delirio

Overdose, smarrimenti, sogni...Che dirti...è così, e lo sappiamo tutti, e forse, in parte, lo sa anche chi sceglie di farsi schiavo e darsi ad un qualsiasi carillon artificioso che culli nenie perverse, che non è questo sogno allucinato a risolvere la pena. E forse, semplice e istintivo, viene naturalmente l'impulso di esprimere un giudizio netto sul passo verso il vuoto di chi cammina al buio perché semplice e istintiva è la rabbia naturale verso chi si arrende ma il punto reale della questione l'hai ben individuato tu, parlando di uno stato d'animo sospeso. Chi puó condannare chi è già diversamente impiccato ad una morte, quando è ancora in vita? A volte si può intuire dietro una dipendenza velenosa un dolore davanti al quale non tutti reagiamo nello stesso modo. C'è chi sa farsi forte combattendo con i nervi, le unghie o con l'amore ma c'è chi non sa far meglio che perdersi e svuotarsi. Talvolta, invece, si può intuire solo un vendersi vuoto e senza luce, solo per avere in cambio una perla di qualche differente orgasmo. C'è chi ha sbagliato e poi non ha trovato in tempo più la giusta coincidenza per ritornare indietro o cambiare direzione. C'è davvero chi vuole giocare con la vita - in un azzardo in più - come fosse l'ultimo immortale, ma c'é chi invece l'azzardo lo cerca perché é già morto o la vita non l'ha incontrata mai, davvero. In sintesi non saprei come riassumere meglio il mio commento se non accettando il suggerimento di Jim Morrison quando, molto più semplicemente, in due frasi ci diceva:"Se ti droghi ti capisco, il mondo sa far schifo; ma se non lo fai ti ammiro, perché sei in grado di combatterlo." P.S. Non sono stata bene, ma ho letto e risposto anche ai tuoi due post precedenti che mi ero persa.