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14 MILIONI DI EURO, IL COSTO DELL’AMORE E DELLE CURE PER MICHAEL SCHUMACHER, I MIGLIORAMENTI PERÒ NON ARRIVANO

Post n°8453 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da psicologiaforense

Se  sulle reali condizioni di salute del Grande Campione  vige il più stretto riserbo  vengono invece ipotizzati dalla stampa anglosassone  le  spese  sostenute  fin qui dalla famiglia Schumacher per tentare di curare Michael. Spese che ammontano a 14 milioni di euro....  Dopo il grave incidente sulle nevi di Méribel e la lunga degenza presso l’ospedale di Grénoble, prima  e in una famosa clinica di Losanna poi, Schumacher viene da tempo curato e monitorato da un’equipe di 15 medici, 24 ore su 24, all’inteno del "centro di recupero" realizzato nella sua  villa.... 

 

 

 

FORMULA 1, PER SCHUMACHER NESSUN MIRACOLO. "PESA MENO DI 45 KG"

 

Purtroppo, oramai resta solo la speranza e a quella si sta aggrappando con tutte le forze la famiglia, e la moglie Corinna in particolare, di Michael Schumacher. Novità sulle condizioni fisiche del campione tedesco arrivano frammentarie e ormai da tempo non si sa più nulla in merito alla salute. Stando a quanto riportato da Daily Mail, però, la spesa totale sostenuta fin qui dalla famiglia Schumacher per tentare di curare Michael è pari a 13’956’000 Euro.


Schumi, ricordiamolo, dopo il grave incidente sulle nevi di Méribel e la lunga degenza presso l’ospedale di Grénoble, e il suo trasferimento presso una clinica di Losanna, viene curato e monitorato da un’equipe di 15 medici, 24 ore su 24, presso la sua casa a Gland, sul lago di Ginevra.  Ogni settimana di cura, all’inteno del centro di recupero realizzato nella sua abitazione, costa 136’000 Euro  (poco più di 19.000 euro al giorno).

Il capitale della famiglia Schumacher ammonta a circa 408 milioni di Euro. La moglie, Corinna  ha già  venduto il jet privato di Schumacher, un Falcon 200Ex, e il rifugio di montagna in Norvegia, nella consapevolezza che il marito non avrebbe mai più potuto utilizzarli. “Sa che non tornerà mai più quello di prima” aveva riferito in occasione della vendita una fonte vicino alla famiglia Schumacher.


 

NOTA INTEGRATIVA

MICHAEL SCHUMACHER (Hürth, 3 gennaio 1969) è un ex pilota automobilistico tedesco, il più vincente campione della Formula 1 e in generale uno dei più grandi automobilisti sportivi di tutti i tempi. Ha conquistato 7 titoli mondiali: i primi due con la Benetton (1994 e 1995) e successivamente cinque consecutivi con la Ferrari (2000-2004). Schumacher detiene la gran parte dei record della Formula 1, avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di Gran Premi vinti, di Pole Position, di Giri Veloci in gara, di Hat Trick (pole position, vittoria e giro più veloce nella stessa gara). Dotato anche di grandi doti da collaudatore in grado di far crescere le proprie vetture, Schumacher è stato anche il primo tedesco a divenire campione del mondo di Formula 1 ed è stato l'icona più popolare nella Formula 1. Nell'ottobre 2003 diviene il più titolato pilota di Formula 1, superando il record di Juan Manuel Fangio, e nel 2004 marca un ulteriore record vincendo il suo quinto titolo iridato consecutivo. Ritiratosi inizialmente alla fine del 2006, tornò a correre a 41 anni per tre mondiali a partire dalla stagione 2010 con la Mercedes per poi ritirarsi definitivamente alla fine del 2012. Il 29 dicembre 2013 rimane seriamente ferito in un tragico incidente sugli sci. Sposato dall'agosto 1995 con Corinna Betsch Michael Schumacher ha due figli, Gina Maria nata a febbraio 1997 e Mick nato a marzo 1999; la famiglia vive nel Canton Vaud  in Svizzera dal 1996.

 
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Commenti al Post:
camnisi1943
camnisi1943 il 16/10/15 alle 08:11 via WEB
Cifre da capogiro, e se fosse capitato tale cosa ad un povero cristo, poteva morirsene così, senza alcuna cura? Il buongiorno anche per te mia dolce amica Giuliana, che ateendo invano per lunghi giorni, lo si vede or ora, al rischiarar dell'alba, e noi l'accettiamo così come ci viene incontro, sempre come gradito dono di Dio. CON DOLCE RISVEGLIO NATURALMENTE e felice nuovo ed altro week end che bussa alle nostre porte, Un caro saluto, Camillo.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 08:19 via WEB
Grazie Camillo:-)) Buon venerdì e felice fine settimana!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 08:35 via WEB
Se fosse capitato ad un "povero Cristo", come dici tu Camillo, sarebbe stato ricoverato in un reparto di neurochirurgia. Da lì in rianimazione. Se non guarisce o se non muore e il coma evolveva in stato vegetativo (ovvero riacquista il ritmo sonno veglia, apre e chiude gli occhi ma non ha coscienza di sé né interagisce con l'ambiente esterno) le Regioni abbandonano le famiglie e bisogna trovargli un letto nel Nucleo coma vegetativo di un Hospice....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 08:36 via WEB
In Italia si stima, secondo uno studio del Gracer, che le persone in stato vegetativo siano tra le 2800 e le 3300. Molte di più sono quelle che sopravvivono con disabilità più o meno gravi a un danno cerebrale. Un numero destinato a crescere con i progressi della medicina e della rianimazione. E intanto a farsene carico sono troppo spesso le famiglie.
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gioia58_r
gioia58_r il 16/10/15 alle 09:36 via WEB
non penso che la moglie stia a pensare quanto spende, ma piuttosto che il marito non tornerà mai quello di prima...che sfiga però, sulla neve! buongiorno a te giuliana
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:09 via WEB
Non ne dubito anche perchè può permetterselo, poi ci sono questioni che in famiglia possono essere tutelate in clinica no. Buona serata carissima:-))
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monellaccio19
monellaccio19 il 16/10/15 alle 12:29 via WEB
Quando si dice destino atroce: e quest'uomo ne è la rappresentazione vivente. Grande pilota, bell'uomo, leale, spericolato per come ha da essere un corridore, rimane inerme e passivo per una caduta dagli sci: e nonostante il denaro speso (non gli mancava) il destino dice no!!! Non ho parole....mi spiace per lui. Ma non smetterei di sperare, credo nei miracoli!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:10 via WEB
Cosa conta di più nella Formula Uno, l'uomo o la macchina? Il progresso tecnologico sembrava aver dato la risposta definitiva: la differenza la fa il mezzo meccanico Poi, è arrivato Michael Schumacher Sette volte campione del mondo, ha battuto tutti i record: gran premi vinti, pole position conquistate, giri veloci segnati Nessuno, nel mondo dell'automobilismo, ha vinto tanto quanto lui Neppure Juan Manuel Fangio, Ayrton Senna o Alberto Ascari Di lui si è scritto tanto, dal folgorante esordio con la Benetton fino all'incidente del dicembre 2013 Eppure, l'uomo Schumi rimane un mistero: pochissimi possono dire di conoscerlo veramente... (Leo Turrini)
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:16 via WEB
Sì è paradossale il suo incidente: sarebbe come dire che Walter Bonatti dopo aver scalato in solitaria il pilastro sud-ovest del Petit Dru, nel gruppo del Bianco, (un'impresa che segna una tappa indimenticabile nella storia dell'alpinismo) è caduto nella vasca da bagno di casa...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:17 via WEB
Buona serata Carissimo CARLO:-))
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Loto il 16/10/15 alle 13:33 via WEB
È un vero peccato che un campione come lui che ha sempre rischiato la vita sulle piste automobilistiche debba fare una fine del genere per una caduta sugli sci, sembra proprio uno scherzo del destino. Comunque fin che c'è vita c'è speranza, non si sa mai cosa può accadere. Un saluto
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:18 via WEB
Ciao! Chi ha fede confida nel miracolo, nella Cristoterapia...
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maraciccia
maraciccia il 16/10/15 alle 13:44 via WEB
Eccolo qui..il Destino..quello che non puoi evitare..e non basta essere un Campione.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:22 via WEB
Vedi MARA Lui, mentre era felice, ha battuto la testa e non è più "stato tra noi". Ma non lo sa, non soffre, ha vissuto intensamente fino all'ultimo attimo. Quanti possono dire altrettanto?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:24 via WEB
Lo hanno definito antipatico, noioso, freddo e presuntuoso. Ma, in pista, lui era semplicemente il migliore. Michael Schumacher ha ridato la vittoria e l'orgoglio al popolo rosso della Ferrari, ha infranto tutti i record e si è conquistato un posto nella hall of fame degli sportivi di ogni tempo. Sette titoli iridati, novantuno Gran Premi conquistati, una lunga lista di campioni, ma meno campioni di lui, lasciati alle spalle, destinati a osservare soltanto l'alettone della sua monoposto. Un addio da vincente, che per le persone normali sarebbe stato l'ultimo atto di una carriera da cannibale. Non per lui. E stato unico anche nella scelta di tornare sulle piste, a far correre i cavalli della Mercedes, anziché accontentarsi di sentirne il rumore da fuori. Ci vuole coraggio anche per cambiare idea, esponendosi a critiche e sberleffi, soprattutto quando sai di non gareggiare più per la vittoria. A Schumi il coraggio non è mai mancato. E forse aveva ragione lui, se è vero che dopo aver rischiato la vita ogni maledetta domenica, a fermarlo è stato un banale incidente sugli sci... (Pino Casamassima)
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 16/10/15 alle 13:45 via WEB
Ciao Principessa..siamo legati a un filo..applaudo alla moglie..credo avrei fatto lo stesso
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/15 alle 17:00 via WEB
Però! Facendo il consulente legale guadagni così tanto? Non immaginavo, poi mi sono ricordata che vai spessissimo all'estero...
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