Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« RIFLESSIONE, CORPI DI DO...RIFLESSIONE DELLA SERA, ... »

LA BIMBA NUDA

Post n°8691 pubblicato il 10 Settembre 2016 da psicologiaforense

Vi ricordate questa foto? Una bambina  che scappa nuda e terrorizzata dopo un bombardamento al napalm.  Lo scatto del fotografo Nick Ut fu premiato con il Pulitzer...  è l’icona di un conflitto sanguinoso e della resistenza vietnamita all’esercito statunitense.


Ora avviene che il noto scrittore Tom Egeland l’abbia postata su Facebook e che il social network l’abbia rimossa perché ritenuta in odore di pedofolia.

Non c'è chi non veda  come l’immagine della bimba nuda in fuga abbia  cambiato la «narrazione della guerra»; la sua rimozione significa cancellare l’orrore non solo di quella guerra, ma di tutte le guerre.

Ma in Facebook a decidere cosa è possibile postare è un algoritmo.... 

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 10/09/16 alle 11:21 via WEB
Forse lo stesso algoritmo che Ceriscioli vuole usare per decidere l'ubicazione di un ospedale unico..su un territorio disegnato a fette dai monti verso il mare, e trovo inutili due diagonali a torvare un baricentro, meglio dislocare in più di un centro!! Ma qui trattasi di "nudo"...e certo l'argoritmo non poteva riconoscere una foto passata alla storia, ma solo il nudo di bimba
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/09/16 alle 13:16 via WEB
Facebook, foto della ragazzina bruciata col napalm censurata. Arriva il dietrofront: «Immagine storica» Lo scrittore Egeland pubblica l’immagine su Fb e il suo account viene sospeso. Protesta la premier: «Così si limita la libertà di espressione» e anche il suo post viene cancellato. E il primo quotidiano del Paese ripubblica lo scatto con una lettera apera a Zuckerberg
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/09/16 alle 11:22 via WEB
..e non le ustioni del napal sulla sua pelle
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/09/16 alle 13:18 via WEB
CARA MARA, Egil Hansen, il direttore del più diffuso quotidiano del Paese, l’Alftenposten, scrive una lettera aperta a Zuckberg: «Ti ho scritto questa lettera per informarti che non rimuoverò l’immagine della guerra del Vietnam scattata da Nick Ut come invece tu pretendi che faccia. Non lo farò né oggi, né mai. Ti scrivo perché mi preoccupa il fatto che il più importante mezzo di informazione limiti la libertà invece di cercare di aumentarla e perché ciò accade in modo talvolta autoritario».] Egil Hansen, il direttore del più diffuso quotidiano del Paese, l’Alftenposten, scrive una lettera aperta a Zuckberg: «Ti ho scritto questa lettera per informarti che non rimuoverò l’immagine della guerra del Vietnam scattata da Nick Ut come invece tu pretendi che faccia. Non lo farò né oggi, né mai. Ti scrivo perché mi preoccupa il fatto che il più importante mezzo di informazione limiti la libertà invece di cercare di aumentarla e perché ciò accade in modo talvolta autoritario».
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 11/09/16 alle 13:25 via WEB
mi pare una lettera con un ottimo contenuto..*__*
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 10/09/16 alle 11:59 via WEB
e gli algoritmi non hanno discrezionalità....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/09/16 alle 13:22 via WEB
Alle critiche Facebook risponde la seguente dichiarazione: «Sebbene riconosciamo che questa foto sia un’icona, risulta difficile distinguere in quale caso sia opportuno permettere la pubblicazione di una foto di un bambino nudo. Cerchiamo di trovare il giusto equilibrio tra il permettere alle persone di esprimersi e il garantire alla community globale un’esperienza che sia sicura e rispettosa. Le nostre soluzioni non saranno sempre perfette, ma continueremo a cercare di migliorare le nostre policy e il modo in cui le applichiamo».
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/09/16 alle 13:24 via WEB
Dopo le polemiche però il dietrofront del colosso di Palo Alto che ha deciso di riammettere la foto della bambina. «Un’immagine di un bambino nudo, normalmente, violerebbe - si legge in una nota- i nostri community standard, e in alcuni Paesi potrebbe addirittura essere considerata un’immagine pedopornografica. In questo caso, riconosciamo la storia e l’importanza globale di questa immagine nel documentare un particolare momento storico». «Grazie al suo status di immagine iconica di importanza storica, il valore della sua condivisione supera il valore della protezione della community attraverso la rimozione, quindi abbiamo deciso di ripristinare l’immagine su FB. Inoltre modificheremo i nostri meccanismi di revisione per permettere la condivisione di quest’immagine d’ora in avanti». E ancora: «Coinvolgeremo gli editori e altri membri della nostra community globale su queste questioni importanti da questo momento in poi»,
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 11/09/16 alle 13:26 via WEB
mi pare giusto..*__*
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psicologiaforense
psicologiaforense il 10/09/16 alle 13:45 via WEB
L’immagine fu scattata l’8 giugno 1972 dal fotografo vietnamita Nick Ut Cong Huynh dell’Associated Press, allora ventunenne, con una Leica Ma e immortalò Kim Phuc, che allora aveva nove anni, mentre fuggiva sull’Highway 1 ormai rimasta nuda: il vestito fu vaporizzato dal napalm sganciato da un elicottero sudvietnamita. Già all’epoca, dopo lo sviluppo del rullino all’Ap di Saigon sorsero dubbi se la foto fosse pubblicabile o meno stando alle regole dell’agenzia, ma venne deciso che il valore dell’immagine prevaleva sul resto. E a Nick Ut fu assegnato il Premio Pulitzer. Kim Phuc attualmente è ambasciatrice dell’Unicef e risiede in Canada dove è sposata e ha due figli.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 11/09/16 alle 13:29 via WEB
è bello conoscere la storia a lieto fine..di quella bimba..che ha provato sulla sua pelle tutta la crudeltà della guerra
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nina.monamour
nina.monamour il 10/09/16 alle 15:12 via WEB
Vincitrice del premio Pulitzer nel '73 questa fotografia venne rifiutata dall'Associated Press poichè la nudità della bambina che riportò ustioni permanenti a causa del bombardamento del suo villaggio con il Napalm era, per un redattore americano, di cattivo gusto, Evidentemente non vedeva la disperazione dovuta allo sterminio di un'intera comunità vietnamita, buon pomeriggio.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:28 via WEB
L a bambina del napalm? È una icona fotografica contro la follia della guerra e dell'uomo. Però è anche una ragazzina nuda. E quindi può finire su Facebook? L'algoritmo dice no.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/09/16 alle 21:15 via WEB
sera Giuliana...son tornata da un bosco incantato..quando verrai a trovarmi ti porto a vederlo, è bellissimo..veramente!
(Rispondi)
 
exodus1984
exodus1984 il 10/09/16 alle 22:32 via WEB
Buonasera, gli algoritmi di ricerca fanno sempre il loro lavoro e devo dire che lo fanno molto bene, però pensare che questa foto storica sia roba da pedofili ce ne passa...:-) Da una semplice analisi, si evince la paura sui volti dei bambini, e un'estrema calma invece da parte dei soldati americani, una accurata analisi porta a pensare che questo trauma sia ancora presente oggi nei bambini sopravvissuti. Penso che gli algoritmi di ricerca abbiano fatto un buon lavoro segnalando la foto con la nudità della bambina, tuttavia il comportamento degli operatori umani è discutibile...;-)) Mandi Mandi :-)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:26 via WEB
FANNO discutere altre scelte dei moderatori di Facebook, che hanno spesso chiuso un occhio su commenti odiosi, razzisti e su bestemmie, censurando invece immagini artistiche come il David di Michelangelo, tenere come quelle di donne che allattano al seno il proprio figlio o addirittura fake come quelle di una bella ragazza in uan vasca da bagno i cui gomiti sembrano due seni. Un evidente gioco ma sufficiente per irritare quello strano purtitano di Zuckerberg.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/09/16 alle 12:20 via WEB
Buona Domenica in allegria.. http://www.consegnafioriadomicilio.com/public/editor/images/consegna-fiori-perdono.jpg
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psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:27 via WEB
Grazie cara, buona domenica anche a tutti voi:-)))
(Rispondi)
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:27 via WEB
Perdonami cara Giuliana, forse quanto sto per dire può sembrare di poco valore ma per me, è importante sottolineare l'associazione che ho avuto nel leggere il tuo post e l'accaduto con un libro di Huxley Aldous:Le porte della percezione-Paradiso e inferno..
(Rispondi)
 
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:30 via WEB
Il libro parlava delle alterazioni della percezione sotto l'effetto della mescalina. Ben lontano, certo dalla percezione, dell'immagine in questione e della risposta di facebook alla sua condivisione..
(Rispondi)
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:33 via WEB
un algoritmo può dire si o no, alla sua pubblicazione perché riguardante un nudo, ma quante altre immagini non vengono filtrate e possono scatenare percezioni che esaltano ciò che vorrebbero combattere?
(Rispondi)
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:38 via WEB
L'algoritmo può calcolare un rischio ma può interpretare un'immagine secondo la percezione dell'utente?
(Rispondi)
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:38 via WEB
L'algoritmo può calcolare un rischio ma può interpretare un'immagine secondo la percezione dell'utente?
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:41 via WEB
La storia dietro a quell'immagine che hai ben ricordato, ricorda l'orrore della guerra, ma quanti possono essere "incitati" alla guerra dall'orrore delle immagini?
(Rispondi)
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:44 via WEB
Un interrogativo di cui si dovrebbe far carico non soltanto facebook, ma tutti coloro che responsabili dell'informazione, guidano "la censura" a loro piacimento...
(Rispondi)
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 11/09/16 alle 13:49 via WEB
Come sempre un'ottimo post per riflettere, mia cara, e da condividere. Buona Domenica, Regina :-))
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:55 via WEB
Perdonarti di cosa? Di un commento sottile ed intelligente?
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:56 via WEB
Qualche giorno fa a Roma, Mark Zuckerberg ha detto che Facebook è «una tech company e non una media company» cioè non si occuperà mai di contenuti, non ha quindi in mente di sostituirsi ai vecchi media. Il social network dell’ultimo decennio ha però le sue regole sulla nudità e la foto storica di Kim Phuc, la bambina di nove anni che scappa da un attacco al napalm durante la guerra in Vietnam, è rimossa dalla bacheca dello scrittore norvegese Tom Egeland che viene poi sospeso. Non prima di ricevere questo avviso da Facebook: «Quasiasi foto di persone in cui si vedono completamente nudi genitali, natiche e seni femminili, sarà rimossa». L’intento di Egeland era un altro, aveva postato «sette fotografie che hanno cambiato il corso delle guerre» fra cui le piccole vittime vietnamite.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:56 via WEB
Un algoritmo di Facebook ha però considerato quella bambina nuda in lacrime per strada - simbolo delle atrocità di una guerra del secondo Novecento - appunto solo una bambina nuda, quindi un’immagine da rimuovere per tutelarne infanzia e dignità.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:58 via WEB
In TUTTO IL MONDO è nato un dibattito sulla libertà di espressione che Facebook ha negato. Molti hanno postato la foto della piccola Kim in segno di protesta contro la censura del social network. Ha postato anche il premier norvegese Erna Solberg, ed è stata censurata anche lei. Il primo ministro che ha visto rimosso il suo post ne ha scritto un altro in cui sostiene che una grande azienda come Facebook «gestisce una piattaforma di comunicazione enorme, quindi deve prendersi delle responsabilità», esattamente quello che pochi giorni fa Zuckerberg ha detto di non voler fare. Come reazione alla censura, la premier ha postato alcune famose foto storiche col bollino nero.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 11/09/16 alle 13:30 via WEB
Buona domenica Giu
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/09/16 alle 13:59 via WEB
Buona domenica MARA:-)
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 11/09/16 alle 16:36 via WEB
Secondo me hanno un programma che "legge" le immagini, qualcosa di automatico, oppure il "selettore" (UMANO) è un autistico, uno che non sa né provare né leggere le emozioni. Ben trovata, Giuliana!
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