romolo ricapito

Ho rilevato delle storture nelle celebrazioni su Rai Uno di Laura Antonelli.
A Porta a Porta un Roberto D'Agostino in versione "guru" (tatuaggi , barbona) s'infervorava a parlare delle sventure dell'attrice, come metafora quasi dell'esistenza stessa.
A un certo punto si era talmente immedesimato in taòlel faccenda, tanto da non riuscire a smettere di parlare; Bruno Vespa ha insistito più volte per riprendere la linea da studio.
Dell' Antonelli si è detto anche che aveva frequentato "brutta gente" all'epoca della relazione con Belmondo, loschi figuri che le avevano insegnato ad assumere cocaina.
Sotto accusa il mondo del cinema, le sue luci ed ombre.
Perché il cinema e non la sfortuna, le concomitanze, la fragilità di questa donna?
Attaccare il cinema vuole dire anche prendersela con chi, in buona fede, registi, interpreti e maestranze, ha portato il cinema italiano ad essere grande, in passato, anche all'estero.
Malizia di Salvatore Samperi è stato proposto a più non posso a corredo degli interventi.
Una pellicola di enorme successo, certo, ma anche dal contenuto fastidioso, con un adolescente perennemente infoiato che perseguitava la sdi casa (Antonelli) paziente e sottomessa.
Povera Laura Antonelli, ha avuto ragione Claudia Koll che in studio ha osservato pacatamente: "non le sarebbe piaciuto essere ricordata così"...
ROMOLO RICAPITO