Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« LA NOTIZIA CURIOSA DEL G...UCCIDERESTE HITLER BAMBINO? »

SI FA PRESTO A DIRE "ASSISTENTE SESSUALE", HANDICAP, L'ACCAREZZATRICE,LOVE GIVER

Post n°8467 pubblicato il 24 Ottobre 2015 da psicologiaforense

Lo scorso 9 aprile è stato depositato alla Camera un disegno di legge che prevede l’introduzione in Italia, come già in altri Paesi, della figura dell’assistente sessuale per disabili . Negli stessi giorni usciva in tutte le librerie il romanzo di Giorgia Wurt intitolato “L’Accarezzatrice” (Mondadori). E’ la storia di una donna che decide, dopo un lungo e doloroso travaglio, di diventare assistente sessuale per portatori di handicap...

IL SESSO E' L'ESPERIENZA  RELAZIONALE CHE COMPLETA LA DIMENSIONE UMANA DELL'AFFETTO E DELL' AMORE

Scrive Maximiliano Ulivieri:  “Ci sforziamo di venire incontro alle persone con disabilità per ogni loro bisogno che non possa essere svolto in completa autonomia: le aiutiamo a vestirsi, spogliarsi, mangiare, lavarsi. Diamo loro carrozzine elettriche per muoversi, macchine con comandi speciali, computer dotati delle più moderne tecnologie, dotiamo le loro case di soluzioni domotiche che consentano una vita indipendente. Eppure, di tutti questi diritti — di cui nessuno metterebbe in dubbio la legittimità — ce n’è uno che viene sistematicamente taciuto, omesso, rimosso: quello alla sessualità. Toccarsi ed essere toccati, necessità naturali per chiunque, diventano questioni scabrose, disturbanti, scomode se riferite alle persone con disabilità”.


 

Nelle situazioni della vita quotidiana la “matrioska di tabù” che accompagna questo tema si scompone chiarendo perché nel 1987 la Consulta (sentenza 561) definì la sessualità “un diritto soggettivo assoluto, che va ricompreso tra le posizioni soggettive direttamente tutelate dalla Costituzione ed inquadrato tra i diritti inviolabili della persona umana che l’articolo 2 della Costituzione impone di garantire”. Questa sentenza è alla base del disegno di legge presentato il 9 aprile. Non è una proposta “rivoluzionaria”. In altri paesi come la Svizzera, la Germania, la Danimarca, l’Austria e i Paesi Bassi, la figura dell’assistente sessuale esiste già.
Senza scandalo.

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 24/10/15 alle 19:52 via WEB
"Dove c'è gusto non c'è perdenza" recita un vecchio adagio indigeno. Non avverto alcun imbarazzo e se passasse la legge a cui fai riferimento, non avrei nulla da eccepire. Resta solo una perplessità per l'accertamento delle vere patologie, i necessari bisogni e le opportune situazioni da valutare. Ossia, non vorrei, in veste di contribuente, pagare "scopate" a chicche e sia!!!!! Sai? L'Italia ci ha dato prove di cotante sceneggiate tali da scatenare qualche pensiero...infame!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 20:22 via WEB
Scrive Maximiliano Ulivieri:"Si tratta di professionisti che aiutano persone che, per esempio, nella loro vita sono stati toccati soltanto dalla madre o dall'infermiera che li assiste, a scoprire l'importanza del contatto fisico, e magari che il proprio corpo non è solo una fonte di dolore. Il che può essere ottenuto in una serie di sedute, il cui costo, comunque contenuto, sarà naturalmente a carico di coloro che sperimenteranno questa figura».
(Rispondi)
 
 
marioclut
marioclut il 25/10/15 alle 00:24 via WEB
sono questioni delicatissime e costosissime
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 20:25 via WEB
Purtroppo l'assistenza sanitaria ti fa pagare tutto dall'odontoiatra allo psicoterapeuta. Ti immagini se ti paga le sedute con l'assistente sessuale...
(Rispondi)
 
cas.li
cas.li il 24/10/15 alle 20:46 via WEB
L’assistente sessuale è un’attività che in Paesi come Germania, Olanda, Danimarca, Austria, Svizzera esiste già da tempo. Un’inchiesta di Repubblica mette in luce una problematica che per anni è esistita e che oggi, forse, trova risoluzione anche nel nostro Paese. “Vivere la propria sessualità è un’esigenza naturale e giusta e vale per chiunque: disabili e non. È per questa ragione che chi vive con un handicap, sia esso fisico o psichico, deve poter rivolgersi a un assistente sessuale che lo aiuti a esprimere questo bisogno, accompagnandolo nella scoperta della propria intimità e nel caso di impossibilità, sostituendosi a lui nella masturbazione”.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 23:54 via WEB
Perfetto!
(Rispondi)
 
 
 
alzanussi
alzanussi il 25/10/15 alle 00:27 via WEB
E' meglio chiamare una prostituta dell'est o di strada (che costa poco) o una assiste sessuale che offre tutte le garanzie ma vuole, come in Austria 200 euro per una seduta di 15 minuti?
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/10/15 alle 01:14 via WEB
E' rischiosissimo affidarsi ad una "lucciola" perche potrebbe creare più problemi di quelli che si volevano risolvere
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Domenico il 24/10/15 alle 20:49 via WEB
Il Comitato per l’assistenza sessuale Lovegiver è nato nel 2013 da un gruppo di psicologi, disabili, sessuologi e attivisti. Lo scopo del Comitato è quello di rendere riconosciuta la figura dell’assistente sessuale, una persona esperta e formata che possa sostenere e aiutare chi, a causa di disabilità fisiche o mentali, abbia necessità di un accompagnamento nel proprio percorso sessuale. “Nel corso della mia carriera mi sono accorto che uno psicologo spesso non è sufficiente ad affrontare i problemi di un paziente” spiega Fabrizio Quattrini, sessuologo del Consiglio direttivo di Lovegiver. “E’ necessaria una figura ulteriore che aiuti anche in modo pratico la persona a conoscere il proprio corpo e quello altrui”. A settembre del 2014 Lovegiver ha realizzato una selezione per aspiranti assistenti sessuali e oggi oltre trentatre persone sono in attesa di essere formate. “Abbiamo chiesto alle regioni di voler supportare la nostra sperimentazione e forse la Toscana approverà il nostro progetto. In ogni caso il corso partirà, con o senza l’avallo regionale” conclude Quattrini. L’assistenza sessuale è una prassi già consolidata in altre nazioni come la Svizzera e l’Australia. Chissà che presto anche in Italia non cambieranno le cose?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 23:55 via WEB
Una sintesi encomiabile su compiti e funzioni dell'assistente sessuale per disabili. Grazie. A presto!
(Rispondi)
 
camnisi1943
camnisi1943 il 24/10/15 alle 20:55 via WEB
Interessante, ma non sono informato su tali cose, e si chè La sanità è in forte declino. paghiamo tante cose, figuriamoci poi tale cosa. UN PENSIERO IN FORMA DI OMAGGIO PER TE Lieta serata e buona domenica, ciao Camillo.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 23:55 via WEB
Grazie CAMILLO:-))) Buona domenica!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 23:57 via WEB
Ci sono più cose in cielo e in terra CAMILLO di quanti ne sogni la tua filosofia
(Rispondi)
 
 
 
 
job1111
job1111 il 25/10/15 alle 00:29 via WEB
Avere in famiglia un disabile è una tragedia come poche anche perchè vieni lasciato completamente solo
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/10/15 alle 01:16 via WEB
Dipende un po' da regione a regione ma, in linea di massima, purtroppo, hai ragione. Specialmente quando il disabile raggiunge la maggiore età o è adulto.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 24/10/15 alle 21:23 via WEB
Mi sembra cosa buona e giusta. Ogni tanto si ipotizzano leggi opportune. Buona serata, carissima!
(Rispondi)
 
 
diogene51
diogene51 il 24/10/15 alle 21:32 via WEB
Mi immagino però il dibattito...vi figurate Giovanardi?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 23:59 via WEB
E' un DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa dei senatori LO GIUDICE, CIRINNÀ, D’ADDA, GUERRA, ICHINO, MANCONI, MARAN, MASTRANGELI, MATTESINI, PEZZOPANE, PUPPATO, RICCHIUTI, SONEGO, SPILABOTTE, VALENTINI, BENCINI e Maurizio ROMANI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 APRILE 2014 "Disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/10/15 alle 23:59 via WEB
Mi immagino Giovanardi....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 25/10/15 alle 00:00 via WEB
Però non è il solo...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Alex il 25/10/15 alle 00:05 via WEB
Il moralista/bigotto/rompicoglioni onnipresente nei palazzi parlamentari e del governo
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psicologiaforense
psicologiaforense il 25/10/15 alle 00:02 via WEB
ART. 1. Al fine di tutelare il diritto alla sessualità e al benessere psico-fisico delle persone disabili a ridotta autosufficienza a livello di mobilità e motilità, e nel rispetto delle disposizioni sul riparto delle competenze in materia tra Stato e Regioni, il Ministro della Salute definisce con proprio decreto, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore, le linee guida per la promozione e il coordinamento degli interventi regionali individuati dalla presente legge.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 25/10/15 alle 00:03 via WEB
ART. 5. L’attività assistenza sessuale non può essere oggetto di un contratto di lavoro subordinato, né di un contratto di appalto, costituendo oggetto di una prestazione che deve rimanere caratterizzata da autonomia piena della persona che la esercita. Essa può costituire oggetto di lavoro autonomo cooperativo.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Bartolomeo il 25/10/15 alle 00:09 via WEB
Elvira Adinolfi, madre di Federico, un ragazzo con disabilità psichica, racconta le problematiche che suo figlio affronta nel vivere la sessualità e il rapporto con le donne, ma anche le difficoltà di una madre “educata all’antica” costretta però a tenere conto delle necessità del figlio, che emergono nel quotidiano e nel confronto con gli altri ragazzi. Così, anche se ha “sempre disdegnato” la possibilità di portare suo figlio da una prostituta, non si sente di giudicare chi lo fa, e soprattutto pensa che “la figura dell’assistente sessuale possa sopperire, in parte” alle necessità di Federico, e a “dare un’educazione corretta sulla sessualità del ragazzo”. E a chi le ha consigliato di ricorrere a soluzioni farmacologiche per sedare gli impulsi di Federico, Elvira risponde che non le ha “mai prese in considerazione”, e spiega: “Mi piace che Federico abbia anche questi impulsi sessuali, perché mi dicono che, in questo campo, Federico è come tutti gli altri”.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 25/10/15 alle 01:18 via WEB
Grazie per questa testimonianza che non avevo letto.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
FRANCO il 25/10/15 alle 00:31 via WEB
Una volta la sessualità del folle o dell'handicappato la risolveva la mamma in forma incestuosa.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 25/10/15 alle 01:17 via WEB
Ci siamo occupati anche di casi così ed è straziante
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maraciccia
maraciccia il 25/10/15 alle 02:05 via WEB
tutti abbiamo gli stessi bisogni..ovvio che sono per l'accarezzatrice sanitaria..*__*, dolcenotte Principessa
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gianor1
gianor1 il 25/10/15 alle 10:52 via WEB
>i>La sessualità è qualcosa di inscindibile dall'essenza stessa della persona (abile o disabile) ed è quasi impossibile parlarne come se fosse un capitolo a parte, un settore dell'esistenza umana come il lavoro o gli hobbies. La sessualità è l'unico istinto dell'uomo che non può essere soddisfatto senza la partecipazione di un altro essere umano non fosse altro in fantasia. Essa costituisce dunque il dato biologico che ci ricorda che l'essere umano non può bastare a se stesso, che «non è bene che l'uomo sia solo». Il destino, o meglio la chiamata, dell'uomo è di essere «animale in relazione» che scopre se stesso nell'incontro-confronto con un altro essere sostanzialmente simile e sostanzialmente diverso: la diversità sessuale è, allo stesso tempo, invito all'unità. Gian
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