abbiamo tagliato 2 tappe e l'abbiamo fatto diventare di 8...). I sentieri sono segnati molto bene (segnavia arancioni) e si pernotta nei così detti gites d'etapes, simili ai nostri rifugi (30$/pax la mezza pensione). Occorre portarsi dietro il sacco lenzuolo: sono fornite le coperte di lana ma nn le lenzuola; la pulizia è in genere accettabile. Conviene prenotare se nn direttamente dall'Italia, quanto meno giorno per giorno. In diversi posti è possibile optare per un hotel, ma i gites sono più economici e permettono di fare amicizia con gli altri trekker.
portare ogni giorno una buona scorta di acqua.

Primo giorno: il viaggio
Treno al volo da Rogoredo, poi traghetto Mobylines. Qualche ora a Bastia (da visitare la città vecchia: carrugi simili a quelli di genova, il porto vecchio, la cittadella e il parco) e poi pullman per Calvi (da lune a sab dalla stazione h.16.30). Calvi era spazzata dal vento, ci siamo cercati un hotel (camere spaziose con bella vista sul mare, un po' caro) e siamo andati a mangiare da U Minellu: cucina tipica corsa (cinghiale con polenta, torte salate, minestre di legumi). Un giro tra i vicoli della città fortificata e a nanna: il giorno dopo si inizia a camminare!

Secondo giorno: da Bonifatu a Tuarelli
Lunghezza
16,5km
Tempo di percorrenza 5h30'
Difficoltà E
Dislivello 655m in salita
Accesso: Taxi da Calvi
Itinerario: Appena prima dell'ampio parcheggio di Bonifatu (535m), sulla destra, parte il sentiero che si inoltra in un bosco di altissimi pini marittimi. Dopo breve si notano le rovine del così detto "chalet Prince Pierre", nipote di Napoleone. Si continua a salire tra gli alberi con begli scorci sul golfo di Calvi fino a Bocca di l'Erbeghiolo (1200m; 2h). il tracciato prosegue verso ovest per raggiungere in breve con lieve discesa la Bocca di Bonassa (1153m). Qui il paesaggio cambia, si esce dal bosco e si inizia a scendere più decisamente attraverso rocce e maquis per poi rituffarsi tra la vegetazione e compiere un lungo traverso a mezza costa fino alla Bocca di Lucca (575m; 2h 30'). Di nuovo la discesa si fa più ripida terminando infine su una strada sfaltata che si segue a sinistra giungendo infine a Tuarelli (90m, 1h)
Qui si trova il gites (0495620175; 24 posti, aperto da aprile a ottobre) che sembra uscito da una favola: immerso nella vegetazione, con una bella terrazza affacciata sulle pozze del fiume Fango dove si può fare il bagno prima di cena, scrollandosi di dosso la polvere del cammino. Le camere, abbastanza strette e nn molto luminose, sono arredate con letti a castello. I bagni sono all'esterno e hanno i rubinetti a tempo, nn molto comodi per fare il bucato. La cena è abbondante.

Terzo giorno: da Tuarelli a Galeria
Lunghezza
: 11km
Tempo di percorrenza: 3h 30'
Difficoltà: T/E
Dislivello: 230m in salita
Accesso: scuolabus da/per Galeria
Itinerario Dopo una discreta colazione (abbiamo fatto fatica a comunicare perchè chi serviva era una polacca che parlava solo... polacco!), ci siamo messi in cammino seguendo il corso del fiume fango che ha scavato delle bellissime gole nella roccia rossa. Talvolta si allarga in pigre pozza che invitano a nuotare. Raggiunto Ponte vecchio (un ponte genovese con un bar nelle vicinanze; 1h 15'), si inizia a seguire l'asfalto verso destra raggiungendo dopo 20' Fangu (bus e snack bar). Ancora un tratto su rotabile, poi passato un ponte, il sentiero si stacca a sinistra inoltrandosi nella vegetazione e proseguendo più o meno parallelo alla strada. Si supera un colle a quota 180m da cui si ha un bel panorama sulla foce del fiume Fango e sulle montagna alle nostre spalle tra cui si riconosce il Paglia Orba dalla caratteristica forma. E infine si scende a Galeria (40m, 2h), paese grazioso raccolto intorno a una chiesa bianca, con una bella spiaggia di ciottoli. Negozi, ristoranti e hotel e l'ottimo gites l'Etape Marine (0495620046; 28 posti, aperto da aprile a novembre) un po' fuori dal paese (località Calca): ampie camere pulitissime (e per quanto possibile il proprietario tende a lasciare ai vari gruppi un'intera stanza) e una fantastica cena a base di salumi, un pasticcio di melanzane, pasta (cotta bene!) e dessert.

Quarto giorno: da galeria a Girolata
Questa è indubbiamente una delle tappe più belle.
Lunghezza 12km
Tempo di percorrenza 5h
dislivello 770m in salita
difficoltà E
Accesso Galeria è collegata a Porto e Calvi da un servizio di traghetti o di pullman
Itinerario Lasciato il gites, si continua per breve tratto lungo l'asfalto fino a un ponte dove si svolta a sinistra immergendosi nella vegetazione. Si sale attraverso un bosco intricato e suggestivo solcato da ruscelli dalle acque scure che solo raramente ci lascia godere il panorama sul golfo di Galeria. Dopo 2h30' si raggiunge Punta Literniccia (778m), ottimo punto panoramico e crocevia di sentieri. Ci fermiamo a prendere fiato sotto un ampio albero e ammiriamo Capo Senino a capu Rossu. Si segue il filo di cresta verso ovest e si inizia a scendere lungo delle facili roccette nei pressi di una stazione di rilevamento metereologica. Il percorso si fa poi più agevole finoa Bocca di Fuata (458m, 1h15') dove si trova un ampio cerchio di pietre. Si continua a scendere dolcemente nella vegetazione e, raggiunta un'antica torre genovese, si è in breve a Girolata. Il posto è incantevole: situata nei pressi della riserva integrale della Scandola, è raggiungibile solo a piedi o in battello. Sono poche case affacciate su una spiaggia di sabbia dove il mare ha dei colori incredibili. Piccolo negozio di alimentari e souvenirs e 2 gites. Noi abbiamo scelto il Cormoran Voyageur (0495201555; 20 posti, aperto da aprile a settembre; nn entrate se c'è scritto chiuso, anche se la porta è aperta!!! io pensavo di poter lasciare giù gli zaini e il proprietario si è arrabbiato molto!) Camere un po' piccole, ma splendida terrazza sul golfo e ottima cena a base di pesce fresco pescato dal gestore e vasta selezione di grappe.

Quinto giorno: da Girolata a Curzu
Tappa molto lunga e assolata ma molto panoramica; ne esiste una variante più breve che nn fa tutta la cresta, ma passa da Bocca a Croce e si ricollega con il principale a capu Curzu: Si risparmiano così circa 2h.
Lunghezza 13,5km
Tempo di percorrenza 6h abbondanti
dislivello 890m
difficoltà E
Accesso Girolata è collegata a Porto e galeria da un servizio di traghetti
itinerario Si attraversa la baia e si inizia a risalire il crinale nei pressi di un grazioso cimitero. Raggiunto un modesto colle si continua a sinstra lungo il tracciato di terra rossa a si raggiunge in breve l'asfalto della D81 (1h30'): Facendo attenzione al traffico, si segue la strada verso destra finchè nn si ritrova il sentiero a sinistra. La vegetazione si fa via via più rada e si sale su rocce rosate mentre il panorama alle nostre spalle si fa via via più ampio. Raggiunta Punta di u Munditoghjo, il sentiero si sposta a est e, dopo un breve tratto in un bosco, si prosegue seguendo lo spartiacque con un susseguirsi di saliscendi fino a Capo di Curzu (852m; 3h30) dove una lastra di plexiglass illustra il panorama. Si scende fino al colle sottostante e poi, ripidamente, fino a tornare sull'asfalto nei pressi dell'abitato, case di pietra immerse negli olivi.
Anche qui c'è un gites, ma siccome la tappa successiva era descritta come "uninteresting" abbiamo preso il pullman alle 17 e così ci siamo trasferiti a Serriera (negozi e hotel). Il gites di lì era definito "mediocre" (e su internet i giudizi erano anche peggiori...) e, anche se recava un cartello di nuova gestione, noi abbiamo optato per l'hotel l'Aiglon con arredi della bella epoque, sulla discesa che porta alla bella spiaggia in ciottoli, ai piedi di ripide scogliere rosse spettacolari. Cena raffinata a base di pesce.

Sesto giorno: da Serriera a Ota
Altra tappa molto bella, peccato che noi l'abbiamo fatta per buona parte sotto la pioggia...
Lunghezza 11km
tempo di percorrenza 5h30'
Dislivello 900m in salita
Difficoltà E
Accesso Serriera è collegata a Porto e Calvi da un servizio di pullman
Itinerario: Si risale verso la D81, si svolta a destra e poi ancora a destra raggiungendo in questo modo l'abitato di Serriera. Di fronte al piccolo negozio di alimentari, si scende verso il fiume, lo si attraversa e ci si incammina lungo una strada sterrata che si segue verso sinistra per circa 2km. Subito dopo una curva, si stacca a destra un sentiero che sale dapprima nel bosco e poi per prati per giungere infine a Bocca S. Petru (900m, 2h30') dove ci si può riposare sotto maestosi castagni. Si prosegue per un breve tratto in falso piano, tra pini abbarbicati a rocce rosa e scorci suggestivi della costa, e poi si inizia a scendere in una gola scavata da un piccolo ruscello che si guada diverse volte. Alla fine, subito dopo una modesta cascata, il sentiero si dirige a sinistra e, con alcuni saliscendi, raggiunge infine Ota. Il villaggio, con case in pietra, è costruito proprio sotto una montagna sulla cui vetta è posto un grande masso che si dice ancorato con catene celesti perchè nn cada rovinosamente sulle abitazioni. Qui si trovano negozi alimentari e 2 gites. Noi abbiamo scelto Chez marie (0495261137, 30 posti letto, aperto tutto l'anno): le camere nn hanno finestre, il bagno è un po' umido, ma ha una bellissima terrazza affacciata sulla valle. Ottima la cena a base di minestra e cinghiale.

Settimo giorno: da Ota a Marignana
Lunghezza 12km
Tempo di percorrenza 4h30'
Difficoltà E
Dislivello 650m in salita
Accesso Ota è servita da un buon servizio di pullman
Itinerario dopo il gites Chez Felix, si scende a destra tra olivi fino a raggiungere il letto del fiume che si oltrepassa su un ponte genovese (uno dei meglio conservati). Si segue il letto del fiume sulla destra idrografica e, dopo un campo da gioco, alla confluenza di 2 corsi d'acqua, si sale sulla strada asfaltata. La si attraversa e ci si inoltra lungo le gole di Spelunca. Il tracciato, munito di cartelli esplicativi sulla fauna e flora locale, si mantiene alto e quasi pianeggiante fino a Pont Zaglia (1h). Questo tratto è descritto come suggestivo, ma dopo aver visto le gole di Samaria a Creta devo dire che sono rimasta un po' delusa. Pont Zaglia poi è un ottimo posto dove fare il bagno, peccato che la pioggia del giorno precedente avesse trasformato le acque del fiume in fango... Da qui si comincia a salire lungo una bella mulattiera lastricata con tornanti immersi nella vegetazione fino a sbucare sulla D84 nei pressi del cimitero di Evisa. Si svolta a sx e in breve si raggiunge l'abitato (850m; 2h). Qui c'è la possibilità di fermarsi a mangiare in uno dei numerosi bar che offrono specialità locali (da provare la frittata al brocciu e menta), magari sorseggiando una birra (da scegliere tra la Petra tagliata con la farina di castagne e la Colomba, bianca dal profumo di maquis) su una terrazza. Ci sono negozi, alberghi, un gites e un servizio di pullman che la collega ad Ajaccio. Ad avere un giorno in più ci si può fermare un giorno e fare una digressione alle famose piscine naturali di Aitone. Noi invece ci siamo rimessi in cammino nelle prime ore del pomeriggio. Si segue la strada oltre il gites e, appena fuori dall'abitato, si imbocca sulla destra il sentiero che scende  tra i castagni fino a un modesto corso d'acqua. Si prosegue in falso piano nella vegetazione, poco sopra alla strada asfaltata e dopo circa 30' si raggiunge una specie di ponte tibetano. Lo si attraversa e, sempre tra i castagni, si raggiunge l'insediamento rurale U Tassu oggi abbandonato. Ancora un breve tratto in piano e si sbuca sulla strada nei pressi del gites di Marignana (0495262121). Questo, che funziona anche da piccolo negozio di alimentari, dispone di 40 posti letto, ma noi l'abbiamo trovato pieno perchè l'ultimo tratto del trekking è in comune con il percorso del "Mare-mare Nord". Fortunatamente il gestore ci ha fatto ospitare da un suo amico che aveva una specie di B&B proprio in cima al paese (715m). Fantastico: una camera tutta per noi e un vero bagno con la vasca! Per cena siamo tornati al gites: il pasto era abbondante ma mediocre, fatto con ingredienti in scatola.

Ottavo giorno: da Marignana a E case
Tappa lunghissima dalla seconda parte un po' monotona...
Lunghezza 17km
tempo di percorrenza 6h
dislivello 825m in salita
Difficoltà E
Accesso Marignana è collegata ad Ajaccio da un servizio di pullman
Itinerario: Scendendo dalla cima del paese, alla chiesa si svolta a sinistra. Si supera un campo da calcio nei pressi del quale pascolano i maiali allo stato semibrado e si raggiunge Bocca a u Mamucciu (824m; 30'). Si prende a destra e su terreno scoperto si raggiunge Culetta a u Prunu da cui si scende in un umido bosco di castagni. Si superano un paio di ruscelli e poi si ricomincia a salire tra rocce rosate e il profumato maquis fino a Bocca di Acquaviva (1102m; 2h30'), ottimo punto panoramico dove fermarsi a mangiare qualcosa tra le felci. Si inizia quindi a scendere sul versante opposto, si attraversa un insediamento preistorico (resti di capanne circolari) e poi ci si immerge nel bosco. Il sentiero procede a lungo con alcuni saliscendi e la vegetazione oscura il paesaggio fino ad un bivio (indicazioni per Revinda). Si prende a sinistra e finalmente si è in vista del gites E case (0495264819 o 0682499565; 22 posti letto, aperto da aprile a ottobre): raggiungibile solo a piedi, è una costruzione in pietra, solitaria in un prato in posizione dominante sul golfo. Camere discrete, con bella vista sul panorama circostante. Peccato che il bagno e la doccia siano unici e quindi, oltre ai tempi di attesa, nn siano sempre in condizioni ottimali a meno che nn si sia i primi a servirsene. Si mangia all'aperto, cena abbondante e di buona qualità: zuppa, pasta e arrosto. 

Nono giorno: da E case a Cargese
Bella tappa conclusiva di questa nostra avventura.
Lunghezza 13km
Tempo di percorrenza 4h30'
Dislivello 400m in salita
Difficoltà E
Itinerario: Lasciato il gites (605m) alle nostre spalle, ci si incammina in direzione sudest tra maquis e felci altissime fino alla cresat di Pianu Maggiore (650m). Si gira poi a sinistra, il sentiero si fa meno evidente, ma si segue una recinzione in discesa fino a una fattoria (Bergerie de Sta Lucia: 220m, 1h40'; possibilità di acquistare formaggi). Si scende lungo la strada sterrata per alcuni km per po svoltare a sinistra e iniziare a salire tra pascoli seccati dal sole. Prestare attenzione a questo punto perchè i segnavia nn sono chiarissimi e vanno seguiti con attenzione risalendo un costone assolato, magari in compagnia di una mandria di mucche. Si raggiunge quindi la strada sfaltata nei pressi di una cappella in rovina e di un menhir piantato al centro di un campo (380m; 2h). Si attraversa la strada e si prosegue verso sinistra, dapprima sullo spartiacque, poi scendendo ripidamente fino alla D181 che si percorre ancora a sinistra giungendo infine a Cargese.
Cargese è davvero un posto grazioso. Innanzi tutto nn è possibile nn concedersi un po' di riposo sulla lunga spiaggia di sabbia di Peru. E poi un giro tra i vicoli del paese, caratterizzato dall'avere 2 chiese (una cristiana e una ortodossa) poste proprio l'una di fronte all'altra. E infine una cena a base di pesce in uno dei ristorantini affacciati sul porto prima di una bella notte di sonno in uno dei numerosi hotel. Noi abbiamo scelto l'Hotel Punta e Mare (0495264433), camere simili a dei mini appartamenti con balconcino.

Decimo giorno: Trasferimento
Giusto tornando al discorso dei trasporti: abbiamo dovuto tenerci un giorno intero per tornare a Bastia, anche perchè di domenica nn circola niente se nn nei mesi di luglio e agosto. Cmq h.8.30 pullman per Ajaccio con arrivo alle 9.30. Mattinata in giro per la città. Ad Ajaccio nn è che ci sia granchè, giusto la casa di Napoleone e la via centrale con negozi di tutti i tipi, in particolare gioiellerie, souvenir e abbigliamento. Nelle prime ore del pomeriggio treno per Bastia. Il famoso Chemin de fer è un'esperienza da nn perdere, anche se è davvero molto lento (ci mette più di 4 ore). Il tratto più suggestivo è quello che da Ajaccio arriva a Corte: le rotaie scorrono vicino a gole da vertiggini, passano in piccole gallerie o lungo viadotti dalle curve mozzafiato; attraversano foreste e si fermano in piccole stazioni fuori dal mondo.
Infine cena in un ristorante della città vecchia e a nanna in hotel.

Undicesimo giorno: il rientro
Ci ho provato, giuro che ci ho provato a perdere il traghetto ma nn mi è riuscito. Intorno alle 13.30 eravamo a Livorno. E da lì treno per Milano. Davvero un gran dispiacere...

E quest'anno? Ancora a dire il vero nn so... Di sicuro pertirò con lo zaino i primi 10gg di giugno. NN mi dispiacerebbe Corfù, c'è un itinerario trakking di 220km... Ma ora che ho scritto tutto questo mi sa che mi sta tornando il mal di Corsica... Va be', vedremo. C'è ancora tempo.

 
 
 
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Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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