delirio

Mia cara blu,debbo confessarti che ho deciso di chiamarlo pseudo perchè,in altro sito,ci sono puristi che vivono di pura tecnicalità,dichiarandosi possessori e custodi del brevetto denominato "sonetto":un po' come dire custodi dell'ortodossia che non ammettono che si sgarri dalla metrica e dalle regole fisse da loro codificate,che determinano la veracità o meno della natura di una poesia che si voglia definire come tale "sonetto".Quindi,come uno di quei contraffattori della mozzarella,ho pensato bene di commercializzare il mio "prodotto" come pseudo,in modo da smorzare ogni polemica sterile ed arida sul nascere.In fondo, i molti sonetti scritti da costoro sono, in genere, significanti del nulla. Io invece mi pregio di almeno provarci a scrivere qualcosa che possa significare qualcosa,fosse pure una fuggevole emozione,come anche una leggera increspatura sulle labbra che possa definirsi sorriso.E sono felicissimo che tu abbia apprezzato questo mio non soggiacere a preconcetti:lo so, tentare il matrimonio tra hard rock sonetto,suona decisamente blasfemo,per non dire diabolico. Ma,come tu ben dici:"...lasciare da parte i preconcetti a favore dell'arte in ogni sua manifestazione è sinonimo di grande spessore, per nulla indulgente, semplicemente vero."Io semplicemente ci provo a seguire tutto ciò.Anche perchè credo che,se si vuol giungere davvero a far poesia oggi, non ci si può formalizzare,arroccandosi in formule o stilemi datati.Come detto più sopra:ci provo,non so se ci riesco,però ci provo.E sono felicissimo quando qualcuno,come te,apprezza entrando nel merito di quanto, questo mio umile e modesto tentativo, vuol rappresentare.......Grazie di cuore più che mai a te ed alle tue considerazioni così stimolanti,con una carezza di caldo sole e l'augurio per una serata ricca di magie.......