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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Colpevole o innocente? Parte 10

Post n°421 pubblicato il 17 Maggio 2012 da lascrivana

 

La doccia della prigione,non era altro che un telefono doccia appeso in alto al soffitto  e di uno scarico posto al centro del pavimento di un metro quadrato di bagno adiacente alla mia cella.

Intanto che  lasciavo che l'acqua calda scorresse dolcemente lungo il mio corpo,osservavo la fuga annerita e  incrostata tra le piastrelle bluette delle pareti del bagno.

Mentre mi sfregavo con delicatezza la pelle con una spugnetta,mi resi conto che ero dimagrita in quei giorni di reclusione.

Non  cerano lunghi specchi per potersi vedere tutta,ma mi era bastato toccarmi per capire che qualche chilo lo avevo già perso.

In fondo conoscevo così bene ogni centimetro del mio corpo da non avere bisogno di vederlo riflesso.

Mi accarezzai dolcemente cercando di modellare con le mani ogni mia piccola fattezza,tracciando con la punta delle dita la minuscola cicatrice in alto all'addome,un piccolo segno lasciatomi dopo essermi tolta l'appendicite.

Un altro ricordo si fece strada nella mia mente ; a quando le mani di Cesare avevano percorso dolcemente i sentieri del mio corpo.

Sentivo che tremava sotto quelle lievi carezze ; aveva l'espressione di un bambino che finalmente stringeva tra le mani il  giocattolo tanto desiderato.

Finalmente poteva toccare e abbracciare quella carne che conteneva i pensieri tanto amati e che finora aveva solo sentito parlare,leggere dei libri ,cantare qualche canzone.

Intrecciare il suo respiro al mio,mischiando i nostri profumi; quello maschio e di leggero dopobarba il suo e quello delicato da sapone neutro il mio.

Non avevamo forti fragranze addosso che potessero nascondere il singolare odore della nostra pelle.

Dio come avrei voluto averlo qui ora!

E che mi stringesse in un caldo e affettuoso abbraccio e che mi confortasse da tutta quella pena che appesantiva il mio cuore.

Mi sentivo sola e disperata in quella lugubre cella.

Mi risciacquai velocemente,chiusi la doccia e mi asciugai con la grande asciugamano data in dotazione dalle prigioni dello stato,così come il resto della biancheria.

Mi tuffai piangendo sul letto senza nemmeno asciugarmi i capelli; stanca mi addormentai senza nemmeno accorgermene.

L@ur@

 

 

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Commenti al Post:
alfazulu31
alfazulu31 il 18/05/12 alle 13:34 via WEB
Si esce sempre dal silenzio ascoltandosi. Poi si crolla. A volte si ri_vive.
 
 
lascrivana
lascrivana il 18/05/12 alle 20:14 via WEB
Il crollo di Rachele. Sarebbe stato inverosimile se questo non ci fosse stato.
 
 
lascrivana
lascrivana il 18/05/12 alle 20:15 via WEB
Idem.°__°
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 09/06/12 alle 19:59 via WEB
Buon giorno a te e complimenti per l'abilità narrativa nel creare un storia che collega diversi personaggi e i loro drammi.La metafora della prigione per farci capire da quante altre prigioni possiamo essere avvolti.La cecità di Cesare.Il mutismo imposto dalla visione di una violenza della giovane Constance la stessa prigione dei drammi vissuti dai carcerati prima che quella delle pareti del carcere nel quale sono rinchiusi. In fondo il carcere luogo di privazione della libertà e anche della dignità nelle varie situazioni di sovraffollamento che affliggono molte strutture carcerarie diviene un luogo per conoscere altre storie altre dinamiche di vita che hanno portato i condannati a decisioni estreme .Quanti colpevoli invece sono liberi? Quante persone con il loro non agire il loro non soccorrere la loro indifferenza si macchiano di colpe altrettanto gravi di quelle dei carcerati , che hanno invece l'attenuante di una reazione magari indotte da un raptus improvviso,da una reazione esagerata? Qual'è il confine tra colpa e innocenza?Se ci fosse una società più a misura d'uomo capace di educare e di infondere nelle persone il sentimento dell'amore ,della comprensione,della tolleranza,della condivisione della cooperazione dell'aprirsi all'altro del considerare ogni cosa come un bene di tutti e non una prerogativa di chi ha denaro o di chi loa può conquistare solo attraverso una dura competizione forse le carceri non avrebbero ragione d'esistere. Paradossalmente siamo tutti prigionieri di qualcosa pure della capacità di utilizzare il libero arbitrio per carenze educative e comportamentali,cponcentrati come siamo solo su noi stessi.Ho letto tutti i capitolo e i relativi commenti e attendo con interesse il seguito della storia.Buonaserata a te.Pier
 
bludiprussia2
bludiprussia2 il 04/06/13 alle 10:43 via WEB
La solita incredibile capacità di farmi visualizzare tutto :)) Bello, ci stai viziando :))
 
 
lascrivana
lascrivana il 04/06/13 alle 10:52 via WEB
Un po' come hai fatto tu con la tua foto. Credo di aver risposto adeguatamente. °__°
 
LIFEOLDHEART
LIFEOLDHEART il 04/06/13 alle 11:05 via WEB
complimenti per la storia, se leggi con calma, soffermandoti alla fine di ogni periodo e rifletti un attimo prima di riprendere la lettura, puoi sentire di essere immerso in stanza.
 
 
lascrivana
lascrivana il 04/06/13 alle 11:16 via WEB
Ho avuto questa sensazione quando l'ho scritto un anno fa. Oggi ne ho una diversa. E come quando guarda la tua città dall'alto. La puoi vedere ed entusiasmarti per il panorama. Ma quando la vivi le sensazioni sono talmente intense da prendere consistenza, fino al punto da toccarli quasi con mano. Non so' se sarà facile riprendere la storia da dove l'avevo lasciato. Posso sempre provarci. Buongiorno.
 
gryllo73
gryllo73 il 04/06/13 alle 11:16 via WEB
una brutta situazione chi sa se e come riuscirà a tirarsi fuori da questa prigione
 
 
lascrivana
lascrivana il 04/06/13 alle 11:17 via WEB
Non ne ho la più pallida idea.
 
xalex27
xalex27 il 04/06/13 alle 12:37 via WEB
Quante volte ci siamo trovati in situazioni simili,talvolta davanti al muro delle incomprensioni o a difenderci dalle discriminazioni che ad oggi e' un arma usata dai piu per salvarsi dal nulla.. Un abbraccio
 
 
lascrivana
lascrivana il 04/06/13 alle 17:19 via WEB
Le discriminazioni sono onnipresenti. sono felice di non far parte di coloro che anche nel proprio piccolo le applicano. Ricambio l'abbraccio.
 
LUNA.PIENA40
LUNA.PIENA40 il 04/06/13 alle 13:40 via WEB
un cedere alle emozioni che rende il racconto ancora più realistico moltiplicando l'interesse alla sua lettura. sereno pomeriggio. (clik)
 
 
lascrivana
lascrivana il 04/06/13 alle 17:20 via WEB
forse avrei potuto fare di meglio letteralmente. Ma emotivamente credo di aver dato il meglio. Buona serata.
 
DgVoice
DgVoice il 04/06/13 alle 21:58 via WEB
Un saluto veloce dallo staff di radio dgvoice
 
 
lascrivana
lascrivana il 05/06/13 alle 07:01 via WEB
Grazie. Buongiorno.
 
elyniwen
elyniwen il 05/06/13 alle 22:56 via WEB
Non bella situazione. Buonanotte. Un saluto, Ely
 
 
lascrivana
lascrivana il 06/06/13 alle 06:58 via WEB
Un saluto anche a te.
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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