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Post n°2030 pubblicato il 04 Maggio 2009 da psicologiaforense

ISTITUZIONI VIGLIACCHE

UNA RABBIA SORDA MI ANIMA MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Ha
un bimbo di 18 mesi. Lei è nigeriana, clandestina. Il bambino è malato, forse epilettico, ma la madre  non ha soldi per curarlo, nè per un approfondimento diagnostico. Non può farlo curare perchè non ha documenti, dovrebbe "abbandonarlo" nelle mani dei servizi sociali che lo farebbero adottare.
OGGI, pochi minuti fa, il bimbo è diventato blu mentre era in braccio alla madre seduta su una panchina in via Roma a Sgurgola (Frosinone). La donna  ha chiesto aiuto, ha gridato, ha implorato ma, non conoscendo l'italiano, non riusciva a farsi capire dai passanti. Però in quel giardinetto c'erano altre mamme, e le mamme non hanno bisogno di sapere le lingue per capire quando una madre grida vedendo morire il proprio figlio. Non serve l'interprete. ED HANNO ALLERTATO IL 118.  L'ambulanza,  è arrivata dopo  10 minuti. I sanitari hanno praticato al bimbo, cianotico e già in arresto cardiocircolatorio, un massaggio cardiaco e lo hanno portato all'ospedale di Anagni, ma il piccolo era già morto. A stabilire le cause del decesso sarà l'autopsia.

 
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Commenti al Post:
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 05/05/09 alle 19:33 via WEB
Grazie per evidenziare un tema così delicato, ho dedicato un post alla memoria di Annalena Tonelli con alcuni articoli sull'argomento che mi permetto di riportare in questo commento " I medici di famiglia non sono poliziotti. I nostri ambulatori restano aperti a chi ha bisogno di cure, clandestini compresi". Boccia l'emendamento al pacchetto sicurezza sulla possibilita' da parte dei medici denunciare i clandestini - approvato ieri al Senato - Mauro Martini, presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), oggi in piazza a Roma per protestare, insieme alla Confederazione Italiana Pediatri (Cipe), contro il preaccordo sulla convenzione di medicina generale. "Il medico - ribadisce Martini - ha nel suo Dna l'impegno a curare la gente e non certo quello di fare il poliziotto. Noi vogliamo continuare a fare i medici, e i nostri ambulatori restano aperti per chi ha bisogno di cure". Per Martini, questa norma e' sbagliata perche' rischia di allontanare le persone che avrebbero bisogno di assistenza, spaventate da un'eventuale denuncia. "Un problema che mette a rischio la salute di tutti. Molti immigrati, infatti, provengono da zone con malattie endemiche: non curare queste persone, oltre che un problema etico, e' anche un problema di salute pubblica" Dalla Puglia un segnale di civiltà ..... La Puglia dice no all'emendamento che da' la possibilita' agli operatori sanitari di denunciare all'autorita' giudiziarie gli immigrati clandestini. La Regione e' infatti pronta a mettere a punto un decreto per imporre il 'segreto' nelle strutture pubbliche. "Nel frattempo, inviteremo i medici di famiglia a "non applicare" l'emendamento al Ddl sulla sicurezza che, anche se deve avere ancora il via libera della Camera, rischia di essere gia' attuato da qualche medico troppo zelante". Ad annunciarlo all'ADNKRONOS SALUTE e' l'assessore alla Sanita' della Puglia, Alberto Tedesco, pronto a convocare, "tra lunedi' e martedi'", il comitato regionale della medicina generale. "Dopo la riunione del comitato -spiega Tedesco- metteremo a punto un decreto regionale 'ad hoc'. Nel frattempo, inviteremo i medici di famiglia a non applicare il provvedimento". Oltre ai medici di famiglia, saranno coinvolti anche gli specialisti. Ma non solo. "Una volta approvato il decreto -conclude Tedesco- invieremo una circolare a tutte le aziende sanitarie per imporre il segreto nelle strutture pubbliche". Se la classe politica prima di esprimersi .... avesse il tempo di ascoltare gli addetti ai lavori Morbillo, rosolia, encefaliti, difterite e persino poliomielite. Queste e molte altre malattie potrebbero tornare, o notevolmente aumentare, tra i bambini nel nostro Paese con l'introduzione della norma, contenuta nel ddl sicurezza, che permette ai camici bianchi di denunciare gli immigrati clandestini. "Sara' piu' difficile, infatti, che i genitori senza permesso di soggiorno facciano vaccinare i loro figli nelle strutture pubbliche. Con tutti i rischi che cio' comporta per la salute pubblica". A lanciare l'allarme e' Patrizia Franco, segretario provinciale di Roma della Confederazione italiana pediatri (Cipe), oggi nel corso di una manifestazione a Roma sulla convenzione di medicina generale. "Sulle vaccinazioni - spiega Franco - l'emendamento votato ieri al Senato aprira' un fronte molto serio. I bambini figli di clandestini oggi, nella maggior parte dei casi, vengono portati dai genitori nelle strutture pubbliche e sono sottoposti alle stesse regole di prevenzione dei nostri piccoli, con il calendario vaccinale in vigore. La paura della denuncia terra' lontani i clandestini dalle strutture del Servizio sanitario nazionale. E cio' portera' all'aumento di patologie di varia natura, a volte dimenticate sul nostro territorio, sulle quali non potremo piu' vigilare. Avremmo le mani legate nella prevenzione". Per la pediatra, oltre al grave problema etico per il medico 'invitato' a denunciare i pazienti, la norma determina "una situazione pericolosa per tutti". Questi bambini, "seppure non vanno a scuola, giocano nei parchi, vanno su mezzi pubblici, nei negozi. Con tutti i rischi di contagio che ne derivano", conclude. Cordialità Angelo
(Rispondi)
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 05/05/09 alle 19:43 via WEB
Scusami è come se avessi scambiato il tuo blog per il mio... non mi sono reso conto dello spazio e che ero su un commento ... preso dal tema così delicato e profondamente umano a cui non riesco ad essere insensibile.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/05/09 alle 21:11 via WEB
Carissimo ANGELO, non c'è nulla da scusare, anzi sono io a ringraziati per la visita e per un commento quanto mai opportuno. Con l'occasione voglio invitare gli amici a visitare il tuo blog: http://blog.libero.it/quarantangelo/view.php?nocache=1241550449
(Rispondi)
 
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