delirio

...Ma,tu tte le favole si pregiano di possedere un nocciolo di verità,mio caro fin.In genere è un insegnamento,una morale che dovrebbe dirci di cosa possa essere giusto o meno.Però son d'accordo con te che,in questo caso,di poesia si tratti più che di fiaba.E che questa è stato un po' l'intento:ovvero invocarla affinchè si manifestasse anche in forma di fiaba.Sì,perchè il linguaggio delle fiabe spesso assume toni alti e lirici che, seguendo schemi semplici e reiterati,finiscono per introdurre a narrazioni che s'inoltrano nel fantastico per approdare alla vita vera.Ma,più che poesia sulla poesia,oserei definirla invocazione alla poesia,affinchè finisca per manifestarsi per quel che è:un mezzo per giungere là dove con altri strumenti non si può.Ed il linguaggio è fondante,come direbbe qualcuno,per costruire il mondo e renderlo abitabile per l'uomo.Quel che ne viene è che ciò non è più sufficiente.Si vorrebbe anche volare con le parole,viaggiarci nell'universo infinito.E magari anche oltre la morte arrivare,perchè non basta un'esistenza per conoscere quel che c'è da conoscere dell'infinito.Così si ricorre anche alla favola,affinchè ci possa essere suggerito come navigare nello spazio gelido siderale.Dunque bisogna evocarla,la poesia,come un tempo,affinchè ci possa permettere quest'ulteriore passo verso l'infinito...........Grazie di cuore mio carissimo amico per la lettura attenta ed appassionata con un abbraccio d'immenso e l'augurio per delle festività che possano vederti sereno e circondato dell'affetto dei tuoi cari.......