Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« RIFLESSIONE DELLA SERA, ...RIFLESSIONE DEL GIORNO, ... »

LA RIFLESSIONE DEL GIORNO, PANORAMA STAGNANTE, FAME, SETE, VIAGGIO, UOMINI CHE HANNO LASCIATO TUTTO DIETRO DI SÉ

Post n°8693 pubblicato il 14 Settembre 2016 da psicologiaforense

 

Che cosa portano davvero con sé i profughi che in questi  giorni bussano alle porte dell’Europa? Senz’altro portano fatica, paura, speranza di una vita migliore...  Portano però qualche cosa che noi ci stavamo dimenticando: il vero significato delle parole, il semplice significato delle parole. Fame vuol dire veramente fame non vuol dire “un certo languorino”,  vuol dire mettersi un pezzo di pane sotto i denti, sete vuol dire sete,   vuol dire semplicemente avere bisogno di una bottiglia d’acqua. E anche viaggio è qualche cosa che espone al pericolo, qualche cosa che si fa con lentezza, qualche cosa che si fa con la fatica di mettere un piede dietro l’altro sulla strada proprio come facevano i viaggiatori  nei tempi andati. Ci portano questa semplicità, ci portano  questa drammaticità, ci portano il bisogno di tornare al vero e all’essenziale  e certamente questo potrebbe essere un sentimento, come dire,  di natura estetica.   Invece,   non si tratta soltanto di cullarsi  con le parole  si tratta di rispettarle perché quando  le parole perdono la loro verità,  la loro semplicità anche le persone,  come vediamo in questi giorni,  sono messe in pericolo.

 
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Commenti al Post:
gabbiano642014
gabbiano642014 il 14/09/16 alle 09:57 via WEB
Buongiorno...La "semplice" parola speranza racchiude il "Tutto".La traslazione degli affetti,del modo di vivere,di lingua..La Speranza è avere una mano tesa...in un cartello alla stazione.."Ho fame"..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 11:51 via WEB
Ricordi la signora dell’alta società che, con tanto di completo giallo canarino, in una lussuosa limousine avvertiva “un certo languorino” ma “non proprio fame, voglia di qualcosa di buono”, ed esprimeva tale desiderio al suo autista Ambrogio...?
(Rispondi)
 
 
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/09/16 alle 08:55 via WEB
Buongiorno...Certamente che ricordo.L'esatto lessico utilizzato è parte integrante della nostra conoscenza...
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 14/09/16 alle 09:57 via WEB
Ti auguro una buona giornata..Buon lavoro..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 11:52 via WEB
Grazie cara, buona giornata anche a TE:-))
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Rosaria Brancato il 14/09/16 alle 12:16 via WEB
Le parole hanno perso il loro peso specifico, sono come i palloncini che metti in mano ai bambini e all’improvviso volano via e stiamo tutti con il naso all’insù per vederli allontanarsi in cielo come puntini colorati. Le parole sono pietre, scriveva Carlo Levi, invece oggi anche le parole più pesanti, che lapidano una persona, milioni di persone, le parole scagliate in faccia con la violenza peggiore, una volta dette diventano palloncini colorati. E nessuno ci pensa più. Dietro le parole non c’è più un pensiero, un perché, un’idea, un’opinione, un progetto. C’è il vuoto. Le parole non sono più pietre, sono nuvole.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 12:29 via WEB
Grazie Carissima, avevo letto il tuo articolo:-)))
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 14/09/16 alle 10:24 via WEB
vita, nuda e cruda.... se si imparasse - di nuovo - a chiamare le cose con il loro nome, si riuscirebbe ad aiutare chi davvero ha bisogno. Non distinguere anche a parole, tra chi fugge davvero dalla guerra da chi arriva qui in cerca di semplice fortuna economica, porta alle tragedie che ormai neanche ci raccontano più. L'europa si nasconde dietro foglie di fico, l'Italia fa accoglienza spinta, senza chiedersi che futuro dare a queste persone. Senza nulla togliere all'impegno e alla buona fede di tanti che davvero lo fanno per spirito di carità, servizio e umanità.... buona giornata Giu'
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 11:53 via WEB
Sì, ricorda un po' un tuo post sui neologismi, il "nominalismo magico", ecc...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 12:02 via WEB
.... in altro post scrivevo: Parole in corso: interfacciamoci in famiglia, implementiamo la vacanza…. il lessico tecnico da specialistico tende a diventare metaforico: ieri la psicoanalisi oggi l'informatica immettono nuovi termini nella lingua comune, spesso distorti, banalizzati. E questo perchè le parole dell'informatica e sono oggi «parole potenti» a causa dell’alone magico che le circonda. Tutto ciò che è computerizzato, elettronico, digitale, rappresenta la perfezione, l'assoluto, la felicità relazionale...
(Rispondi)
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 14/09/16 alle 13:15 via WEB
...alcuni termini come quelli che tu citi sono orribili e di difficile interpretazione, spesso vengono usati anche dagli addetti ai lavori in forma ironica nel linguaggio colloquiale ;) i casi peggiori però sono quando questi termini vanno a imbottire pseudo documenti tecnici, cercando di creare spessore, l'unico spessore che danno però è quello delle pagine da spillare ;)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alex il 14/09/16 alle 12:10 via WEB
Il valore delle parole è direttamente proporzionale al valore di chi le pronuncia...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 12:25 via WEB
Certamente. Questo aforisma fa parte delle leggi di Murphy?
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ANTONIO il 14/09/16 alle 12:12 via WEB
Come possiamo intenderci se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e il valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro? (Luigi Pirandello)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 12:28 via WEB
Sì, un coetaneo di Pirandello Sigismund Schlomo Freud affermava : "Le parole erano originariamente incantesimi, e la parola ha conservato ancora oggi molto del suo antico potere magico. Con le parole un uomo può rendere felice un altro o spingerlo alla disperazione, con le parole l’insegnante trasmette il suo sapere agli studenti, con le parole l’oratore trascina l’uditorio con sé e ne determina i giudizi e le decisioni. Le parole suscitano affetti e sono il mezzo generale con cui gli uomini si influenzano reciprocamente."
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 14/09/16 alle 12:49 via WEB
Ciao Giuliana, provo a immaginarmi un mondo senza fame, quella vera, senza sete..senza miserie umane, senza guerre, sembra finirne una e ne iniziano altre..le parole dette da chi prova a fermare tutto questo sembrano non aver peso..o molto poco. La domanda..riusciremo mai a convivere tutti senza privazioni e ingiustizie e in pace, e a fare di questo mondo un paradiso per tutti?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 13:45 via WEB
Temo di no. Almeno così insegna la polemologia. in tutte le mitologie la guerra è considerata come un'attività altamente onorevole che perfino gli dei praticano. Nei testi sacri Dio viene spesso chiamato “Dio degli eserciti”. San Tommaso sviluppò e diffuse la dottrina della “guerra giusta”, molto vicina all'idea di "guerra santa" che vediamo in questi giorni.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 14/09/16 alle 14:41 via WEB
..e delle "missioni umanitarie"...speriamo bene, che siano tali..e non altro!!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 20:18 via WEB
In questa fattispecia chi vive sperando muore penando e in sommatoria negativa in tutte le altre forme che finiscono per ...ando
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 14/09/16 alle 14:41 via WEB
buon pomeriggio Giu
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 20:19 via WEB
Biuona notte carissima, ho appena ricevuto il nuovo e bellissimo libro di poesie di NAT
(Rispondi)
 
 
 
zanna1999
zanna1999 il 15/09/16 alle 04:49 via WEB
:-)))
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 14/09/16 alle 16:45 via WEB
Le parole perdono troppo spesso di valore e, usate a sproposito, possono addirittura concorrere ad alimentare il pregiudizio e il razzismo, come ci dimostra spesso la cronaca europea e internazionale. Possiamo fare molto per non cadere in queste facili trappole, basta non dare tutto per scontato. Le parole sono pietre, che non rotolano via, ma scavano e restano nel profondo di noi. Buon pomeriggio Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/09/16 alle 20:20 via WEB
Proprio così:-))
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 14/09/16 alle 18:44 via WEB
Stiamo perdendo il lume della ragione e secondo il mio modesto parere, più si parla a vanvera, e più rischiamo un tracollo. Non si avvertono ancora segni tangibili per accordi europei che mettano ordine nella comunità. Non si può, anche avvalendosi di giuste argomentazioni, cincischiare su soluzioni ipotetiche. Noi siamo il primo fronte e la situazione può precipitare da un momento all'altro. Resta tuttavia una posizione sulla quale non si può transigere sotto il profilo umano: o si da accoglienza a prescindere, oppure si ricacciano in mare. Non v'è altro verso per gli sbarchi continui: chi giurerebbe sulla vera o presunta esigenza di queste persone che lasciano radici e nazioni solo per cercare un futuro migliore? Chi siamo noi per decidere chi possa essere accolto e chi lasciato annegare? Dobbiamo fare la nostra parte, non possiamo sottrarci e pressare la comunità perché si trovino soluzioni immediate. Tutti hanno ragione, ma nessuno deve mai mettersi nella condizione di rifiutare una...mano tesa. Ciao Giulia'.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/09/16 alle 08:57 via WEB
All'amica Natasa Butinar (Zanna 1999) che ha pubblicato il suo nuovo libro di poesie "L'ELEFANTE BIANCO" porgo gli auguri più sinceri di grandi gioie!
(Rispondi)
 
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