delirio

Presumo che in un rapporto proporzionato al clima e al grande caldo che ci abbia e ci stia colpendo (almeno in gran parte del paese), di incubi, di sonni agitati e di soffocate ansie, ne vivrai a bizzeffe. E sono certo che di questi capolavori che definirei "fughe in avanti", ne butterai giù a bizzeffe fino a quando i refoli settembrini freschi e piacevoli non ti condurranno verso un autunno piacevole a accettabile. Ormai ti ho sgamato: quando le temperature sono avverse e ucciderebbero un uomo morto, tu vaneggi, scrivi confuso e perso, illudi noi facendoci credere di aver messo su una composizione poetica degna del miglior poeta ermetico della storia. In realtà sai molto bene, che solo eccentriche visioni scatenerai nei tuoi lettori, solo interpretazioni altrettanto aleatorie e imprendibili, schegge che ora leggi e poco dopo sono già lontane nello spazio. Che forza sei, come accenni una qualsiasi follia che ti passi per la testa, noi subito a volare per inseguirti chiedendoci: "Ma che kakkio avrà voluto dire?". Che ignorantone sono, manco riesco a cogliere un mallo di ciò che hai voluto dire chiaramente. Il caldo ahimè, non coglie solo te. Buon giorno Sal.