Creato da les_mots_de_sable il 07/11/2010

granelli di parole

parole sparse

 

« Magici segretiLa notte delle Streghe »

Fuoco sotto la cenere

Post n°135 pubblicato il 27 Dicembre 2015 da les_mots_de_sable

In Autunno e in Inverno è' sempre all'imbrunire che si sente più freddo del solito, le altre stagioni portano, oltre al rifiorire della natura, anche quell'aria frizzante che inizia a riscaldarsi in Primavera, per poi divenire, in Estate, sempre più calda e a tratti leggera, ma sempre così piacevole e mutevole da attendere con rinnovata trepidazione l'alternarsi di queste due stagioni.

Nelle stagioni fredde, invece, si avverte, con il timore di ammetterlo, la necessità di avere una fonte di calore che abbia il potere di toglierci di dosso quella sensazione così fastidiosa che fa tremare il corpo e che scava oltre il visibile. Ciò nonostante non si vuole far funzionare quel caminetto che si ha a disposizione e che potrebbe farci stare bene, nascondendosi dietro la scusa, tra le altre, di avere la preoccupazione di bruciarsi.

Accendere il fuoco del caminetto richiede quel sacrificio che difficilmente siamo disposti a fare. Legna da trovare e a cui dare fuoco, alimentare costantemente la fiamma affinché non perda d'intensità e proprietà tanto da affievolirsi o addirittura da spegnersi. Togliere la cenere e tutto quel sottile strato di polvere che inevitabilmente si deposita tutt'attorno per la casa, affinché questa sia sempre in ordine e gradevole alla vista.

Quella sorta di sorda pigrizia coglie quasi tutti, lasciando che una punta d'invidia si diverta ad accentuare quei brividi malefici quando qualcuno decanta le proprietà provvidenziali della fiamma del proprio caminetto. In quel momento si è assaliti dal forte il desiderio di porre fine a quei brividi, di accendere nuovamente quel fuoco, decisi a non rinunciare ancora al calore di quella fiamma bella da sentire nel suo scoppiettio e da osservare nelle sue evoluzioni sempre diverse e dal colore vivo. Una volta a casa, però, come d'incanto i buoni propositi svaniscono, proprio come fa la neve sotto i raggi del sole, perché è così radicata quell'abitudine ad un'atmosfera di freddo e desolazione, che l'indolenza alimenta continuamente, che ci si schermisce e si ritiene superfluo perdere tempo ad utilizzare quel caminetto destinato ormai a fare solo bella mostra di sé. Fa poco male ed è indubbiamente meno faticoso dedicarsi ad altre attività che impediscono di pensare.

Con l'arrivo dell'Inverno la necessità di quel calore sano, potente, riscaldante si accentua, ma ormai è tardi perché quella pigrizia Autunnale ha lasciato uno strascico che non si può ignorare e neppure più contrastare. Più facile affidarsi al calore di una caldaia che non ha bisogno di molta manutenzione, che funziona senza fatica. Se si ferma basta chiamare il tecnico che risolve tutto e così per l'ennesimo Inverno ci si ritrova a scaldarsi con quel freddo calore a cui siamo abituati, senza neppure rammaricarsi del fatto che per tanto tempo, volutamente e consapevolmente,  non ci si è mai impegnati a togliere quella polvere grigia per ravvivare quel fuoco che sappiamo tutti non spegnersi mai, neppure sotto quello spesso strato di cenere.

Le feu de la vie ne sort jamais

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/sable/trackback.php?msg=13332057

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
julian_carax_99
julian_carax_99 il 27/12/15 alle 12:15 via WEB
il caminetto, il fuoco, il calore. puro piacere, dolente e luminoso, lontano dal tramestio metallico dell'infelicità.
 
bepaapranz
bepaapranz il 28/12/15 alle 13:37 via WEB
*_______________*
 
to_revive
to_revive il 29/12/15 alle 03:51 via WEB
Amo così tanto il fuoco del camino che nella vecchia casa che avevo in Piemonte, avevo fatto installare un inserto bifacciale nel camino che divideva la sala dalla cucina e uno anche nella camera da letto padronale. Erano ventilati e quindi scaldavano tutti e due i piani della casa. Non mi è mai pesato accatastare la legna che mi portavano a inizio estate e riempire le ceste di ceppi così come pulirlo la mattina (anche perché restava ben poca cenere e bastava svuotare il cassettino e pulire il vetro). Però vuoi mettere il calore della fiamma? E non intendo solo quello percepito dal corpo.
 
 
les_mots_de_sable
les_mots_de_sable il 29/12/15 alle 09:55 via WEB
Hai avuto una bellissima idea a realizzare così il caminetto, proprio perchè quel calore, oltre che ad essere decisamente di qualità migliore (si percepisce benissimo) rispetto ai moderni sistemi di riscaldamento, sa arrivare non solo alle ossa, ma nel profondo, accarezzando quelle ferite che di tanto in tanto riescono a farsi strada tra pensieri che con fatica riusciamo a trasformare in gradevoli e armoniosi.
 
les_mots_de_sable
les_mots_de_sable il 29/12/15 alle 10:00 via WEB
La "riflessione", comunque, si presta anche ad un'altra interpretazione forse più sottile che non so se i visitatori hanno ugualmente colto. A voi, ora, percepirla se vorrete.
 
eric.trigance
eric.trigance il 02/01/16 alle 10:07 via WEB
Ti auguro un felice Anno Nuovo...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

lampada

 

ULTIME VISITE AL BLOG

marabertowje_est_un_autreoggiedomani51acquasalata010SpiralArchitectstoico.epicureoIl_Conte_1Noblesse_Oblige_1GUATAMELA1cassetta2alindi1950ArtinfioreAmore_e_passioneAssumeThePositionles_mots_de_sable
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 73
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963