ricomincio da qui

Un flm per tutti a Natale.

In base a quelle che sono le nostre attrattive e passioni, sviluppiamo alcuni atteggiamenti tipici che ci contraddistinguono e palesano quelli che sono i nostri pensieri del momento.

Io sono una gran romanticona; adoro i film drammatici e le belle storie d'amore. Adoro anche le favole e i racconti spirituali e di fantasia. Immagino che ognuno di voi sappia con certezza, come me, cosa preferisce di più.

Voi mi direte, come mai stamani ci rifila questa banale tiretera?

E perché, riflettendo sulle nostre diversità, mi è venuta in mente una scenetta di cinque tizi,con differenti interessi, che si recano a vedere un film.

Vogliamo dare un nome di fantasia a questi quattro ceffi?

Ebbene si! Iniziamo.

Luisa, donna avvenente dallo sguardo dolce e birichino, si reca al cinema per vedere un film d'amore.

Sergio, donnaiolo incallito con la fissa delle tette ne approfitta di questo film svenevole per fare qualche conquista.

Poi c'è il gran mattacchione di Mario, giocherellone e simpatico, che è costretto dalla moglie Viviana a vedere l'anteprima di questo capolavoro Hollywoodiano che esordisce per Natale. Con uno spietato stratagemma per non sorbirsi questa incresciosa incombenza da solo,Mario convince l'amico Silvano, che ama solo i film d'horror e i racconti gialli, a seguirlo pur se di malavoglia.

Insomma, per farla breve, si ritrovano tutte e cinque in questa sala a partecipare allo stesso evento cinematografo. Per uno strano caso del destino, si trovano seduti vicini in questo ordine: Luisa si siede per prima, seguita da Sergio, che l'ha già inquadrata sin dal suo primo ingresso in sala, e che con nonscialanze si accomoda alla sua sinistra. Silvano, sempre più seccato e affetto da raptus omicida nei confronti di Mario che l'ha costretto con un ricatto a seguirlo, si siede indifferente al lato destro di Luisa. Mario, che non vuole sorbirsi affatto per tutto il tempo l'odio e il malcontento dell'amico, si sistema in una poltrona dietro alle loro spalle, cedendo volentieri alla moglie Viviana il posto vicino a Silvano.

Tra un batter di ciglia di Luisa e il sorriso soddisfatto di Viviana si apre il sipario.

Il film è un storia strappalacrime d'amore , e Luisa non fa altro che asciugarsi gli occhi tirando fuori fazzolettini dalla borsa con lo stesso ritmo che ha Silvano per imboccare i pop corn.

Sergio, ne approfitta della sensibilità di Luisa, per fingersi anche lui preso dal film e lanciarle sguardi carichi di comprensione; avvicinandosi sempre di più per osservare malizioso il percorso delle lacrime che riescono a sfuggire al fazzoletto di Luisa, scivolando dolcemente nella generosa scollatura di lei. Sergio strabuzza gli occhi nel vedere tanta bontà che straripa da quel delizioso vestitino, e le sue premure nei confronti di lei aumentano sino al punto da offrirsi volontario per asciugare le lacrime profughe.

Silvano, che si era girato verso i due per caso, stizzito e disgustato vorrebbe farli a pezzi: a Sergio perché lo considera un porcone pervertito, immaginando di vederlo sanguinante che stramazza sulla poltrona con gli occhi cavati; a Luisa invece vorrebbe ficcargli tutti i fazzoletti in bocca per bloccare tutti quei fastidiosi sospiri. Anche a Mario non è sfuggita l'espressione dei tre, e divertito sghignazza dimenticando lo sguardo sulla generosa scollatura di Luisa; cosa che non sfugge a Viviana, che distratta da tutti quei mormorii a denti stretti, si gira verso il marito giusto il tempo per vederlo sbirciare curioso tra le tette di Luisa. Con gran noncuranza, Viviana prende i pop corn che ha in mano Silvano e li lancia maldestramente nella faccia del marito.

Morale della storia? Ognuno ha avuto quello che cercava non pensate?

Io, il mio film stamane me lo sono girata da sola, come sempre d'altronde.

Laura