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« SE DICE «SENZA DI TE NON...EPPURE PUOI VIVERE UNA ... »

RIFLESSIONE DELLA SERA IN MENO DI 20 RIGHE,SELVAGGI,

Post n°8658 pubblicato il 07 Luglio 2016 da psicologiaforense

 

AVER CURA DI SÉ


 

Per unificare il proprio io è necessario oltre alla capacità di  pensare  quella di ricordare. Viviamo spesso totalmente immersi nel presente raramente abbiamo la capacità di fare i conti con il nostro passato, bello o brutto che sia. Solo quando questa rimozione produce effetti vistosamente patologici ci vediamo alla fine costretti a rivolgerci allo psicoanalista perché ci aiuti a riportarlo alla luce. Eppure proprio il passato può dare significato al presente e aiutarci a progettare il futuro. Essendo priva di memoria la nostra è anche una società  senza gratitudine. E’ raro che ci si ricordi di quello che si è ricevuto dagli altri. Si pensa di essersi fatti da sé  l’atteggiamento verso i genitori e, più in generale verso coloro che ci hanno preceduto, è spesso più di contestazione che di riconoscimento e conseguentemente di  riconoscenza. Eppure senza chi ci ha insegnato a camminare  e a parlare  saremmo come i bambini lupo che vengono trovati nella foresta e che non avendo avuto  genitori non sanno fare né l’una  né l’altra  cosa. Imparare ad essere grati agli altri ci aiuterebbe ad essere grati alla vita. E, per chi intravvede in tutto ciò la Sua presenza, a Dio.

 
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Commenti al Post:
geishaxcaso
geishaxcaso il 07/07/16 alle 19:09 via WEB
:) ricordare, metabolizzare, a volte abbiamo da scontare faccende ataviche che nulla hanno a che fare con noi, d'altra parte, se non ci fossero state quelle faccende oggi non ci saremmo noi.... personalmente non credo di aver metabolizzato del tutto, ne parlammo un po' - un po' di tempo fa - ricordi? alcuni pezzi (di me) stanno ancora su con lo scotch, ma tutto sommato ne ho raccolti abbastanza... ;) buona serata Giu' :)
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maraciccia
maraciccia il 07/07/16 alle 20:03 via WEB
e hai proprio ragione.., senza memoria non si è nessuno.., non si è individui. ma nemmeno popolo..ciao Principessa
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exodus1984
exodus1984 il 07/07/16 alle 20:15 via WEB
Buonasera, nella nostra società dimentichiamo spesso e volentieri chi ci ha insegnato o dato qualcosa, la gratitudine è un componente fondamentale nella psicologia umana, ma si può ritrovare talvolta anche nel mondo animale. Non dobbiamo affatto pensare che i nostri traguardi della vita siano opera nostra, ma bisognerebbe riflettere sulle azioni compiute in passato che hanno contribuito a tessere il nostro cammino verso un futuro che si appoggia ad un misto di eventi generato dalle persone che ci hanno istruito, ed in minima parte, dal nostro libero arbitrio personale. Si dovrebbe sempre ricordare il passato per evitare gli stessi errori anche nel futuro, ma purtroppo questo non succede perché al giorno d'oggi le persone sono diventate troppo aride e indifferenti, e non portano gratitudine verso niente e nessuno. Per Furlan: mi an dat dal Salvadi, ma jo o soi un bon frut... :-) Quant che i duar.... ;-)) Mandi mandi :-)
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LA.QUARTA.LUNA
LA.QUARTA.LUNA il 07/07/16 alle 21:35 via WEB
star bene con se stessi per star bene con gli altri
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camnisi1943
camnisi1943 il 07/07/16 alle 22:47 via WEB
Bellissimo il contenuto di questo meraviglioso tuo post cara Giuliana. Sagge son le tue parole che vengon da te emanate a seguito dei tuoi pensieri e che io condivido a pieno. Dolce notte, Camillo.
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maraciccia
maraciccia il 07/07/16 alle 23:48 via WEB
Ti ho risposto..^__^, sei in vena d'indovinelli?
(Rispondi)
 
ilkappafl
ilkappafl il 08/07/16 alle 02:24 via WEB
...ciao Psyco , io nel presente ci sto del passato mio "bellobruttissimo" rifarei tutto.....ma piu' vivo il presente e meno vedo il futuro,ke so' e come con la prora al vento mi sfugge "il sole"... P.S.pardon invasion...pero' Te prima di forense 6 psicologia vero..?..
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diogene51
diogene51 il 08/07/16 alle 10:35 via WEB
Si è detto che, per i campi dell'attività umana, anche della più avanzata, che siamo nani sulle spalle di giganti. E, riconosciuto questo, non siamo disposti a riconoscerlo per chi ci ha preceduto così da vicino? Dovrebbe esser naturale, se non siamo paralizzati dall'invidia... Buona giornata, Giuliana!
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maraciccia
maraciccia il 08/07/16 alle 12:09 via WEB
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare. ....ecco uno splendido, insuperbile esempio di poesia..libera
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Utente non iscritto alla Community di Libero
blogger il 08/07/16 alle 16:56 via WEB
Un post sorprendente, in un oceano di idiozie
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nina.monamour
nina.monamour il 08/07/16 alle 18:53 via WEB
Ciao Giuliana penso che se non sei grato per le cose buone della tua vita non sarai mai soddisfatto, bisognerebbe fare un inventario di ciò che c'è di buono intorno a noi, ma non trascuriamo neanche ciò che c'è di meno positivo. C'è da esser grati anche per le difficoltà che si incontrano, gli ostacoli e i fallimenti, perché è da lì che nasce la saggezza. Perché ti danno la forza, perché ti insegnano a perseverare, e ti rendono ostinato. Esser grati per ogni passo avanti rende i momenti difficili più facili da superare. Quanto detto finora non è altro che la base dell'ottimismo, almeno il mio, essere entusiasti, nel bene e nel male, e nella consapevolezza che tutto va verso un futuro migliore.Mi voglio bene e voglio bene agli altri, sono grata alle persone che mi amano, grata per la mia famiglia, per gli amici, grata per la salute e per la serenità con la quale posso svegliarmi ogni mattina. La mia vita è già piena di miracoli e come potrebbe non commuovermi tutto questo?
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maraciccia
maraciccia il 08/07/16 alle 23:44 via WEB
Grati alla vita..e a Dio..., quel Nulla che è Tutto?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 09/07/16 alle 00:27 via WEB
Il nulla.... o come deve essere chiamato (l'Assoluto, il Fato...)
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