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Post n°8737 pubblicato il 18 Ottobre 2016 da psicologiaforense
L’anno successivo alla pubblicazione del testo “DEI DELITTI E DELLE PENE” di Cesare Beccaria, Giacinto Dragonetti pubblica “DELLA VIRTÙ E DEI PREMI” che inizia così: «Gli uomini hanno fatto milioni di leggi per punire i delitti, e non ne hanno stabilita pur una per premiare le virtù» (1768, p. 3). L’idea è tanto semplice quanto rilevante . Un Paese non si sviluppa se mentre punisce i disonesti non premia anche i cittadini virtuosi. E’ chiaro che le virtù non si creano con i premi ma i premi le riconoscono e le rafforzano. Da questa idea, ad esempio, è nato il movimento Slot Mob per contrastare la piaga del gioco d’azzardo in italia. Dai dati del ministero della salute sappiamo che circa il 5% della popolazione italiana è affetta da patologie derivanti dall’azzardo. Lo Slot Mob è un movimento nato dal basso per premiare tutti i baristi che rinunciano agli incassi delle slot machine : “Un bar senza slot, è un luogo che ha più spazio per le persone”. E li premia pubblicamente portando, durante una manifestazione, centinaia di persone a fare colazione in quel bar. Perché la virtù va riconosciuta, rinforzata e premiata. Potrebbe sembrare poca cosa ma già più di cento città in Italia sono state coinvolte in questa iniziativa e altre ne seguiranno. Se lo Stato non riesce a far leggi efficaci per contrastare il fenomeno, i movimenti popolari dal basso vogliono premiare l’Italia sana. Facciamolo anche noi!
Commenti al Post:
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geishaxcaso il 18/10/16 alle 17:04 via WEB
...mi piace questa cosa, in particolare proporrei un bonus settimanale di 100 euro cadauno per tutti i cittadini sani che mai si sono accostati ad una slot machine.... ;)
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psicologiaforense il 18/10/16 alle 17:16 via WEB
Taci, taci per l'amor di Dio che se ti sente Renzi usa questa tua idea come spot elettorale fino al 4 dicembre
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psicologiaforense il 18/10/16 alle 17:28 via WEB
....non sarebbe certo la prima volta che il Governo Renzi promette una cosa e poi nei fatti ne fa ben altra. La legge di stabilità per il 2016 prevedeva la riduzione del 30% delle slot machine in quattro anni (non oltre le 265mila entro fine 2019), ma alla prova dei fatti la realtà è che le slot sono cresciute del 10,6% rispetto allo scorso anno.
(Rispondi)
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Marinella il 18/10/16 alle 17:42 via WEB
Una volta, fu chiesto al professor Bobbio in che cosa egli avesse speranza. La speranza è una virtù teologale, fu la risposta. Solo i credenti possono averla. Gli altri, tra cui lui stesso, devono fare affidamento sulle proprie forze e in queste porre le proprie laiche virtù
(Rispondi)
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psicologiaforense il 18/10/16 alle 17:45 via WEB
La penso anch'io così. Virtù laiche di quella parte più sana dell'Italia.
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psicologiaforense il 18/10/16 alle 17:53 via WEB
In un recente studio si è cercato di capire quali virtù sono la più apprezzate in un contesto di convivenza civile. Ne sono state nominate molte che vanno dall’onestà, alla sensibilità, dall‘umiltà, passando per la gentilezza, ma le tre che sono state scelte con maggiore propensione sono: il rispetto, la capacità di ascolto e al primissimo posto la sincerità.
(Rispondi)
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marcella.988 il 18/10/16 alle 18:03 via WEB
Mi piace questo post perchè la fase storica in cui viviamo sottopone tutti i membri della società a ripetute destabilizzazioni della vita quotidiana, non solo per gli aspetti economici e lavorativi, ma anche per le capacità di adattamento, mobilitazione, innovazione Siamo chiamati a convivere con crisi ricorrenti e a impegnarci in modo permanente per uscire da queste crisi, facendo leva sulle risorse culturali, sociali, economiche di cui disponiamo
(Rispondi)
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psicologiaforense il 18/10/16 alle 18:19 via WEB
E' molto opportuno questo tuo richiamo alla criticità del momento storico in cui stiamo vivendo.
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marcella.988 il 18/10/16 alle 18:04 via WEB
L'esito resta incerto, ma non è indifferente la strada che si sceglie di percorrere Insieme alle paure e alle nostalgie, le crisi mettono in moto energie sopite, slanci vitali, capacità progettuali, virtù laiche, come scrivi tu.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 18/10/16 alle 18:15 via WEB
Proprio così, mi sembra che tu abbia colto il "nocciolo duro" di questa mia brevissima riflessione
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Luigina il 18/10/16 alle 18:09 via WEB
Solidità, perseveranza, determinazione, affidabilità, onestà, integrità, coraggio. Sono questi e altri ancora gli ingredienti delle virtù, secondo me. Quelle virtù che fanno parte dell'Italia più sana
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psicologiaforense il 18/10/16 alle 18:18 via WEB
Esattamente. Le virtù come disposizione intenzionale a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni interesse personale. Uno stile di vita, insomma.
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Guido Gatti il 18/10/16 alle 18:38 via WEB
Cara Giuliana, la cultura contemporanea non è certamente il luogo più adatto per cercarvi l'uomo virtuoso. Beninteso, anche nel nostro mondo e nel nostro tempo. mondo e tempo profondamente segnati da ciò che chiamiamo «cultura contemporanea», si trovano uomini virtuosi. in misura forse non inferiore a quanto non ve ne siano stati in altre epoche e in altre culture. Ma essi possono diventarlo solo a prescindere da questa cultura, anzi diremmo sfidandola: la cultura contemporanea li ignora o meglio ancora li rifiuta, ne nega l'esistenza o la virtuosità.
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Spartaco il 18/10/16 alle 20:32 via WEB
Nella filosofia dell'età moderna la concezione della virtù oscilla tra quella che la considera come l'esercizio di un controllo delle passioni a cui rinunciare e quella che invece la ritiene rientrare nell'ambito di un comportamento istintivo e naturale dell'uomo. Alla prima interpretazione si associano le dottrine della corrente libertina da Pierre Bayle a Mandeville che ironizzano sulla effettiva possibilità per gli uomini dell'esercizio delle virtù che se anzi fossero attuate provocherebbero la disgregazione della società.
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maraciccia il 19/10/16 alle 12:02 via WEB
La virtù non premia..non su questa terra...prova ne sono i Santi..
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psicologiaforense il 19/10/16 alle 12:51 via WEB
Io non parlavo dell'esercizio eroico delle virtù nè di atti virtuosi di valore superiore
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maraciccia il 19/10/16 alle 12:03 via WEB
e anche Cristo...tu predica bene...e finisci in croce..poi ti faranno Santa si, ma in Paradiso.
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maraciccia il 19/10/16 alle 12:06 via WEB
In Terra ogni tanto premiano qualcuno col Nobel..non sempre ci azzeccano però.
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psicologiaforense il 19/10/16 alle 13:04 via WEB
Ti ricordi di Giacinto Dragonetti: “DELLA VIRTÙ E DEI PREMI”? «Gli uomini hanno fatto milioni di leggi per punire i delitti, e non ne hanno stabilita pur una per premiare le virtù» (1768, p. 3). Tu, dopo una vita spesa per i tuoi concittadini, non mi sembra abbia avuto un qualche ringraziamento, anzi.
(Rispondi)
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monellaccio19 il 19/10/16 alle 12:34 via WEB
Un tempo in classe a scuola, il capoclasse, in assenza e per indicazione della maestra, divideva in due la lavagna con un tratto di gesso e in cima scriva da un lato "CATTIVI" e dall'altro "BUONI". Meritocrazia è anche questo, chi sbaglia paga in proporzione all'errore e chi fa le cose per bene, merita un encomio, un premio o una posizione migliore. Non è mai esistita in questo paese, una meritocrazia tale da estirpare quell'erba maligna che cresce tra il grano produttivo. Non faremo mai passi in avanti fino a quando non terremo conto di chi si prodiga per il paese facendo e operando oltre il suo dovere e chi, infischiandosene beatamente, provvede a non fare nemmeno il suo dovere...dovuto da contratto.
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psicologiaforense il 19/10/16 alle 13:12 via WEB
Hai proprio ragione! «Liberarsi da nepotismi e discriminazioni di ogni tipo è fondamentale, tutti sono d’accordo su questo. Ma i sostenitori del merito sono spesso quelli che stanno meglio e vogliono giustificare disuguaglianze sociali che sono già a loro favore» dice il prof. Carlo Barone e aggiunge: "Premiare i migliori, sì, ma come? E quanto? In fondo, il dilemma è tutto qui. Perché la meritocrazia piace a tutti, tutti la invocano e desiderano, in Italia ancor più che altrove. Ma poi si scopre che è un concetto astratto. E metterlo in pratica pone un mucchio di problemi..."
(Rispondi)
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