Satine Rouge

La dipendenza da telefonino

Per quanto possa cercare di barare sistematicamente sull'età ad ogni mio compleanno, c'è un fatto oggettivamente innegabile (e non sto parlando del presidente del seggio che mi consegna le schede senza dubbi): io non faccio parte della generazione nata con il telefonino in mano.

Ormai l'età alla quale si riceve per la prima volta questo fantomatico oggetto è quasi ascrivibile all'infanzia.

Io il primo telefonino l'ho avuto a vent'anni ed era in comproprietà con mia sorella maggiore: ci si alternava nel prenderlo, valutando a chi sarebbe potuto servire di più.

Andavo già all'università e ben pochi dei miei compagni di corso aveva avuto un telefonino prima di allora, ai tempi del liceo. Quelli che l'avevano erano anche un po' presi per il culo...della serie: la mammina ti tiene al guinzaglio!

Ieri sera il mio cellulare era in carica e io dovevo uscire per andare al corso di teatro.

Poco male, ho pensato (e detto, per sbaglio!): esco senza!

Sembrava che, in quel breve tragitto di 7 Km che separa la mia casa dal posto dove faccio il corso, dovessero succedermi tutte le peggio cose, se mi fossi avventurata senza il telefonino, tanto che alla fine, per calmare le acque, ho accettato di portare con me quello di mia madre.

Il quale, ovviamente, è rimasto a giacere nella mia borsa dimenticato dal momento in cui sono uscita di casa fino al momento in cui sono rientrata, senza essere servito ad alcunchè, eccetto tranquillizzare tutti coloro i quali mi gravitano attorno.

E pensare che per vent'anni me ne sono andata in giro senza, anche in posti ben più lontani di 7 Km, e non mi mai successo nulla.

E ora sembra che non si possa oltrepassare l'uscio di casa senza il cellulare in tasca.

Io, personalmente, ieri sera ne avrei fatto a meno.

E voi, siete diventati cellulare-dipendenti o ancora riuscite ad assaporare il gusto di uscire senza poter essere rintracciati in ogni istante?