Caterina Saracino

Commenti dei Lettori su "Grigio"- 26 (Vincenzo Tes.)

Ciao Caterina, ho appena finito di leggere "Grigio" e, come promesso, ho il piacere di comunicarti il mio parere: una storia meravigliosa e tenerissima.

E' una storia che mi ha commosso, che scende nel profondo dell'animo umano. Mi sono lasciato conquistare da ognuno dei personaggi che hai creato, tutti singolari e un pò speciali.

Vorrei comunque sforzarmi di scendere nei particolari: sono appassionato di libri, leggo, ma mai abbastanza (10-15 libri l'anno) e mai mi sazierei...

Grigio è, dunque, uno stato dell'anima, di chi , consapevolmente o no, vive nell'ombra e non sa darsi una forma, di chi comunque sa di coltivare dei valori forti, ma per qualche inceppamento degli ingranaggi del cuore, non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Ed è proprio questo che ho inteso succedere a Morgana: nutre un grande amore inespresso per il fratello Gabriele, prova una comprensibile indignazione per la madre che li ha abbandonati e inconsciamente e apparentemente subisce il rozzo rapporto con Daniele.

Poi qualcosa si sblocca: quell' "Amami" scavato da Daniele con marcatore nero e sangue sul petto della ragazza la fa svegliare e venire fuori, un'azione esterna che fa, in realtà, accendere una scintilla interiore che diventerà fuoco d' amore per tutte le persone più vicine a lei. E il primo a beneficiarne è proprio il fratello, che con le prime e timide manifestazioni d'amore della sorella ritrova la parola.Poi a seguire Giada sceglierà di rinunciare alla sua splendida bellezza proprio conseguentemente alla triste rivelazione fatta da Morgana di un anagramma della figlia Nives.

E a proposito di Nives ho apprezzato tanto quel rapporto con Gabriele fatto di silenzi e sguardi e di come la bambina si rifugiasse in questa particolare relazione per sfuggire alla complicata situazione con la madre.

Il cambiamento di Daniele mi ha sorpreso di più nel passare da quell'atteggiamento brutale a tenero innamorato che sceglie di sostenere amorevolmente Morgana durante il periodo di scomparsa di Gabriele.

E infine Gabriele, il personaggio che di più mi ha commosso e intenerito.

Ho l'abitudine di estrarre dalle mie letture e di fare mie una o più frasi che mi hanno colpito: di "Grigio" mi ha colpito la seguente:

"In un lampo, il silenzio della sala e la mia passività non mi furono più tollerabili. Fui pervasa dalla voglia di unirmi alle grida del ragazzo, di salire su quel palcoscenico e spogliarmi per lui, perchè non si era sbagliato: io - persino io - ero una donna. Quella persona mi aveva riconosciuta tale, era riuscita a staccare la mia sagoma da grigiore, finalmente, a vedermi. Allora mi vidi anch'io, ma proprio quand'ero in procinto di abbandonare quella poltrona di cui mi ero sentita parte integrante, il teatro si era svuotato, ed era piombato nell'oscurità. Giada era scomparsa e il ragazzo aveva guadagnato l'uscita, senza più voltarsi indietro".

Il mio primo pensiero va a tutti coloro che vivono nell'ombra, magari sapendo di valere di più di quello che riescono ad esprimere, ma che ancora non hanno avuto la fortuna dei personaggi di questa storia di uscire allo scoperto e dare un senso forte alla propria vita. Sono convinto che prima o poi la vita ci mette nelle condizioni di scegliere ciò che veramente vogliamo: la vera difficoltà sta nel riconoscere i segni che la vita ci invia...

Complimenti e grazie per aver scritto questa storia!

Felicissimo di averla letta.

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