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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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La fiamma mai spenta

Post n°1676 pubblicato il 05 Dicembre 2019 da lascrivana

 

Mi rivedo ancora, esile figura che percorre sentieri sconosciuti;  e mentre mi addentro in boschi oscuri, fantasmi immaginari e minacciose ombre sarcastiche ostacolano il mio cammino.

Avanzo imperterrita;  di tanto in tanto do un’occhiata alle mie spalle per vedere se qualcuno mi segue, al minimo rumore sospetto mi soffermo per cercarne la provenienza.

A volte, sfinita cado affranta tra i rovi,  per rialzarmi subito dopo come un animale braccato a leccarmi le ferite.

Mi cibo del mio stesso sangue e con la lingua ne colgo il retrogusto amaro della sconfitta: mordendomi le labbra per trattenere il nodo che mi si è formato in gola.

Un rivolo di sangue scende al lato della bocca; lo asciugo con il dorso della mano, poi con la lingua inumidita ne cancello l'impronta lasciata: poiché tutto ritorna in me - il bene e il male - alternandosi in un girotondo di emozioni contrastanti. Alzo fiera la testa e mi guardo intorno; decisa mi accingo a seguire il percorso. Ignara della destinazione da seguire, mi butto a capofitto con la solita grinta.

Sulle spalle mi porto il fardello delle esperienze maturate, negli occhi la luce della fiammella mai spenta. So bene cos'è che alimenta quella fiaccola, apro la mano e la guardo ... ora sembra vuota ... ma quella piccola mano ha catturato la fiamma dell'amore.

Me la porta al petto, e la vedo sollevarsi al ritmo dei miei battiti.

Chino la testa per accettarmi che ancora lì, che nel mio cuore il sentimento custodito abbia ancora l'antico splendore.

 

 

 

Ps: ho rivisto e corretto un mio vecchio post. Mi fa piacere ritrovare gli stessi sentimenti nonostante i progressi e i regressi. Pubblico anche la vecchia versione.

La fiamma dell'amore.
Post n°464 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da loscrigno10

 

La vedo ancora quell'esile figura percorrere sentieri sconosciuti,avventurarsi in boschi oscuri,combattere con fantasmi immaginari,discutere con le ombre minacciose mentre si levano sarcastiche a ostacolarne il cammino.

Avanza imperterrita,ogni tanto si gira per vedere se qualcuno la segue,si sofferma ad ascoltare i rumori per discernerne la provenienza.

La vedo cadere affranta tra i rovi,mentre si rialza come un animale ferito per leccarsi i graffi.

Si ciba del suo stesso sangue,con la lingua ne coglie l'amaro gusto della sconfitta,si morde le labbra per trattenere il nodo che le si è formato in gola.

Un rivolo di sangue le scende al lato dalla bocca,se lo asciuga con il dorso della mano.

Ancora una volta con la lingua inumidita ne cancella l'impronta lasciata.

Tutto ritorna in lei,il bene e il male,alternandosi in un girotondo di emozioni,contrastanti tra loro.

Alza fiera la testa,si guarda intorno decisa,muove il passo lentamente verso la strada, ancora ignara della destinazione da seguire.

Sulle spalle si porta il fardello del sentiero percorso,negli occhi la luce della fiammella mai spenta.

Lei sa bene cos'è che alimenta quella fiaccola...apre la mano,la guarda...ora sembra vuota,ma quella piccola mano ha catturato la fiamma dell'amore.

Se la porta al petto,la vede sollevarsi al ritmo dei suoi battiti.

China la testa per accettarsi che ancora lì ,nel suo piccolo cuore,il sentimento custodito,abbia ancora l'antico splendore

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Commenti al Post:
nebbiainvalpadana0
nebbiainvalpadana0 il 05/12/19 alle 11:37 via WEB
Tranquilla Scrivana, è solo un incubo, capita quando si è mangiato troppo e tardi, ma la forma letteraria è splendida, non è facile tradurre un brutto sogno in bellissime parole, e tu lo sai fare bene. Congratulazioni, un sorriso, una carezza e un Alka seltzer :-)
 
 
lascrivana
lascrivana il 05/12/19 alle 12:00 via WEB
Più che un brutto sogno è solo un vecchio post rivisto. Fa parte del mio vecchio dire. Comunque è sempre bello rileggerli. Grazie per la generosa critica
 
gianor1
gianor1 il 05/12/19 alle 14:37 via WEB
Narrazione condotta con intensità, nell'alternanza tra sogno e realtà, con passione, senza mai scadere nel bozzettismo. Esperienze concrete e visioni, sogni, immaginazioni nel tempo e fuori dallo spazio. Alone magico della memoria, per me lettore è davvero avvincente. Buon pomeriggio.
 
 
lascrivana
lascrivana il 05/12/19 alle 15:06 via WEB
Ha un suo perché questo epilogo. A suo tempo l'ho scritta con uno stato d'animo differente di oggi. Sicuramente non sono mai stata un tipo da stare in sordina. Qualcuno ha pensato che avrebbe potuto prendermi in giro senza accorgermene. E invece me ne sono resa conto... E ho sofferto. Ora è diverso. Io sono cambiata; qualche anno di esperienza in più e tanto amor proprio.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/12/19 alle 16:59 via WEB
Niente di nuovo sotto il sole, è una dimostrazione di come nella nostra vita, si ripropongono e si ripresentano sostanzialmente uguali i problemi. Oggi la maturità acquisita e la nuova condizione, ti portano a qualche modifica: i punti di vista magari cambiano ma i percorsi, più o meno accidentati, sono gli stessi. Lo spirito e il carattere sono più solidi, più propensi ad accettare le sfide e a darti tutti gli stimoli necessari per batteri con la stessa determinazione, ma con una nuova luce negli occhi!!! Buona sera Laura.
 
 
lascrivana
lascrivana il 05/12/19 alle 22:30 via WEB
Hai ben inteso la morale. Come amante della scrittura, il melodramma mi appartiene, quindi ho un po' gonfiato gli avvenimenti. Buonanotte Carlo
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 05/12/19 alle 22:11 via WEB
Ciao...Lo smartphone è il più grande avanzamento verso l’uguaglianza tra uomini e donne. Adesso anche gli uomini fanno la pipì seduti. Già...i tempi cambiano. Prima se tornavi all’improvviso dovevi nascondere l’amante nell’armadio ora devi lanciare lo smartphone dalla finestra. Sorrisissimo, bye Sal PS. Domani, con calma e dopo avere riletto, avrai il mio commento...
 
 
lascrivana
lascrivana il 05/12/19 alle 22:30 via WEB
Almeno non rischiano di rompersi l'osso del collo. Buonanotte a te.
 
neopensionata
neopensionata il 06/12/19 alle 02:18 via WEB
Come diceva Oscar Wilde, "Amare se stessi è l'inizio di una storia d'amore lunga tutta una vita" Lieto fine settimana,un sorriso,Jole
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/12/19 alle 08:36 via WEB
Esatto. Mai lasciarsi condizionare dal triste pensiero. Buongiorno
 
tanmik
tanmik il 06/12/19 alle 06:54 via WEB
Malinconia del passato, gioia del presente, pentimento del futuro… questa la vita.(Jim Morrison)
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/12/19 alle 08:36 via WEB
La vita è adesso.
 
tanmik
tanmik il 06/12/19 alle 06:54 via WEB
Augurandoti un gioioso Venerdì, invio un abbraccio e tante carezze, MIK/
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/12/19 alle 08:37 via WEB
Buongiorno
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 06/12/19 alle 11:40 via WEB
Ciao...Il viaggio è un fenomeno non solo economico, ma anche psicologico. Il viaggio, infatti, nelle sue fasi (partenza, percorso e arrivo) rende l’idea della ciclicità della vita e del suo dinamismo. Il viaggio è, quindi, un’esperienza interiore dell’individuo che richiama la circolarità della vita: la nascita, l’adolescenza, la fase adulta e la morte.Tutto questo comporta una disponibilità a mettersi in gioco, ad affrontare l’ansia dell’imprevisto e dell’ignoto che ogni viaggio, anche quello più organizzato o vicino, comporta, ad abbandonare la sicurezza di ciò che è conquistato e garantito. Anche la scelta della meta risulta, in tal senso, significativo perché permette di cogliere la possibilità da parte dell’individuo di aver costruito una corretta immagine di sé, dal momento che si è spinti a cercare una località turistica in base a caratteristiche personali. Tuttavia, se l’individuo non ha costruito adeguatamente il proprio Sé, non ha raggiunto un’identità stabile, non può ricercare il sostegno in programmi o nei compagni di viaggio. Se è vero, infatti, che il viaggio può avere valenze terapeutiche, non può, da solo, funzionare come una cura (ibidem). Sorrisissimo, bye Sal
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/12/19 alle 14:25 via WEB
Il viaggio a volte è obbligato e vissuto già come inizio di lavoro. Non è il percorso in sé che mette ansia, ma ciò a cui si ha dovuto rinunciare per accedervi. Vivo come un senso di abbandono il poco tempo che ho ora da dedicare a mia madre. É sempre per troppo amore che mi è difficile allontanarmi da ciò che mi è caro. Ad alcuni questo paradigma può sembrare abitudine, per me è amore. Io non desidero che tutto sia perfetto intorno a me, al contrario, desidero solo che sia imperfettamente umano.
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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