romolo ricapito

E' polemica per le dichiarazioni della nuova Miss Italia, Alice Sabatini.
La ragazza ha suscitato scandalo. A una domanda sul periodo storico che le sarebbe piaciuto vivere, ha risposto: il 1942, per vedere la Seconda Guerra Mondiale. Aggiungendo in romanesco: "tanto sò donna, il militare non l'avrei fatto".
Nelle scorse edizioni si disse e scrisse che la miss doveva rappresentare non soltanto la bellezza italiana, ma essere una ragazza addentro ai problemi dell'Italia e del mondo, magari colta.
Alle aspiranti reginette era consigliata la lettura di classici come Anna Karenina.
Quest'anno il risultato è l'incoronazionr di questa ragazzotta che con una risposta del genere a un esame di maturità sarebbe stata magari bocciata. Un'offesa ai morti in guerra, in battaglia, per carestia o fame.
Promossa, invece, in questo 2015 nel rappresentare tutte le giovani italiane: quelle che magari studiano oppure cercano un lavoro, con la speranza di trovarlo, ma più probabilmente di non trovarlo ,.
Magari finiscono in un call center, come è di moda per sbarcare il lunario, almeno quello delle piccole spese.
Anche il giornalista Rai Milo Infante, sulla sua pagina Facebook si mostra se non scandalizzato almeno "contrariato" per la scelta della giuria: anche per lui il problema non sta nella Miss, ma in chi l'ha votata.
Ma in fondo la scelta mi pare corrispondere ai criteri che per decenni hanno dominato il concorso: manichini sculettanti e discinti, corpi da macelleria che sfilano su passerelle tra lustrini e paillettes in dirette televisive improbabili, anacronistiche e di cattivo gusto e che celebrano infine la donna come oggetto e non come soggetto pensante.
ROMOLO RICAPITO