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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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« Il progetto uomo.Barnaby e Flavia. »

Barnaby e Flavia

Post n°981 pubblicato il 09 Aprile 2015 da lascrivana

 

L'ispettore Gangi fissò Barnaby e Flavia seduti dinanzi a lui. Alle loro spalle, in piedi, l'avvocato Gosi chiuse la cartelletta in cuoio.

-Se non ha più nulla da chiedere, credo sia giunto il momento di rilasciare il mio cliente, ispettore- disse guardando l'orologio.

Il poliziotto continuò a fissare la coppia per qualche istante, quindi annuì lentamente.

-Signor Stone, è libero di andarsene, così come lei signora. Ma prima che lasci questo ufficio, le vorrei dire una cosa. Poche settimane fa, lei è stato vittima di un agguato. E deve ritenersi fortunato ad essere qua, in prima persona, a parlarne. Solo pochi millimetri hanno evitato che la pallottola colpisse il cuore-

Barnaby rimase immobile mentre Flavia, al ricordo, fu colta da brividi improvvisi.

-Oggi, la vediamo ancora coinvolto in una sparatoria...- l'avvocato fece per dire qualcosa, ma l'ispettore lo zittì con un gesto.

-E anche qua deve ritenersi fortunato. Sembra, infatti, che la sua arma così come quella della signora, non abbiano fatto fuoco. Ciononostante, io non mi fido di lei signor Stone. E stia pur certo che le starò col fiato sul collo finché non scoprirò la verità-

Barnaby si alzò di scatto, il volto teso e arrossato dall'ira.

-E' questa la verità maledizione! Io e Flavia siamo fuggiti perché impauriti, mi sembra abbastanza chiaro e provato!-

L'ispettore non si scompose mentre l'avvocato, facendo un passo avanti, intervenne prontamente.

-Adesso basta ispettore. Credo che il signor Stone abbia avuto anche sin troppa pazienza-

Non appena i tre ebbero lasciato l'ufficio, un agente fece capolino dalla porta.

-Mi scusi ispettore, ma c'è una signora che chiede di lei. Dice che è stato lei stesso a convocarla-

Gangi lo guardò pensieroso, poi ricordò.

-Falla entrare tra una decina di minuti, ho bisogno di riordinare le idee-

Rimasto solo, l'ispettore intrecciò le mani dietro la nuca.

Dall'ospedale, poco prima, gli era giunta la notizia del miglioramento del ferito, poco più che un ragazzo. Ne aveva taciuto con Stone e la sua amica, e aveva mentito di proposito di fronte alle loro domande. Aveva pensato, infatti, che credendolo morto i due avrebbero forse potuto lasciarsi scappare qualcosa. Era pur vero che le loro armi non avevano sparato, ma Stone non gli piaceva ugualmente. Aveva qualcosa negli occhi che inquietava, avrebbe dovuto indagare più a fondo su quell'uomo. La donna, di contro, sembrava il classico pesce fuor d'acqua, capitata per caso in qualcosa più grande di lei.

-Caruso!- urlò -Fai entrare la donna-

 

Durante il ritorno verso casa parlarono pochissimo. Barnaby, stringeva il volante sino a farsi sbiancare le nocche. Flavia appariva svuotata. Una volta arrivati, trovarono Sandro ad aspettarli sulla porta, lo sguardo enigmatico.

-Il tuo aggressore se la caverà- disse a Barnaby con scarso entusiasmo. Flavia sembrò non accorgersene, correndogli incontro e abbracciandolo.

-Ma te ne devi andare da casa nostra...subito-

Danio

 

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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