romolo ricapito

Mercoledì 28 ottobre nel foyer del Teatro Petruzzelli a Bari è stato presentato il volume "Teatro Segreto-dietro le quinte del Petruzzelli 1980-1991" scritto dalla giornalista Paola Moscardino in collaborazione con la fotografa Angela Cioce.
All'incontro è intervenuta un'ospite d'eccezione: l'étoile Luciana Savignano. Ex ballerina del Teatro alla Scala, la Savignano si è vista di recente su Raidue all'interno del talent show "Italian Academy 2".
L'artista indossava un maglione a dolce vita bianco con eleganti applique di rose nere , abbinato a un pantalone nero aderente e a scarpe marroni "riflettenti" a forma di mocassino. La giornalista Moscardino optava invece per una mise vellutata in nero, composta da una maglia a mezze maniche e da pantaloni in tinta. Le scarpe, nere e alte, leggermente sfoderate con una sottile striscia nel mezzo a fare da trait d'union. Al collo, una collana di perle giganti bianche, per creare uno stacco dalla tinta scura di tutto il resto. I capelli biondi e lunghi sono stati lasciati sciolti. La fotografa Angela Cioce sceglieva una giacca nera dal taglio maschile con sotto una camicia bianca "ridondante", ossia che scendeva fin quasi al ginocchio, con enormi colletti e polsini. La Cioce indossava poi un pantalone "punteggiato" in tinta sempre scura e stivaloni in cuoio nero.
A completare il parterre, l'assessore comunale Gianluca Paparesta, perfetto in gessato grigio, cravatta nera e camicia bianca, con scarpe "trendy" nere, lucide e con grossi lacci.
Il sovrintendente Giandomenico Vaccari era in classico blu, ravvivato da una cravatta viola "scaramantica" e da una  camicia azzurra. Il libro delle due autrici è la loro seconda opera, a due anni di distanza da "Donne a Sud".
Il volume, edito da Barbieri editori, nella prima edizione è stato autofinanziato .
Nel libro, vengono raccontati aneddoti improntati a un "gossip di classe". Finalmente si accenna alla storia d'amore, mai prima d'ora accertata, tra Mikhail Baryshnikov e Alessandra Ferri. Si parla poi di Rudolf Nureyev e delle sue famose liti con Carla Fracci e inoltre di Dizzy Gillespie, che era ghiotto di orrendi beveroni a base di frutta e verdura. "Abbiamo dissacrato questi mostri sacri " dichiara contenta Moscardino, forse per rassicurare il pubblico sulla fruibilità dell'opera, lontana da stereotipi e angosciose pesantezze culturali. Inoltre gli illustri personaggi citati sono fotografati nei momenti più intimi mentre sono dietro le quinte del Petruzzelli: essi sudano, si stancano, eccedono in vanità.
La Savignano: "questo libro è un auspicio a tutto ciò che di buono potrà arrivare dal rinato Petruzzelli"
In fase iniziale il volume riporta un'intervista della Moscardino al maestro Riccardo Muti, che fu allievo del grande Nino Rota.
Moscardino:" il maestro Muti è un uomo di altri tempi sia nei modi che nel linguaggio. Il suo primo ricordo del Teatro Petruzzelli risale al 1943. Egli (originario di Molfetta), ad appena due anni d'età, fu portato in teatro ad assitere a una rappresentazione dell'Aida. Questo fatto segnò per lui una sorta di imprinting:  ,ancora  in fasce ,decise che la musica non sarebbe stata solo il complemento della sua formazione come persona, ma la sua professione e il suo principale interesse di vita".
La Cioce preferisce ricordare invece Dizzy Gillespie, che per lei è stato una fonte di enorme suggestione insieme a Maurice Béjart.
Gillespie, scomparso nel 1993, fu uno degli inventori del jazz moderno. Negli anni sessanta egli "anticipò" Barack Obama, presentando la sua ipotetica candidatura ala Presidenza degli Stati Uniti.

Prima della presentazione del libro c'è stata la proiezione di un filmato di 10 minuti nel quale veniva mostrato un "dietro le quinte" teatrali del vecchio Petruzzelli, con immagini principalmente in bianco e nero, riguardanti il balletto classico. Erano riconoscibili oltre alla Savignano, Baryshnikov, Béjart, Zeffirelli. Ray Charles, Lindsay Kemp. Come colonna sonora, "Un bel di vedremo" dalla Butterfly di Puccini e "Divenire" di Ludovico Einaudi. Alla fine della manifestazione il consigliere comunale e arbitro di calcio Paparesta ha consegnato alla Savignano le chiavi della città di Bari.
Intimidito dall'immarcescibile sensualità dell'étoile, "ravvivata" dalla trasparenza del dolcevita che mostrava un bianco reggiseno, Paparesta ( mentre ella tentava di baciarlo su una guancia) si è allontanato con un guizzo della testa piuttosto goffo, che ha destato curiosità tra il pubblico delle signore. Paparesta, ripreso il suo self control, ha quindi accettato imbarazzato il bacio della star della Scala.
Simpatico fuori programma per un libro che, come dichiarato dalla Moscardino, non dimentica il gossip, senza  ovviamente trascurare l'arte.
ROMOLO RICAPITO