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Post n°3776 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da psicologiaforense
TUTTA LA COMMUNITY NE PARLA LA MORTE NERA SCIVOLA LUNGO IL PO VERSO L'ADRIATICO
Lo sversamento di migliaia di tonnellate di idrocarburi dall'ex raffineria Lombarda Petroli, avvenuto ieri nel fiume Lambro all'altezza di Villasanta (Monza), è arrivato nel Po alle 13 di oggi, mentre risultano difficili i tentativi di bloccare l'onda nera. E' stato possibile stabilire che durante la notte i combustibili rilasciati da alcuni serbatoi sono defluiti attraverso la rete fognaria interna fino all'impianto di depurazione e da qui agli sfioratori nel fiume Lambro. LA MORTE NERA sta avanzando e la Protezione Civile ha difficoltà a fermare il flusso degli idrocarburi poiché è difficile tenere sott'acqua i materiali assorbenti che dovrebbero bloccarne la corsa. E' complicato perché ci sono tratti del fiume in cui l'acqua scorre molto ... ma ci sono tratti in cui ci sono insenature naturali ... in cui si crea la classica patina fluida di idrocarburi..., una poltiglia nerastra. I DANNI SONO INCALCOLABILI E C'E' ULTERIORE rischio concreto e gravissimo per gli animali (i pesci sono già morti, gli uccelli sono impastoiati nel petrolio e destinati ad una atroce agonia, ecc...) e per gli uomini che usano l'acqua per irrigazione o per usi domestici.
Commenti al Post:
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desnudamaia il 25/02/10 alle 00:42 via WEB
I BLOGGER SEMBRANO DIRE: ABITI SUL LAMBRO O SU PO? NO! E allora che ti frega?
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mdardani il 25/02/10 alle 00:48 via WEB
questa è LA MADRE DI TUTTE LE CATASTROFI che si sono abbattute sui fiumi italiani
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desnudamaia il 25/02/10 alle 00:45 via WEB
Gettati 600 mila litri di petrolio nel Lambro "Ecodisastro sul Po", a rischio tutto l'Adriatico. DRAMMA IN LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA, VENETO. I DANNI DURERANNO DECINE E DECINE DI ANNI.
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mdardani il 25/02/10 alle 00:49 via WEB
è una tragedia per flora e fauna adesso, domani direttamente sugli uomini
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scoglioisolato il 25/02/10 alle 00:46 via WEB
La Protezione Civile dovrebbe mettere in atto attività e strumenti per prevenire anzitutto il verificarsi degli eventi, almeno quelli prevedibili.
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mdardani il 25/02/10 alle 00:54 via WEB
Si tratta di evento criminale, doloso e quindi non prevedibile. Hai ragione però nel parlare di protezione civile che ha perso tempo prezioso, per non parlare delle autorità locali e nazionali. Gli idrocarburi andavano contenuti nel LAMBRO, ma bisognava farlo subito.
Del resto cosa vuoi...pare che Bertolaso fosse andato a farsi fare i massaggi. E senza di lui non funziona nulla (e non per scherzo!)
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scoglioisolato il 25/02/10 alle 01:37 via WEB
Proprio gli eventi crimimali e dolosi sono quelli più prevedibili, ed avere attrezzature idonee già pronte sarebbe doveroso per una PROTEZIONE Civile.
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giordana2007 il 25/02/10 alle 00:58 via WEB
Continua il viaggio della marea nera di Petrolio che dal Lambro ha ormai raggiunto il fiume Po. Secondo le prime stime sono stati 3.500 i metri cubi di olii pesanti sversati nel fiume, che corrispondono a circa 2,5 milioni di litri, usciti dai sette serbatoi dell'ex raffineria Lombarda petroli di Villasanta, in Brianza.In particolare sono stati svuotati tre dei quattro serbatoi di gasolio, mentre altre perdite si sarebbero registrate nei tre serbatoi di olii combustibili. Le chiazze, intanto, hanno raggiunto l’Emilia Romagna.
Il Presidente della regione Vasco Errani ha chiesto lo stato di emergenza, in stretto raccordo con la Regione Lombardia. Questo per la grave situazione che si sta profilando nell'arco del Po, nella confluenza del Lambro a nord di Piacenza. Intanto proseguono le attività di cooperazione tra le due Regioni, le Prefetture e le Province interessate, l'Arpa, le Protezioni civili regionali, l'Aipo, i Vigili del Fuoco e l'Autorità di bacino per affrontare la situazione.
Fin dalla prima mattina la Protezione civile regionale - ricorda la Giunta - ha messo in stato di allerta tutti i Comuni rivieraschi, fino a Ferrara, per segnalare l'imminente arrivo dell'ingente quantità di combustibile e indicando le precauzioni del caso. Contemporaneamente la Protezione civile ha messo in stato di allerta i punti di prelievo delle bonifiche nella zona Pilastresi e dell'acquedotto di Ferrara. E' stato definito il piano degli interventi urgenti, d'intesa tra il presidente Errani, il prefetto Luigi Viana e le autorità locali, nel corso di un vertice in Prefettura a Piacenza. Il presidente della Regione si è detto "preoccupato" e ha sollecitato "la massima collaborazione per affrontare situazione e ridurre i danni ambientali".
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stenivi il 25/02/10 alle 02:34 via WEB
è una catastrofe immane .....io abito vicino al Po .....forse a me interessa ......ma dovrebbe interessare tutti ......quella roba finirà in mare ....gli uccelli volano e li guardano tutti .....l'ambiente riguarda ognuno di noi ,dovremmo fare il possibile per salvaguardarlo ....buona notte ,scusa l'intromissione .....passavo ciao ste
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vivaildivertimento il 25/02/10 alle 14:45 via WEB
Questo è il frutto della solita avidità umana. Per avere qualche soldo in più non esitano a mettere a rischio la flora e la fauna di un posto qualsiasi...
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Inviato da: Nuvola_vola
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