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A Bari il premio di Giornalismo 2010 Michele Campione. MARIDA LOMBARDO PIJOLA, PERCHE' MI HAI IGNORATO?

Post n°2935 pubblicato il 28 Febbraio 2010 da romolor
 
Foto di romolor

Si è tenuta il 28 febbraio a Bari presso la sala Murat la cerimonia di premiazione del Premio "Giornalista di Puglia Michele Campione".
Al premio giornalistico quest'anno hanno partecipato 150 colleghi (l'anno scorso soltanto cento) per un totale di 400 tra elaborati e servizi radiotelevisivi. Il premio infatti si suddivide in una sezione dedicata alla carta stampata-internet e un'altra riservata alle radio-tv -agenzie.
Per ciascuna sezione vengono premiati articoli di sport, cronaca e cultura-costume.
Fiore all'occhiello dell'edizione 2010 è stata la premiazione della giornalista e scrittrice Marida Lombardo Pijola, attiva presso il Messaggero di Roma , ma che ha mosso i suoi primi passi a Bari, sua città di origine , scrivendo dapprima sulla rivista "Nel Mese", poi per il quotidiano Puglia, la Gazzetta del Mezzogiorno e infine lavorando presso la  tv privata Telebari.
La popolare giornalista si è presentata alla sala Murat con un tailleur a quadrettini bianco-neri, con effetto "ipnotizzante". La Pijola portava i capelli biondi corti, come suo solito, ma con un effetto "gel" sui ciuffi prospicienti la fronte, per creare un contrasto con l'aspetto classico dell'abito. Ai piedi, sulle gambe nude, la vincitrice del Campione alla "carriera" indossava delle scarpe nere classiche, con tacco . L'ultimo suo "best-seller" è "L'Età Indecente". E veniamo alle dolenti note. Ho notato, prima della cerimonia, che Pijola veniva omaggiata da molti colleghi di una certa età.  Come al solito! Si approfitta di certe occasioni per avvicinare una bella donna, baciarla sulle guance e magari allungare le mani per qualche abbraccio. Mi sono dunque fatto avanti pure io con timore e modestia sacerdotale per omaggiare la  dottoressa, per salutarla e non certo per toccarla. Infatti rifuggo dal contatto fisico con sconosciute. Potrò sbagliarmi ( e in questo caso chiedo scusa in anticipo alla dottoressa) ma ho visto che ella mi ha voltato le spalle credo volutamente, continuando a ricevere gli omaggi da conoscenti o colleghi più anziani di me. Se così fosse, le dico una cosa gentile signora: non si monti la testa. La mia opinione infatti è che Lei sia stata premiata essenzialmente per una questione di "immagine", apparendo ormai dovunque in Rai su talk show famosi come Porta a Porta o L'Italia sul Due.
"Marida" esiste come giornalista da 30 anni: perchè non premiarla prima? Oppure dopo (magari tra qualche anno) visto che il successo di visibilità risale appena  a tre anni fa, con il libro sulle ragazzine cubiste "Ho dodici anni, mi chiamano Principessa etc."
Dunque la scelta della premiazione è stata sì meritata, ma anche puramente "mediatica" perchè altrimenti del Premio Campione non parlerebbe nessuno, almeno fuori da Torre a Mare.  . D'altro canto reputo  che lei, Marida, sia stata usatà a mò di ciliegina per decorare una torta buona sì, ma leggermente indigesta. Non mi riferisco alla sua persona, ovviamente, ma ai premi delle altre categorie. Meritatissimi, perchè si va dal sociale più impegnato, dall' Albania  rurale e montuosa per arrivare  finanche ai sub non vedenti.
Però si tratta pur sempre di articoli superimpegnati,"dostoievskiani" mentre andava premiata anche un po' di spensieratezza. (Per dirla tutta, un mio articolo leggero-leggero non avrebbe sfigurato, !). E dunque una Marida Lombardo come testimonial, dicevo, in questo contesto, è da me approvata, anche se con molte riserve. Anche perchè, checchè se ne dica, una bella donna nel fiore degli anni, raffinata e sexy, secondo me avrebbe meritato in toto tutti gli altri premi...
E veniamo nel cuore del premio stesso.
A presentare la cerimonia, la Presidente dell'Ordine dei Giornalisti dottoressa Paola Laforgia. La dottoressa, attiva presso l'Ansa, si è presentata all'incontro con un lungo vestito-cardigan dal colore grigio, che copriva un top di colore grigio ancora più scuro e scollato. L'abito-cardigan, con legatura posteriore, era esibito in modo da apparire come un capo da eleganza "minimale", ma proprio per questo risultava di grande effetto. Insomma, un esempio di chic metropolitano. Con la sua classe intellettuale la dottoressa Laforgia ha oscurato definitivamente ( e come al solito) tutte le giornaliste presenti e assenti e le signore di tutte le età confermandosi, oltre che  signora di grande cultura, ineguagliabile maestra di stile.
Alla premiazione era presente Enzo Jacobino, segretario nazionale Odg. Dunque Pino Bruno, giornalista Rai, il quale ha commesso una gaffe imperdonabile, riferendosi alla dottoressa Paola Laforgia come "Paola Campione". Dopo questa gaffe che avrebbe fatto invidia al compianto Mike Bongiorno, la dottoressa Laforgia  ha declamato che l'esame degli elaborati è stato per lei e per lo staff degli esaminatori fonte di arricchimento e di riflessione. Sono stati scoperti colleghi poco conosciuti o free lance che operano a migliaia di km di distanza. E' stato questo "l'anno della Radio".
Ovvero, si è assistito alla rinascita di questo straordinario e "antico" mezzo. Sono stati ricevuti presso la sede dell'Ordine, in via Palazzo di Città, un gran numero di servizi radiofionici, testimonianza oggettiva che la radio offre la possibilità concreta di approfondimenti accurati nei servizi, cosa che è negata al mezzo televisivo
. La dottoressa dopo aver contestato la legge sulla par condicio e quella contro le intercettazioni che il governo Berlusconi starebbe approvando, ha ricordato quei giornalisti pugliesi minacciati dalla mafia e sottoposti a scorte, ai quali questa edizione del Campione è dedicata. La Pijola ha ricordato a sua volta invece quando lei e altre giornaliste negli anni Settanta usavano riunirsi in "clandestinità", perchè non esistevano allora donne sistemate contrattualmente. Più avanti è stato detto  che attualmente, nel 2010,  le giornaliste operative sono ben il 60 per cento della forza lavoro. Commento personale: bel modo di fregare il lavoro a noi uomini! La Pijola ha dissertato sul fatto che essere donna e madre contemporaneamente è difficile e sottopone le croniste a grossi sacrifici. Ma"si può fare". Tranne per quelle sventurate che a 37 anni, senza contratto e sottopagate, si ritrovano senza figli e che forse rimarranno per sempre senza eredi...
Un premio speciale è stato conferito a Ornella Bellucci e all'anziano giornalista Tito Manlio Altomare. Si è polemizzato sul fatto che esistono editori che pagano un pezzo 1 euro. E che me ne frega, a me non hanno mai dato  manco un cent, tranne qualche articolo pagato da .... La Bellucci si è presentata a ricevere il premio in golf nero e pantalone nero, con un tocco "esistenzialista" che ricordava la popolare cantante francese Juliette Greco. Per la sezione Cultura e Costume è stato premiato Leo Lestingi del Corriere del Mezzogiormo. Egli ha realizzato un coinvolgente reportage spirituale sulle Alpi Albanesi, ispirato ad oscure religioni e riti arcaici.
Maria Pia Romano è stata premiata per l'articolo Mare da Accarezzare che riguarda i Sub non vedenti. La giovane cronista ha polemizzato sul fatto che dopo 10 anni di duro lavoro il suo viene considerato un hobby dai suoi datori di lavoro. La Romano ha detto poi che in certi uffici stampa istituzionali i vertici non sono iscritti all'Ordine, come la regola imporrebbe. E'stata dunque premiata la signora Maria Luisa Mastrogiovanni del Tacco d'Italia per l'articolo "Cose Nostre". La signora è scoppiata in lacrime, commossa dal riconoscimento. La bravissima cronista  di denuncia sociale si è presentata anche lei in "Totally Black", golf e pantalone. Probabilmente la riproposizione della favolosa Juliette Greco nel recente film "An Aducation" ha fatto proseliti presso le  giornaliste pugliesi: molte altre croniste in sala si sono presentate in nero-Juliette, per imitare la mitica Greco, che fu amica di Sarte e anche "Belfagor" in una popolare serie televisiva.
La Mastrogiovanni ha dichiarato di esssersi meritata il premio cm per cm, come professionista free lance. Premiato poi il giovane Massimiliano Scagliarini della Gazzetta del Mezzogiorno. E' il riscatto degli uomini: il bravo Scagliarini ha denunciato in un suo articolo molto letto le assunzioni alla Asl pilotate. Premiato anche Antonio Cantoro di Puglia d'Oggi, assente. E inoltre l'anziano Michi De Ruvo di Telebari. L'abile giornalista radio televisivo è stato meritatamente omaggiato per un commovente servizio su un senza casa che vive da 10 anni in una roulotte, nella zona industriale di Bari.
L'uomo è assistito da abitanti e automobilisti che gli offrono cibi e abiti. Bellissimo il discorso di ringraziamento della vedova di Michele Campione, che ha detto che quella di giornalista è una vocazione. Essa va portata avanti anche a costo di grandi sacrifici.
ROMOLO RICAPITO

 

 
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