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"La Chiave di Re Salomone".

Post n°215 pubblicato il 21 Luglio 2011 da rigel2_rm
 

La Chiave di Salomone  è un testo un po' inquietante (ho letto il libro) , ma nello stesso tempo affascina...Non so quanto ci sia di vero in tutto ciò che v'è scritto, comunque sia è sempre interessante venire a conoscenza di questi argomenti... 

Proverò a sintetizzarne il contenuto...

 

 (Re Salomone)

La Chiave di Salomone o Clavis Salomonis è un testo medievale di magia originariamente attribuito al Re Salomone. Non va confuso con la Piccola Chiave di Salomone, un testo successivo. Il testo risale al tardo Medioevo oppure al Rinascimento italiano. Molti di questi grimoire attribuiti a Re Salomone vennero scritti in questo periodo, ultimamente influenziati dai libri ("Sefer" in ebraico) molto più antichi (altomedievali) dei qabbalisti ebraici e degli alchimisti arabi, che a loro volta facevano spesso riferimento alla magia greco-romana del tardo mondo antico.

 

La Clavicula Salomonis, ovvero la Chiave di Re Salomone (detto anche il Libro del Diavolo), è il più celebre ed il più temuto manoscritto di Magia Rituale, proibito dalla Santa Inquisizione che lo dichiarò gravemente eretico.
La chiave si chiama così in onore del re Salomone, il primo ad usarla. Donatagli, si dice, direttamente da Dio per sottomettere al suo volere i demoni. Ma questa è la leggenda.
In concreto è un incantesimo per evocare ed avvalersi della "mano d'opera" dei demoni. O così pare.
A lungo si è discusso della sua autenticità e della sua reale utilità.

Il suo utilizzo è legato a conoscenze di cabala. Insomma, magia cerimoniale ed iniziatica.

 

 

 

L'opera è divisa in due parti: nella prima viene spiegato come evitare sbagli durante le operazioni con gli Spiriti, e quindi nozioni interessanti ed accurate sui tempi e le influenze dei Riti Magici, sui segni e sui pianeti, tutte informazioni che dovrebbero garantire un certo margine di protezione all'evocatore; nella seconda si apprende l'attuazione vera e propria delle Arti Magiche e contiene dettagliate istruzioni per la preparazione dei Rituali, avvisando che nessuna operazione deve essere intrapresa se prima non è stato tracciato e consacrato un Circolo Magico; altra condizione è la consacrazione personale di tutti gli strumenti magici, pena la non riuscita del Rituale. Seguono la descrizione del rito, tempi, modi, paramenti ed invocazioni.

Vi è una parte dedicata anche ai Pentacoli che sono suddivisi per ordine:

Sette pentacoli consacrati a Saturno = Nero

Sette pentacoli consacrati a Giove = Blu

Sette pentacoli consacrati a Marte = Rosso

Sette pentacoli consacrati al Sole = Giallo

Cinque penatcoli consacarti a Venere = Verde

Cinque pentacoli consacrati a Mercurio = Colori misti

Sei pentacoli consacrati alla luna = Argento

 

 

(sesto pentacolo della Luna *)

Il sesto pentacolo della Luna è composto di caratteri mistici della Luna e circondato da un versetto dalla Genesi - VII,11,12 : "Eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e cadde la pioggia sulla Terra".

La Clavicola Salomonis è sicuramente il trattato magico più diffuso e conosciuto di tutta l'area mediterranea. La sua popolarità è dovuta anche al fatto che esso è un vero e proprio manuale pratico di magia che accompagna passo per passo l'aspirante mago: descrivere come preparare se stesso e gli strumenti per le operazioni di magia, quali formule impiegare, di quali simboli e sigilli munirsi per difesa, come conversare con gli spiriti evocati, ed infine cosa chiedere.

Le origini della Clavicula sono di certo molto antiche. Molte delle cerimonie e dei rituali descritti sono molto simili a quelli utilizzati dai, Caldei, dai babilonesi e dagli ebrei. Tuttavia l'attribuzione del testo al re Salomone è da considerarsi senza dubbio leggendaria.
La prima citazione storica certa della Clavicula risale allo storico ebreo Giuseppe Flavio, vissuto nel primo secolo d.C.
Fu citato ne Le Grand Albert, attribuito ad Alberto Magno, in cui sono riportate delle formule attribuite ad un certo Aronne Isacco,mago di corte dell'imperatore di Bisanzio Manuele I Comneno, che le aveva tratte a sua volta da un testo antichissimo, che con tutta probabilità era proprio il testo che oggi va sotto il nome di Clavicula Salomonis.

Esistono diverse versioni manoscritte (in seguito stampate clandestinamente) della Chiave di Salomone (in latino: "Clavis Salomonica"), con diverse traduzioni, alcune con differenze minori e altre con grosse diversità e significative differenze nell'impostazione. L'archetipo dal quale sono stati tratti era probabilmente un testo latino o italiano del XIV o del XV secolo.[1] La maggior parte dei manoscritti esistenti datano al tardo XVI, XVII oppure XVIII secolo, ma esiste un manoscritto in greco, risalente al XV secolo (Harleian MS. 5596), strettamente associato a questo testo. Il manoscritto in greco viene menzionato come Il Trattato Magico di Salomone, e venne pubblicato da Armand Delatte nella Anecdota Atheniensia (Liége, 1927, pp. 397–445.) I suoi contenuti sono molto simili a quelli delle Clavicula, ed infatti potrebbe trattarsi del prototipo sul quale si basano i testi in italiano oppure in latino.

 

 

Un manoscritto in lingua italiana si trova nella Bodleian Library con collocazione Michael MS 276. Un testo più antico in latino soppravvisse nella forma stampata, datata al 1600 circa (Università del Wisconsin-Madison, Memorial Library, Special Collections). Esiste un certo numero di manoscritti in latino più tardo (del XVII secolo). Uno dei più antichi manoscritti esistenti (a parte il già citato Harleian 5596) è un testo tradotto in inglese dal titolo: The Clavicle of Solomon, revealed by Ptolomy the Grecian, datato al 1572. Esiste inoltre un numero di manoscritti in francese, tutti databili al XVIII secolo, con l'eccezione di uno datato al 1641 (P1641, ed. Dumas, 1980.

 

 

 

 

 

Ps. Non c'entra nulla con il post, ma voglio dire che a  me le immagini glitter piacciono molto e pure la musica nel profilo e nel blog! Questo è in risposta a chi ironizza pesantemente sulle scelte altrui!!! Allora  secondo certe persone io sarei  coyote!?! eheheheheh. Aggiungo anche : De gustibus non disputandum est (sui gusti non si discute).

 

 

 
 
 
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Video creato in collaborazione con Alessandro (AngelFree)

 

 

 

 

 

 

 

 

NON TUTTI SANNO CHE:

COLORO CHE SONO TITOLARI DI UN PROFILO

O DI UN BLOG CON DATI SUFFICIENTEMENTE CHIARI

(ES.:FOTO O NOME) DA RICONDURRE A UNA PERSONA

RICONOSCIBILE NEL MONDO REALE E SONO OGGETTO

DI INGIURIE/OFFESE NEL WEB,POSSONO DENUNCIARE

PENALMENTE L'OFFENSORE

E CITARLO PER DANNO

La Corte di cassazione con la sentenza n. 8824 della Quinta sezione penale depositata il 7 marzo 2011, ha condannato chi, utilizzando un nickname su un forum online diffondeva ingiurie, in forma anonima, nei confronti di altre persone.

L'indirizzo Ip ha inchiodato l'autore della diffamazione, confermando che la traccia digitale permette l'identificazione senza dubbi.

commissariato di P.S. online:

 

 

 

 

Grazie Leon! 

 

 

 

 

 

 

 

 

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