ricomincio da qui

poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

post. 1post. 2post.3post.4post.5post.6post.7

post. 8post.9post.10post.11post.12post.13pag.14

post.15post.16post.17 ...post.18 ...post.19 ...post.20 ...post.21

 

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 139
 

ULTIME VISITE AL BLOG

hesse_flascrivanacassetta2Vince198monellaccio19gianor1exiettotanmikclock1991je_est_un_autreGUATAMELA1casella_1965woodenshipArechitanoprefazione09
 

ULTIMI COMMENTI

Il blog per me è un modo di sfogare quel che ho dentro per...
Inviato da: Vince198
il 19/05/2024 alle 09:03
 
Perdirindina
Inviato da: cassetta2
il 19/05/2024 alle 09:00
 
Tu si che comprendi quando e come adeguarsi ai tempi. Da...
Inviato da: monellaccio19
il 19/05/2024 alle 08:22
 
ciaooo! bentornata. Per me è giusto che si torni anche...
Inviato da: exietto
il 18/05/2024 alle 22:40
 
Buongiorno, ti auguro un felice Venerdì...Mik
Inviato da: tanmik
il 17/05/2024 alle 08:08
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

 

« OMBRE DAL PASSATO 9Il papavero giallo »

OMBRE DAL PASSATO 10

Post n°1088 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da lascrivana

Martin parcheggiò a poco distanza dalla villa quindi, in compagnia di Giusy, raggiunse il cancello d'ingresso.

-Pare non ci sia nessuno, meglio così- disse quest'ultima prendendo gli attrezzi dalla borsa. Il medico si guardò nervosamente attorno.

-Fai in fretta, non vorrei che qualcuno...- un rumore metallico non gli fece terminare la frase. Quando si voltò, il cancello era aperto e la donna, dalla soglia, lo stava osservando con un sorriso.

-Che fai, stai li a fare il palo o mi accompagni?-

Quando raggiunsero l'entrata principale però, la giornalista aggrottò la fronte.

-Mhmhmhm...non sarà facile come col cancelletto- ma le sue mani, nel frattempo, si erano già messe all'opera.


Torri non s'arrischiò ad accendere la luce. Era ancora giorno, e quella proveniente dall'esterno era più che sufficiente. Dalla cucina, passò rapidamente nel salone e da li a quello che aveva tutta l'aria di essere lo studio, se c'era qualcosa da trovare, si trovava quasi certamente in quella stanza. Dopo essersi richiuso la porta alle spalle, vi si appoggiò contro cercando di fissare ogni particolare. Ciò che non aveva previsto però, si materializzò sotto forma di una cassaforte. Di un grigio anonimo, alta poco meno di un metro, si trovava in un angolo a destra della scrivania. La fissò stupito, anch'egli ne possedeva una ma quasi tutti, ormai, prediligevano quelle a muro, più piccole e meno costose. Probabilmente il professor Centi era un nostalgico, e guardandosi meglio attorno ne ebbe la conferma. I mobili sembravano antichi e molto costosi, così come il grande tappeto che si trovava proprio al centro. Dietro la scrivania, un'imponente libreria ricopriva del tutto la parete. Avvicinandosi alla cassaforte, ne studiò attentamente l'apertura ma, quasi subito, scosse la testa sconsolato. Si trattava della classica apertura a combinazione numerica, e la probabilità di scoprire quella esatta era pressoché impossibile, a meno che.

A meno che il buon Centi, come molte persone, non fosse stato previdente e l'avesse trascritta da qualche parte. Frenetico, iniziò a frugare nei cassetti passando in rassegna ogni foglio e busta che trovava. Quella ricerca gli portò una via una decina di minuti, ma più il tempo passava, più le sue speranze diminuivano drasticamente. Esausto, si lasciò cadere sulla sedia e cercò di fare mente locale. I cassetti della scrivania non avevano rivelato nulla, era un dato di fatto, dove avrebbe potuto nascondere la combinazione quel maledetto? Voltandosi verso la libreria, cercò d'immaginare il professore intento a celare un foglietto ripiegato all'interno di un libro, quale avrebbe scelto?

Uno scatto secco, al di la della porta, lo fece sussultare. Cercando di fare il minor rumore possibile, si avvicinò ad essa e la socchiuse appena. Il cuore gli mancò di un battito. Un uomo e una donna, si erano appena introdotti nella villa e si stavano guardando attorno con aria furtiva. L'uomo gli era perfettamente sconosciuto, ma la donna aveva qualcosa di famigliare, un qualcosa che...

Ma certo! Si trattava della giornalista, quella che con le sue inchieste l'aveva praticamente scagionato! L'euforia però svanì subito, cosa ci facevano li? E chi era quell'uomo? Nel frattempo, i due sembravano aver avuto la sua stessa idea e si stavano avvicinando allo studio che, pur essendo spazioso, non offriva alcun nascondiglio. Senza pensarci troppo, aprì del tutto la porta e fece qualche passo in avanti. Seguirono alcuni secondi durante i quali, i tre, si squadrarono in silenzio. Fu Giusy a romperlo con la propria voce squillante.

-Signor Torri, ma che sorpresa!- disse in tono chiaramente ironico.

Incerto se mettersi a ridere o piangere, Martin li guardò entrambi.

-Potrei dire la stessa cosa di lei, signorina, ma credo che entrambi conosciamo già la risposta- rispose altrettanto ironico.

Alzando le spalle, Giusy si voltò verso King.

-Ti presento il signor Torri, Martin, immagino tu sappia di chi si tratta-

Il medico annuì impercettibilmente.

-Certo che si, ma vorrei farvi presente che siamo entrati abusivamente in una proprietà privata. Rischiamo tutti la galera, non so' se mi sono spiegato-

Giusy sbuffò, quindi si diresse a passo spedito verso lo studio.

-Immagino che avrà cercato, o forse mi sbaglio?-

Torri la seguì imitato da Martin.

-Si, ma nei cassetti non ho trovato nulla. Sono convinto che Centi nasconda qualcosa nella cassaforte, se solo riuscissimo ad aprirla-

Giusy si avvicinò e la studiò attentamente. Senza aggiungere altro, iniziò a girare il pomello in maniera chirurgica. Dopo qualche istante si udì un click metallico, e il pesante portello si aprì di qualche centimetro.

-Ma...ma...- fece per dire Torri mentre Martin, alle sue spalle, sembrava completamente incantato.

-Quindici, dieci, cinquanta. La data di nascita del nostro professore, assolutamente banale non trovate?-

Senza attendere risposta, l'aprì del tutto e iniziò a cercare.

Un istante dopo, si voltò agitando tra le mani quello che sembrava un ritaglio di giornale, anzi, più di uno.

-Che ne dite?- esclamò soddisfatta.

Torri afferrò i fogli e li guardò attentamente, imitato alle spalle da un sempre più esterrefatto Martin.

Gli articoli, riguardavano tutti la tragica morte dei genitori di Johanna e i successivi commenti sul caso.

-Dobbiamo andare alla polizia- disse subito Martin.


-Voi non andrete da nessuna parte-

I tre si voltarono simultaneamente.

Danio e Laura

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963