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« Playboy, basta nudità, l...FURBO CHI LEGGE »

scenari dei postriboli ticinesi, la terra del sesso legale, prostituzione, tra visibile ed invisibile, miti e realtà

Post n°8449 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da psicologiaforense

È ormai un appuntamento obbligato. Un po' come l'inizio della scuole o le foglie che cadono in autunno. Parlo del servizio televisivo che  l'incravattatissimo Enrico Lucci, delle Iene, trasmette dal Ticino per "spiare" nel   mondo dei postriboli e della prostituzione. Il successo di volta in volta cresce... forse per  il voyeurismo e la morbosità  proprio di una certa parte di pubblico.... Un dato è comunque certo nei  postriboli sulla fascia di confine  i clienti, per il 90% , sono proprio  gli italiani ...

AMORI VENALI

LE IENE TORNANO NEI POSTRIBOLI TICINESI. IL COPIONE SI RIPETE, UOMINI CHE PAGANO LE DONNE, ITALIANI… MORALISMO E L'ENNESIMO RITRATTO GROTTESCO PER LA NUOVA PUNTATA NELLA TERRA DEL SESSO LEGALE

 Anche quest'anno l'inviato di Italia 1  ha riproposto l'ennesimo ritratto grottesco, da un lato, e drammatico, dall'altro, di quell'argomento tanto tabù per alcuni, quanto oggetto dei desideri e di nostalgia per altri, che è  il mercato del sesso. La “iena” Enrico Lucci  è   penetrato in quel territorio pieno di ombre  degli uomini (di cui il 90 % italiani)  che pagano le donne nei postriboli svizzeri sulla fascia di confine.

Accompagnato da due avventori italiani appassionati di "contact bar" (così vengono definiti i bordelli),  ha offerto allo spettatore un ritratto impietoso del "consumatore tipo", dell'utilizzatore finale: tutto calcio, fascismo, cultura da cinepanettone e, ovviamente, donne. Rigorosamente e solo a  pagamento. C'è il quasi 40enne che ancora vive con i genitori, e che vanta almeno 5 visite regolari a settimana in queste Mecche del sesso ("fino a 28 volte di fila", sottolinea con fierezza), e l'ultra 40enne che da Bergamo si è trasferito sul confine per soddisfare meglio questa sua passione (sul petto mostra orgoglioso il tattoo del logo di uno dei principali postriboli di Chiasso). "Un bar come un altro", definiscono il loro luogo di culto. Dove si possono incontrare "tante belle ragazze".

Un luogo nel quale sognano di far innamorare e dar piacere alle donne che incontrano, seppur dietro compenso. E non ci sarebbe niente di male in tutto questo se non arrivasse alla fine del servizio, come da copione, la conclusione drammatica che vuole, magari anche forzatamente, sollevare il velo di Maya per svelare un mondo fatto di finzione e dolore, con l'intervista alla professionista del sesso pentita che giura: "Fingo sempre e presto lascerò questo mestiere".

 

 
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Commenti al Post:
ormalibera
ormalibera il 13/10/15 alle 16:57 via WEB
gli uomini hanno una idea del sesso che le donne conoscono ma non le riguarda. NOn so quanti ma ritengo troppi. L'animo femminile è sempre stato potente e delicato. Ma l'uomo ne ha una estrema paura, e quindi tanti preferiscono pagare e farla finita illudendosi di dare piacere, tanto per non sentirsi troppo macchine e basta
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 17:25 via WEB
I clienti delle prostitute sono cambiati. Calano gli uomini sposati, dal 70 al 50 per cento, aumentano i giovani e i single, cresce il numero di chi cerca il frutto proibito – le minorenni – e il maschio italico conquista il primato di presenze fra i turisti sessuali in Kenya (18%). E’ quanto emerge dagli ultimi dati elaborati dal Gruppo Abele di Torino, che ridimensiona anche il “popolo dei fruitori”: non 9 milioni ma, forse, 4 milioni (è un dato difficile da stabilire).
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geishaxcaso
geishaxcaso il 13/10/15 alle 17:27 via WEB
Sono scelte, sia per i clienti che per le professioniste. Sicuramente è un lavoro logorante dal punto di vista fisico, con buona pace dei metalmeccanici..... questo ovviamente non si dice perchè si rischia di passare per antiquati, qui stiamo ancora a discutere della libertà di vendere il proprio corpo.... ba'....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 18:49 via WEB
Il fatto è che la c.d. legge Merlin è di 57 anni fa e andrebbe aggiornata ai tempi. Comunque, al contrario di quello che si pensa, non vieta la prostituzione, ma il favoreggiamento (non economico) e lo sfruttamento (economico), ed elimina le case di tolleranza, il cui ritorno è sostenuto da molti.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 19:06 via WEB
In Svizzera, la prostituzione è stata regolamentata addirittura nel 1942. La normativa prevede che uomini e donne possano dedicarsi al mestiere. E' stato firmato anche un accordo con l'Unione Europea che garantisce ai cittadini non residenti in Svizzera di ottenere un permesso di lavoro con questo scopo. Ogni cantone ha la sua autonomia, sempre nell'alveo della legge federale. I guadagni vengono tassati, ma l'evasione fiscale resiste, soprattutto tra le cosiddette frontaliere del sesso, anche italiane, che esercitano nel paese elvetico per un breve periodo e poi tornano nella terra d'origine. Nel 2013 a Zurigo vennero inventati i sex boxes, garage del sesso, con il Comune che forniva alle prostitute adeguate misure di protezione e assistenza
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alzanussi
alzanussi il 13/10/15 alle 17:54 via WEB
Da Lugano a Villach, si può fare un viaggio nelle sex city oltre confine dove ogni giorno si riversano centinaia di connazionali. Un mercato florido, al riparo da ogni crisi, che tutela clienti e prostitute. E mentre gli italiani attraversano l'arco alpino alla ricerca di sesso a pagamento, nel Belpaese il dibattito non va oltre al generico "riapriamo le case chiuse"
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 18:50 via WEB
Hai "fotografato" bene la realtà
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diogene51
diogene51 il 16/10/15 alle 12:51 via WEB
Veramente giace in Senato una proposta di legge sulla prostituzione, che ha lo scopo di recuperare un poco di tasse ma anche di rendere sicura tale professione. Io la formulerei un poco diversamente ma sostanzialmente sono d'accordo. Se c'è richiesta e offerta non c'è niente di male, socialmente parlando. Si tratta - o si dovrebbe parlare - di adulti consenzienti. Se così non è (e lo sappiamo bene che non è) lo Stato deve intervenire per eliminare le distorsioni e lo sfruttamento, con il quale non eliminerà la prostituzione, questo è certo. La sessualità deve ricadere in un ambito di libertà, quale essa sia, piaccia o non piaccia, con buona pace delle Chiese....
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ester.mi00
ester.mi00 il 13/10/15 alle 17:56 via WEB
“Vediamo additati come il bordello della Lombardia solo perché abbiamo deciso di non proibire, ma di regolamentare”, dice con una punta di rammarico Norman Gobbi, consigliere di Stato per il Canton Ticino. E c’è da credergli. Sì, perché nella sola Svizzera italiana, fra appartamenti e locali a luci rosse, sono in attività 600 prostitute. “Per la gioia degli italiani, ma anche per la mia”, scherza Ulisse Albertalli, patron del Bar Oceano, che con le sue 60 camere è il locale erotico più importante del Cantone. “Basta farsi un giro nel posteggio qui fuori e vedere le targhe delle auto dei clienti – spiega – Otto su dieci sono italiane”
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 18:53 via WEB
E' "normale" che succeda. Una volta si passava il confine per fare il pieno al serbatoio, per la spesa, ecc... Oggi non è più conveniente!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Alfride il 13/10/15 alle 20:00 via WEB
Fate pagare le tasse a questa gente che qui in Italia alza 2 miliardi all'anno
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maraciccia
maraciccia il 13/10/15 alle 20:02 via WEB
insomma..niente crisi.. il mercato come sul dirsi..tira
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 20:16 via WEB
Da che mondo è mondo le cose vanno così. Nella società greca antica esisteva sia la prostituzione femminile che quella maschile. Le prostitute, che vestivano con abito distintivo e pagavano le tasse, potevano essere indipendenti ed erano donne influenti; la prostituta colta e di alto ceto era definita etera. Solone istituì il primo bordello ad Atene nel VI secolo a.C. A Cipro e Corinto, secondo Strabone, era praticata una sorta di prostituzione religiosa in templi con decine di prostitute. Le prostitute femminili erano divise in diversi gradi, tra cui si ricordano le etere e le pornai.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 20:16 via WEB
Il diritto romano, come tu mi insegni MARA, regolava con diverse leggi la prostituzione che era praticata nei lupanari, edifici siti fuori dalle città aperti soltanto nelle ore notturne. Le prostitute o meretrici generalmente erano schiave o appartenevano ai ceti più bassi.
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maraciccia
maraciccia il 13/10/15 alle 20:02 via WEB
solo qui si rimane sotto l'1%..di crescita
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 20:19 via WEB
Devi impegnarti di più politicamente e socialmente. Le chiacchiere stanno a zero! O sei laureata in giurisprudenza per nulla?
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maraciccia
maraciccia il 13/10/15 alle 20:04 via WEB
..sera Principessa, ...vado a cena..a dopo
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/15 alle 20:19 via WEB
Buona cena, a dopo!
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monellaccio19
monellaccio19 il 13/10/15 alle 20:35 via WEB
Dove sono 'sti posti ameni? Canton Ticino???? Ogni volta che odo la parola Ticino, la memoria mi gioca un perfido e crudele scherzo. Una ossessione compulsiva di antichi retaggi: "Soffermati sull'arida sponda, volti i guardi al varcato Ticino, tutti assorti nel novo destino, certi in cor dell'antica virtù...". E' una persecuzione leghista. Povero Ale. Buona sera....
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monellaccio19
monellaccio19 il 13/10/15 alle 20:37 via WEB
ops...bonapartista... no leghista...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alfride il 14/10/15 alle 11:40 via WEB
Per fortuna c’è Enrico Lucci. Va in onda alle 23,40 (meglio vederselo in streaming il giorno dopo!) e racconta i «frontalieri del sesso». Andrea e Maurizio vivono a Varese e almeno cinque sere alla settimana vanno in Svizzera in quei numerosi hotel del sesso o in quei bar, i «contact bar», dove possono strofinarsi con qualche ragazza compiacente. È la loro vita, il loro scopo. Lucci ha la straordinaria capacità di raccontare un dramma sotto forma di commedia, di cogliere particolari stravaganti (il sito Gnoccatravels , per esempio) e trasformarli in apologhi. Delle «Iene» è l’unico che finge di non capire, e questo è il più grande stratagemma retorico per penetrare a fondo le cose.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Jim il 15/10/15 alle 00:37 via WEB
Il frequentatore tipo di questi posti non esiste, la clientela è molto varia, non sono tutti come i due intervistati, io ci sono stato più di una volta e oltre al 40enne mammone ci sta pure il 20enne sveglio, il 50enne imprenditore col Ferrari parcheggiato fuori, il 65enne che ha deciso di levarsi uno sfizio prima di cessare le armi, come diceva un mio amico "chi vuole picchiare un cane un bastone lotrova".
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