romolo ricapito

Drammatica la notizia della morte del ventenne modello Celso Santebanes, 20 anni, noto come il "Ken Umano".Il giovane aveva cambiato di fatto i connotati del volto con molteplici operazioni al fine di assomigliare a Ken, il bambolotto "compagno" di Barbie, icona dei giocattoli da più di 50 anni.
Questa immedesimazione, lo aveva portato al successo e a "ospitate" pagatissime in giro per il globo.
Ma durante la recente chemioterapia, si era confidato con i giornalisti:"non mi interessa più la questione estetica, ma la mia salute".
Un messaggio recepito grazie alla sua malattia (leucemia) e che costituisce il suo testamento spirituale.
Diventare celebri per motivazioni astruse serve ad uscire dall'anonimato, forse portando qualche quattrino in più a giovani di belle speranze.
Essi però, non essendosi mai confrontati con temi realmente drammatici, riscoprono il senso della vita in circostanze rischiose, in questo particolare caso senza più ritorno.
Probabilmente Celso si è accorto in tempo che modificare la propria immagine per inseguire sogni di plastica è inutile.
Già bello, divenne bellissimo assomigliando a Ken.
Ma il giocattolo si è presto rotto, rivelando i limiti dell'irrealtà e dei sogni ad occhi aperti.
La leucemia scoperta curando le conseguenze devastanti dell'uso di idrogel iniettato nelle gambe è stata la nemesi di un percorso di chi si è ribellato a Madre Natura presasi la sua rivincita in modo davvero beffardo.
Celso era nato in Brasile, una nazione dove la tradizione sopravvive, con innesti della modernità e della tecnologia che spesso creano fenomeni straripanti, come in questo caso.
ROMOLO RICAPITO