Satine Rouge

Le modelle irraggiungibili

Allora, vogliamo parlare di tutte quelle donne che ogni giorno invadono giornali, tv, cartelloni pubblicitari e tutto ciò che vi viene in mente?

Non so come la pensiate voi, ma io trovo che questo mondo sia estremamente ingiusto.
Capisco perfettamente che ci sono ben altre ingiustizie delle quali si dovrebbe parlare, ma le lascio ad altra sede e a persone ben più competenti.

Allora, si diceva, ingiustizie.

Inutile recriminare sulle ingiustizie di Madre Natura: lì è fortuna. Non tutte possiamo nascere come Nicole Kidman o Charlize Theron.
D’altra parte, quante Nicole Kidman e Charlize Theron esistono a questo mondo?
Assai poche, confrontate con la vastità della globale popolazione femminile

Eppure, a vedere i modelli che ci propongono tv e giornali, sembra che il mondo ne sia pieno.

Certo.

Quel loro mondo da copertina ne è pieno di sicuro, ma il mondo normale nel quale viviamo noi comuni mortali, no, non lo è.
Questo però non conta: l’immagine pubblica della donna deve essere così, alta, slanciata e figa da far paura, in generale. Non ci sono alternative.

Però, lo devo ammettere, niente mi fa imbestialire come la pubblicità e i cataloghi delle collezioni di moda femminile.
Io capisco che, per vendere un prodotto tipicamente acquistato da maschi, che so, per dire, una moto, metterci sopra una stangona mezza nuda possa avere la sua utilità, il problema è che, quando si tratta di oggetti che devono essere acquistati da donne, come appunto l'abbigliamento femminile, l'effetto è esattamente contrario. O, almeno, dovrebbe, perchè poi si fa di necessità virtù e si compra ugualmente. Però può essere davvero un'esperienza allucinante.

Immaginiamo, per esempio, di dover comprare un costume da bagno.
Un oggetto normalissimo, che ogni comune mortale utilizza durante le vacanze al mare.
Osservi il catalogo. E ti viene da piangere.
Nel catalogo ci sono un sacco di costumi splendidi, indossati da modelle ancora più splendide.
Il pensiero successivo non può che essere uno: a me quel costume non starà mai così bene. Probabilmente non sembrerà nemmeno più un bel costume, ma due pezzi di stoffa ritagliati a caso da un sacco della spazzatura.
Siccome però del costume hai bisogno, perché devi andare in vacanza al mare (hai già prenotato, ma stai pensando che l'anno prossimo te ne vai in Alaska coprendoti come un eschimese) e ancora per frequentare le spiagge nudiste non ti senti propriamente portata, ti fai coraggio e vai al negozio. In fondo, senza il catalogo in mano, ti dimentichi della modella e ti scegli semplicemente un costume.
Naturalmente non può essere così semplice: in questo negozio bellissimo ci sono centinaia di costumi di ogni taglia, ordinati nelle loro scatoline.
E cosa è rappresentato su queste scatoline?
Ovviamente il costume contenuto in esse e, altrettanto ovviamente, non si tratta di una semplice foto di un costume, ma di quella di una modella che lo indossa.
E sei da capo, perché la scatola te la porti in camerino, così da poter girare meglio il coltello nella piaga.

Magari potresti rinunciare ad andare al mare, ma hai proprio bisogno di biancheria intima, in particolare di mutandine nuove.
Sulle scatole, queste mutandine sono fotografate mentre contengono un paio di chiappe così tondo che nemmeno Giotto sarebbe riuscito a fare di meglio.
Inutile fare il paragone con le tue. Umiliante, semplicemente umiliante.
Se provi a immaginarti in una situazione molto piacevole con un uomo, mentre indossi quelle mutandine (che sono deliziose, su questo non ci piove di certo), ti immagini anche che lui abbia visto la scatola delle mutandine, o magari il cartellone pubblicitario della stessa marca, dove le mutandine sono completate da un altrettanto delizioso reggiseno ed entrambi sono addosso ad una stangona con un corpo statuario.

Insomma, ci vuol tanto a capire che un perizoma di pizzo in genere lo compra una donna, che certo non fa i salti di gioia vedendolo indossato da una modella?
E' vero che potrebbe anche comprarlo un uomo, con due scopi diversi.
Il primo, quello di fare un regalo alla fidanzata. La quale immaginerà che il suo uomo abbia scelto più in base alle chiappe rappresentate che non al colore della mutanda. E certo non ne sarà molto felice.
Il secondo, quello di usarlo per sè. In quel caso, posso garantire ai pubblicitari, l'uomo in questione avrà per le chiappe della modella un interesse meno che nullo.
Quindi, che ragione ha di esserci sulla scatola la foto di una modella che lo indossa? Nessuna!

Io li vorrei davvero conoscere, i pubblicitari.

E vorrei dir loro: ma non pensate che fareste più successo con le consumatrici, proponendo i prodotti senza abbinare loro per forza delle fighe da panico?

Pensate a chi deve comprare il prodotto, e forse vi verrà in mente che una ragazza normale, cioè non particolarmente alta, né figa, con un po’ di cellulite e tutto ciò che hanno le ragazze normali, non sarebbe più contenta di comprare un paio di mutande senza vedere che effetto farebbero su una modella, cioè un effetto che su di lei mai potranno fare?

Tanto lo so che il mio appello cadrà nel vuoto.
Il mondo gira così e ci si deve adattare.

L’unica cosa da fare è prendere in mano di nuovo il catalogo dei costumi e andare alla sezione maschile.
E’ meno ampia e i costumi sono meno belli e fantasiosi, ma sono indossati da modelli con tutti i muscoli al posto giusto e dei gran bei visini.
Così ci si consola.

Almeno sulla figaggine di modelli e modelle, c’è la par condicio.