romolo ricapito

Toy Boy: magico termine che non significa altro che ragazzo-giocattolo al soldo di signora ricca, attempata e possibilmente famosa.
Le pagine del gossip abbondano di queste storie, delle quali il pubblico sembra non essere mai sazio.
E comunque non sono paghi nemmeno i servizi televisivi che documentano, per dovere di cronaca, attrici di molto oltre i 50 assieme a ragazzi che potrebbero essere i loro figli.
Giusto, sbagliato?
L'errore è il fare passare queste storie come costume di tutti i giorni, praticato da tutti.
La morale sarebbe: per gli uomini molto più grandi non si grida allo scandalo , se essi si accompagnano con quasi-adolescenti, allora perché ci si stupisce se alle donne piace stare con un ragazzo-giocattolo?
Innanzitutto è già, di per sé, sbagliato il termine "ragazzo-giocattolo".
Esso è la versione maschile di "donna-oggetto".
Un esempio di diva con "giovane" al seguito è Corinne Clery.
Felice, splendente come umore ma, di fatto, ormai, molto rugosa, sul viso e sul collo. Ecco abbinato a lei, che non si stacca mai un attimo, un morettino con la metà (o forse più) dei suoi anni. La Clery ha 61 primavere suonate .
Come può, vedova di un uomo come Beppe Ercole, antiquario di una certa età, la Clery essersi di colpo convertita alla filosofia opposta?
E' certo che l'attrazione , la convenienza che un toy boy può trovare in questo caso come in altri, alll'accompagnarsi a una donna famosa, celebre, con un passato splendente e un futuro seppure"sul viale del tramonto", pur sempre "in rosa" è quella di essere avvantaggiato in società, senza perdere nulla come reputazione o denaro.
Ripeto: l'errore è contrabbandare queste storie d'amore come rappresentative della società odierna.
Esse invece sono rappresentative, oggi come ieri, soltanto del cinema o del jet set!
ROMOLO RICAPITO