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LiJ: Il ritorno di Eddy. Parte 4

LiJ  guardava con aria trasognata fuori dalla finestra. Le era sempre piaciuto osservare le foglie del ciliegio che gongolavano leggere al soffio del vento; più volte, le era sembrato di udire tra il fruscio del fitto fogliame, un impercettibile suono di allegre risate e canti melodiosi. Guardando Eddy, capì che non era solo frutto della sua immaginazione; e che il vento aveva riportato le voci della vita che scorreva ai piedi del tronco del ciliegio: la, sotto la fitta aiuola di rovo che mamma non aveva mai voluto estirpare, affinché proteggesse da individui sospetti la tana sotterranea dei magici elfi e folletti.

-Sai LiJ, che non sono ancora riuscito a capire che tipo sei? A volte, il tuo sguardo sembra perso in un mondo che, nonostante i miei anni e la mia fantasia, non ho mai conosciuto e immaginato. Cosa pensi quando te ne stai silenziosa e mi guardi dritto negli occhi-

- Cosa penso? A volte Eddy, è come se i miei occhi volessero comunicarti tutto quello che la bocca non dice, perché non conosce le risposte di determinate cose. Così succede anche con gli altri: fisso lo sguardo nei loro occhi in cerca di una risposta attraverso l’iride… quasi come se questa potesse apparirmi visibile all’improvviso-

- E qui, sul web, dove non puoi fissare la gente negli occhi ma solo leggere i loro pensieri, cosa cerchi?-

-Cerco lo sguardo-

La risposta di LiJ lasciò ancora più perplesso Eddy; certo solo di una cosa: che quella ragazzina lo inebetiva con quelle sue stranezze.

Com’era diversa da sua madre e da tutte quelle persone che brulicavano nel web. Lui, qualche volta aveva oltrepassato il monitor per vedere da vicino chi realmente si nascondesse dietro le immagini dei profili. Si era intrufolato di nascosto nelle loro case e ne aveva spiati tutti i loro comportamenti e le loro abitudini.

Ma mai nessuno, finora era riuscito a sostenere il confronto con LiJ;  lei aveva qualcosa d’indefinito che a volte lo faceva sentire come se fosse al centro del suo cuore; altre come se fosse distante anni luce.

-Senti un po’ chi parla di stranezze! Un elfo che dice a me di essere incomprensibile; come se capire la sua fantasmagorica natura fosse una cosa semplice!- 

-E’ proprio questo il motivo! Che io sia “diverso e imperscrutabile” è normale per la mia natura immaginaria. Ma tu… tu… sei davvero un mistero per me-.

Laura