delirio

Si, è vero, consola, restare seduti e fermi, ad un tavolo, a raccattare pezzi di noi stessi e del mondo al di fuori, sistema olografico o realtà solida che sia e si voglia considerare…Personalmente, poi, l’immagine che mi dà più conforto è quella di scrivere, quietamente in ricerca lucida, tuttavia ispirata, in un ritaglio di angolo del conforto, al pc o davanti ad una raccolta di carta, accanto ad una tazza di caffè nero e cannella o di tè verde con lo zenzero e limone, illuminata da un solo fascio di luce ambrata, soprattutto di sera. Il tempo smette di essere l’entità di misura che per secoli abbiamo voluto contare ed il cerchio oltre i buchi neri dell’universo e dell’angoscia delle nostre personali mancanze si chiude e ci fa dire “Siamo qui, tutto è qui, siamo tutto e va tutto perfettamente bene”. Ma non è sempre così. Quando i buchi neri sono più grandi della nostra capacità di allargare il campo, solo per poco riusciamo a sentire la voce serena di quella pace. La Terra sta andando d'intorno al Sole? Caro Orfeo mancato, ma davvero esisterà il movimento così come lo abbiamo sempre inteso o forse la fisica ci sta pian piano dimostrando che in realtà non ci muoviamo quando ci stiamo muovendo ed è tutta un’illusione di luce alternata? Se anche noi fossimo parte di quella stessa optical art di cui crediamo essere gli artisti? Ho letto e commentato anche l’altro tuo post. Un abbraccio.