delirio

L'amica Elena che vedo presente con il suo commento, ha pubblicato un post recentemente, dove mette abilmente in risalto uno degli sport nati da poco e scelti da alcuni giovani o presunti tali: esibirsi in esercizi estremi, pericolosissimi, rischiosissimi e disumani. Appollaiarsi sulla punta di un grattacielo per farsi un selfie in bilico, attraversare una piccola vallata tendendo un cavo tra un picco e l'altro e passeggiarci su come se niente fosse e senza alcuna precauzione. Poi v'è lo jumping e altre diavolerie inventate apposte per "giocare" a superarsi, a dimostrare chi è più bravo nel rischiare molto!!!! Ebbene, ti sembra che vi siano attinenze e punti di contatto con chi sia solito ricorrere alla droga per sistematica abitudine? Per me sì! Ovvero, un elemento essenziale unisce costoro anche se sfaccettature molteplici, le spinte aleatorie e le provocazioni, siano diverse. In primis, tra tutti costoro c'è lo spregio della vita, l'assoluto e inevitabile valore non attribuito alla vita di ciascuno di loro. Se avessero rispetto della vita, non si azzarderebbero per quanto siano superman, a fare senza scopo prioritario e obbligo da contratto, azioni deleterie che potrebbero compromettere la loro vita. Non sempre si vince, non sempre nell'arena vince il toreador, talvolta vince anche il toro e lo sappiamo benissimo! Pertanto come ho già avuto modo di esprimere il netto diniego per questi fasulli e presuntuosi soggetti che sfidano il destino "aggratis", solo per aprire le loro ruote piumate e policrome, così aborro i drogati, anime perse solo per il piacere della parentesi di vita perfetta che la droga può regalare! Non li accetto e se ci arrivano è già un chiamarsi fuori dalla loro vita e dalla vita della società di merda che nulla fa per loro. Ma loro del resto cosa fanno per la società affinché sia meno di merda? Buona sera Sal.