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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Sapori indimenticabili

Post n°1703 pubblicato il 21 Febbraio 2020 da lascrivana

 

 A volte, quasi magicamente, mi sembra di sentire nell’aria l’aroma delizioso di certe prelibatezze che hanno profumato la mia infanzia, in particolare quello dello stufato. Quando da piccola stavo in collegio,  il menù del giovedì era composto da uno stufato di carne e patate -comprendo che cucinare per tante persone fosse un compito arduo ed oneroso- ma la nostra cara Suor Dorina, quella mansione la svolgeva egregiamente. Ritornando allo stufato di carne e patate, era il più buono che avessi mai mangiato e il suo buon’odore aleggiava per tutta l’immensa area dell’istituto. Da piccola non mangiavo tanto -ho portato la 32 (taglia italiana) fino a vent’anni. Dopo la maggiore età, un’altra persona a me sconosciuta ha preso possesso del mio stomaco: se fino a vent’anni la vita divorava me, dopo ho iniziato io a divorarla.  In ogni caso, anche se non ero una buona forchetta, la cucina di suor Dorina era davvero buona.  Nella sua cucina tutto era gigantesco, persino il mattarello per stendere la pizza; come facesse lei così mingherlina ad usarlo non idea, fatto sta che la focaccia – il menù del venerdì sera- era davvero soffice e fragrante. Gigantesca persino la pentola per cuocere la pasta, che dominava gran parte del piano della fornace. L’acqua di cottura era fornita direttamente nella pentola  da un rubinetto attaccato al bordo. Come poi la pasta venisse scolata, o addirittura come venisse svuotata la pentola, ancora oggi rimane un mistero per me

Certi odori e sapori non li dimentichi mai, a volte li hai masticati con gli occhi lucidi aggiungendo il sapore amaro delle lacrime; altre ti sei strafogata con il sorriso.  Sono stata a stretto contatto con una categoria abbastanza ampia di bambine e di ragazze. Educata da diverse suore, e nessuno di loro offriva la stessa versione. Come al solito mi sono rimaste impresse solo le sorelle che approcciavano con noi affettuosamente.

Ricordo che quando frequentavo la quarta elementare, eravamo governati da una suora che aveva mostrato per me un attaccamento ossessivo. Dovevo vestirmi e pettinarmi come diceva lei; io ero un maschiaccio mancato che saltava sui tetti, e lei mi voleva vestire sempre in ghingheri con degli abiti che non mi appartenevano.  Ovunque andassimo mi metteva sempre in primo piano. Io sono stata la protagonista principale di ogni sua scelta canora o teatrale.  Si è presa l’esclusiva di pettinarmi i capelli fingendo che nella mia testa ci fossero i pidocchi; non che in passato non li avessi presi, ma quella volta non li avevo proprio.

Mi vestiva e acconciava come una bambola. Io che odiavo fiocchi e colletti, trovava sempre il modo di adornarmene. In particolare odiavo quel vestito blu con la cravatta a pois rossi che voleva farmi sempre indossare nelle grandi occasioni.

Con quell’orribile vestito addosso mi sentivo talmente a disagio che ogni volta che si girava dalla mia parte, le rivolgevo uno sguardo truce e cagnesco: avrei voluto stracciarle l’abito a morsi. Poi era davvero adorabile quando usava uno dei tanti fermargli, che soleva infilzarmi tra i capelli, per pulirsi le orecchie. Finito le sue abluzioni, aveva poi il coraggio barbaro di volermelo rimettere in testa. Fortuna che almeno in quel caso le mie proteste erano esaudite; vuoi per vergogna perché io mi rifiutavo urlando, vuoi perché anche lei si accorgeva del cerume che incrostava il ferretto, in ogni caso ritirava la mano arrendevolmente.

 

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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 21/02/20 alle 11:04 via WEB
Uno spaccato intenso della tua fanciullezza, vissuta ai livelli minimi delle possibilità. Un tempo erano così le suore e ne parlo con cognizione di causa, visto che mia moglie ha fatto la stessa tua esperienza. Come nel tuo caso, le sono rimasti impressi nella memoria, flash della vita in collegio: i momenti belli (pochi in verità) e quelli brutti che poi erano all'ordine del giorno. Da una parte queste esperienze l'hanno traumatizzata ma nel contempo (e questo mi fa piacere), l'hanno formata caratterialmente e indirizzata alla vita dura, quella che non regala niente e induce a rimboccarsi le maniche per badare a se stessi. La personalità di una persona fa tesoro anche delle brutte esperienza fatte. Non so se oggi certe suore potrebbero comportarsi come allora. Buon giorno Laura.
 
 
lascrivana
lascrivana il 21/02/20 alle 12:14 via WEB
Non è stata così traumatizzante la mia vita in collegio. Ho dei bellissimi ricordi legati sia al mio rapporto con le suore, sia con le mie compagne. Nemmeno nei casi peggiori, ho trattato con persone negative come quelle che mi si presentano nel mondo attuale. Il mio narrato è ironico e affettuoso; e io sono stata una bimba obbediente, ma vivace, parecchio. Le mie basi sono davvero buone. Oserei dire che quelli del collegio siano stati i miei anni migliori. È stato sempre difficile mettermi in campana, io sono sempre stato un personaggio. Magari non perfetto, ma sicuramente non inosservato.
 
   
monellaccio19
monellaccio19 il 21/02/20 alle 17:36 via WEB
Beata te, mia moglie quando ne parla, le si leggono negli e nella voce i momenti più drammatici. Ciao Laura.
 
     
lascrivana
lascrivana il 21/02/20 alle 18:25 via WEB
Sarebbe un eresia lamentarmi di quel tempo. Sicuramente i primi anni sono stati terribili; avevo solo 7 anni, e mi sono sentita strappata dalla braccia di mia madre. Piangevo lacrime amare notte e giorno. Mi abituai alla realtà collegiale, senza più soffrire, solo un paio d'anni dopo. In ogni caso, la colpa non era delle suore se io sentivo la mancanza di casa. Ho avuto un bel rapporto con loro. Mi hanno amata e incentivata sempre. Hanno sempre apprezzato e premiato le mie qualità.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 21/02/20 alle 18:07 via WEB
Ciao. Dio chiese a Adamo: ‘Chi ha magnato er pomo?’. ‘Io!’ fece lui. ‘Ma me l’ha dato lei.’ ‘Eva?’ ‘Sicuro. Mica lo direi…’ E scappò fòra er primo gentilomo.Trilussa PS. Il Blog passa in secondo piano e subirà sostanziali mutamenti. Che piacerà o meno non saranno problemi nostri. Sereno weekend con sorriso, bye Sal
 
 
lascrivana
lascrivana il 21/02/20 alle 18:27 via WEB
Ci pensi? Sin dal principio l'uomo no è stato capace di prendersi le responsabilità! Mi sa che abbiamo sbagliato tutto. Ciao Sal
 
sofya_m
sofya_m il 21/02/20 alle 20:21 via WEB
Io ho fatto solo la materna dalle suore.
Mi hanno formata tanto: sono diventata atea.
 
 
lascrivana
lascrivana il 21/02/20 alle 21:58 via WEB
Alla scuola materna ti volevi formare? Le altre scuole dove le hai fatte?
 
   
sofya_m
sofya_m il 22/02/20 alle 15:07 via WEB
Io dovevo smettere alla materna. Poi ho fatto le elementari con una comunista ed ho odiato i comunisti, le medie con dei fascisti ed ho odiato i fascisti. Oggi odio tutti.
dovevano lasciarmi allo stato brado ed avrei amato il mondo... forse
 
     
lascrivana
lascrivana il 22/02/20 alle 16:27 via WEB
Ahahah ... sicuramente avresti odiato tutti lo stesso.
 
ROSSA.LUNA40
ROSSA.LUNA40 il 22/02/20 alle 03:50 via WEB
sapori e profumi che regalano emozioni uniche.
 
 
lascrivana
lascrivana il 22/02/20 alle 07:43 via WEB
Un passato da narrare.
 
tanmik
tanmik il 22/02/20 alle 06:18 via WEB
La serenità è uno degli obiettivi più alti al quale si possa aspirare.
 
 
lascrivana
lascrivana il 22/02/20 alle 07:43 via WEB
É difficile essere serena in questo momento. L'ansia mi sta divorando.
 
tanmik
tanmik il 22/02/20 alle 06:18 via WEB
Un caro abbraccio per un felice e soave Week End....da Mik.
 
 
lascrivana
lascrivana il 22/02/20 alle 07:44 via WEB
Grazie. Ricambio
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 22/02/20 alle 06:34 via WEB
Perchè ti sia chiaro il mio comportamento, leggi sul blog ciò che anche ieri sera mi è arrivato prima in messaggeria, poi via -mail. Ho così tanto torto? Sappi che la SIGNORA messa in lista nera nei suoi già mille nick pur di rompermi le palle se ne crea uno nuovo al giorno. Posso stare ancora dietro le sue cazzate? Sereno weekend, bye Sal
 
 
lascrivana
lascrivana il 22/02/20 alle 07:45 via WEB
Ignorala. Prima o poi si stancherà.
 
sblog
sblog il 22/02/20 alle 07:01 via WEB
Anche senza scomodare i grandi della Letteratura, direi che il ri-vivere in un istante certi interi periodi della propria esistenza è una magia che riesce anche solo con la percezione di un particolare odore o assaggiando un biscottino (giusto per tornare al riferimento iniziale alla Letteratura). Il fatto dipende, secondo me, dall'aver diciamo "zippato" intere cartelle di ricordi mettendole nel nostro archivio mentale e dalla capacità del gusto o dell'olfatto (anche solo istantaneo) di fungere da chiave di apertura di quelle cartelle. Ci si ritrova così, magicamente come dici, in un altro tempo, in un'altra epoca direi, improvvisamente bambini a casa di una nonna ancora giovane o (a me càpita anche questo) tra le braccia di mia madre mentre mi culla per farmi addormentare. Felici sabato e domenica!
 
 
lascrivana
lascrivana il 22/02/20 alle 07:47 via WEB
La narrazione mi aiuta a dare forma a ricordi che ancora oggi mi fanno sorridere. Quella suora era una donna bizzarra. Ne ha combinate di tutti i colori. E io ero il suo alter ego.
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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