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Post n°8372 pubblicato il 07 Agosto 2015 da psicologiaforense
Tra i disturbi che l'isteria può dare alcuni sono di portata eccezionale, come: cecità, mutismo, torcicollo, attacchi convulsivi simili a quelli epilettici, anestesia totale o parziale (ipoestesia) in settori più o meno vasti (a guanto, a calza, in tutta una metà del corpo, ecc.), rigidità nucale e del tronco tanto intensa che il paziente può restare teso per ore poggiando sul letto solo la testa e i piedi (arco isterico) contratture... Ancora più svariati e spettacolari sono i disturbi psichici: impressionanti crisi di agitazione, periodi di sonno che durano giorni interi e persino settimane, episodi in cui il paziente riproduce leziosamente il contegno di un bambino, sonnambulismo, fughe inconsulte, atteggiamento di stupore e comportamento da automa, ecc.
I MALI DELL'ANIMA: PERSONE ISTERICHE Si tratta di individui che si creano con la fantasia un mondo magico e magnifico tutto per loro, in cui possono godere una posizione di primo piano riuscendo a soddisfare così le loro tendenze all'egocentrismo ed all'autovalutazione; spesso trasfigurano nella realtà questo mondo di fantasia e allora inventano avventure inverosimili in cui risalta il loro eroismo e lo difendono con tenacia e buona fede (mitomania). E così, via via, si scende alle frequenti forme di piccola isteria in cui mancano, o sono circoscritti in rari episodi, i grossi disturbi della serie isterica. E troviamo un'infinità di gente che è insoddisfatta della vita, ma che non se la prende troppo: perché vive "con la testa fra le nuvole" e si rifà di ogni delusione reale sognando ad occhi aperti un mondo in cui tutto va bene e soddisfa.
NOTA INTEGRATIVA L'isteria è una modalità di reazione di tipo immaturo-primitivo che può imitare qualsiasi malattia organica manifestandosi nei più svariati sintomi: somatici (detti anche di conversione), spesso transitori e mutevoli; psichici, transitori o permanenti, come amnesie, turbe dello stato di coscienza con stati crepuscolari, ecc., catatonia, stati deliranti allucinatori, depressivi, maniacali, mitomanici, ecc. Caratteristica di tutte queste multiformi manifestazioni morbose è la mancanza di alterazioni organiche di base, la facile modificabilità con la suggestione, la teatralità, il finalismo (esiste cioè un utile secondario alla malattia), la scarsa partecipazione e reazione emotiva e di allarme che destano nel malato (la belle indifference).
Commenti al Post:
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psicologiaforense il 07/08/15 alle 18:20 via WEB
E' un fenomeno che non ho mai visto in più di 20 anni di professione. L'isteria si nasconde dentro una molteplicità di linguaggi che la occultano e la rivelano nel medesimo tempo.Tra questi anche l'ARCO ISTERICO che è come ho scritto nel post un irrigidimento nucale e del tronco tanto intenso che il paziente può restare teso per ore poggiando sul letto solo la testa e i piedi.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 07/08/15 alle 18:23 via WEB
..l'arco isterico, molto ben descritto in letteratura dal neurologo francese Jean-Martin Charcot (Parigi, 29 novembre 1825 – Montsauche-les-Settons, 16 agosto 1893)è una postura considerata dagli esorcisti segno inequivocabile di possessione diabolica.
(Rispondi)
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mark_marchi il 07/08/15 alle 18:28 via WEB
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal greco ISTEROS "utero", e fu coniato da Ippocrate per indicare una serie di disturbi provocati appunto da quest'organo che rappresenta, secondo il modello della parte per il tutto, l'intero organismo femminile. Lo studio dell'isteria ha svolto un ruolo più o meno centrale in tutta la storia della medicina. È perciò significativo che solo recentemente (1987) questa sindrome sia stata eliminata dall'elenco delle malattie di origine psichiatrica redatto dall'American psychiatric association (DSM-III-R).
(Rispondi)
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psicologiaforense il 07/08/15 alle 18:35 via WEB
Proprio così. Noi (psicologi, psichiatri, neurologi, psicoanalisti, ecc..) usiamo il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali che è giunto alla quinta edizione). In questo modo la diagnosi che faccio io a Venezia è la stessa che fanno i colleghi in buonas parte del mondo.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 07/08/15 alle 18:40 via WEB
premesso tutto questo nel DSM 5 si considerano: il Disturbo di Conversione (tra i vari disturbi somatoformi), l'Ipocondria, il Disturbo di Somatizzazione (la vecchia sindrome di Briquet) e il Disturbo Algico (da dolore psicogeno).
Inoltre, invece che "isteria con sintomi dissociativi" come si diceva prima del 1987 oggi, sempre nel DSM, si parla di Disturbi Dissociativi, che includono l'Amnesia Dissociativa, la Fuga Dissociativa, il Disturbo Dissociativo dell'Identità (o personalità multipla), il Disturbo di Depersonalizzazione e il Disturbo Dissociativo Non Altrimenti Classificato (NAS). All'interno di quest'ultima categoria diagnostica vengono fatti rientrare classici quadri clinici quali, ad esempio, la "gravidanza isterica".
(Rispondi)
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psicologiaforense il 07/08/15 alle 18:45 via WEB
Io ti ho risposto però qui questi sono discorsi troppo tecnici...
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maraciccia il 08/08/15 alle 00:56 via WEB
tardi per un saluto??..*__* dolcenotte Giuliana
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 10:47 via WEB
Non ti dico nulla sull'isteria perchè tu sei maestra in questa materia
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monellaccio19 il 08/08/15 alle 08:30 via WEB
Quando non sono investito da certe patologie o disturbi tali, ho difficoltà a commentare. Non so parlare di ciò che non conosco! Appena rileverò i primi sintomi (ormai ci siamo) manifestati dal mio 51%....ti farò un bel resoconto. Kessaddafapecampa'!!!!!!!!!
Sereno w.e. Giulia'.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 10:49 via WEB
Come tu mi insegni, la psiconevrosi isterica è senza dubbio il disturbo psichico più pittoresco e più ricco di sintomi. Gli antichi già lo conoscevano e, notandone la maggior frequenza nelle giovani donne, lo attribuirono ad una disfunzione uterina, donde il nome di isteria (da ister che significa utero). Questa psiconevrosi è caratterizzata dalla molteplicità delle manifestazioni, alcune delle quali sono improvvise (crisi), altre sempre episodiche ma più prolungate, ma tutte sempre basate su una evidente e caratteristica personalità, variamente definita come istrionica o semplicemente infantile. Infatti gli isterici somigliano in molti tratti ai bambini; come loro presentano: affettività immatura e poco controllata, predominio della vita istintivo-emotiva, suggestionabilità, prevalenza della fantasia sul ragionamento logico e critico, scarso sviluppo dei principi etici e morali.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 10:53 via WEB
..... per cui, CARLO, non c'è niente di più lontano dalle caratteristiche psicologiche del tuo 51%. La Signora, infatti, non fa registrare nulla nè di istrionico nè, tantomeno, di infantile.
(Rispondi)
(Vedi gli altri 2 commenti )
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monellaccio19 il 08/08/15 alle 11:51 via WEB
Beh, non posso arguire altro da questa tua replica: sarai con me a Piazza S.Pietro per la sua beatificazione?
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 11:56 via WEB
A qualunque costo, anzi verrò a piedi da Venezia per rispetto e devozione. Tu intanto vai avanti...
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EMMEGRACE il 08/08/15 alle 10:12 via WEB
Davvero un post interessante, secondo me ancora da approfondire. E' un argomento "enorme"! Grace :)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 10:41 via WEB
Hai ragione! Il fenomeno isterico ha due grandi caratteristiche: è del tutto privo di lesioni organiche che giustifichino i vari disturbi accusati e spesso obiettivamente evidenti, ed ha sempre uno scopo egoistico. Perciò Sydenham già nel 1500 definì l'isteria la grande simulatrice; ma NON è simulazione perché il meccanismo isterico è cosciente solo per una minima parte. Lo scopo è simile a quello istintivo di difesa che si verifica nelle reazioni elementari degli animali spaventati, dall'agitazione più incomposta all'atteggiamento di morte apparente; però è molto più elaborato e realizza uno stato di malattia, o genericamente di menomazione in cui l'individuo si rifugia per sfuggire un problema emotivo che lo minaccia . Il sintomo (o la situazione che da esso deriva) viene sfruttato, in gran parte inconsciamente, per vantaggi personali immediati o ideali.
(Rispondi)
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maraciccia il 08/08/15 alle 11:27 via WEB
mamma mia come sono complicata...!!...beh, ne deduco che ci saranno anche vari gradi..o fasi, o recessione del malessere..o una persona è eternamente condannata??
(Rispondi)
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maraciccia il 08/08/15 alle 11:28 via WEB
buona giornata...vado..devo essere veloce e rapida..se no...*___*
(Rispondi)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 11:44 via WEB
Lo so. Prima... "all'opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi." Adesso, invece, ti dedichi "agli studi leggiadri e alle sudate carte,
ove il tempo tuo primo
e di te si spende la miglior parte"... (Chiedo scusa a Giacomo)
(Rispondi)
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mennillosalvatore il 08/08/15 alle 11:54 via WEB
Non biasimo nessuno in nessun circostanza,Ogni uno ha il potere di auto convertirsi,il punto è ke lo ignorano x paura di sentirsi inferiori....Un sorriso di buona giornata da parte mia x tutti i tuoi lettori.By Sasà.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 12:22 via WEB
Grazie per visita e commento. Ti auguro una appagante e felicissima fine settimana:-)
(Rispondi)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 12:30 via WEB
Vedi, in questi casi è proprio necessaria una idonea TERAPIA. Può essere utilizzata la "suggestione" quando si debbano rimuovere rapidamente i sintomi isterici più invalidanti; se si vuole però evitare la comparsa di sintomi isterici ad altri livelli è indispensabile iniziare subito il trattamento psicoterapeutico, che ha in genere buona prognosi quando esistano le TRE condizioni favorevoli: 1) l'età fra i 15 e i 40 anni; 2) intelligenza senza deficit degni di nota; 3) la pronta eliminazione degli utili secondari alla malattia.
(Rispondi)
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maraciccia il 08/08/15 alle 21:32 via WEB
gli utili secondari..mi sfuggono, anzi vedo solo effetti secondari indesiderati..le conseguenze di un comportamento anomalo..che certo non fanno bene alla persona..
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 22:55 via WEB
i "benefici secondari" che può ricevere chi "non sta bene" possono essere innumerevoli: maggiori attenzioni, affetto, cure, accudimento, fuga da responsabilità fastidiose, da impegni noiosi e frustranti, delega a terzi, compassione, indulgenza, ecc..ecc..
(Rispondi)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 22:59 via WEB
... MARA prova a ritrovare gli argomenti della tua esperienza passata.... Non c'è infatti persona che non abbia sperimentato, nella sua infanzia, il piacevole clima di premure e di facilitazioni legato regolarmente ad ogni situazione di malattia e, nell'età adulta, il beneficio che una qualsiasi malattia, vera o inventata, ha potuto recargli... DEVO CONTINUARE?
(Rispondi)
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sagredo58 il 08/08/15 alle 12:57 via WEB
Sapevo che il termine isteria è stato bandito dai testi medici nel 1952.
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 16:27 via WEB
No, non bandito ma bersagliato da critiche sì. Come sai, sia in ambito clinico sia in quello della ricerca e della sperimentazione uno dei sistemi nosografici per i disturbi psichici più utilizzato da medici, neurologi, neuropsichiatri infantili, psichiatri e psicologi di tutto il mondo è il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 16:33 via WEB
In tale manuale che oggi è arrivato alla quinta edizione (DSM5) il termine "isteria" è scomparso definitivamente. Molti autori però si chiedono, ad esempio: "Hysteria in the times of dsm-v: obsolete diagnosis or resource for clinical work?"
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 16:36 via WEB
P.S. Solo pochi anni fa parlavamo di "isteria d'angoscia", "isteria di conversione", "isteria di difesa", "isteria ipnoide", "isteria da ritenzione", "isteria traumatica"....
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zarina111 il 08/08/15 alle 13:29 via WEB
Una mia amica dicevano fosse isterica in realtà aveva una forma che hanno chiamato "fobia ansiosa"
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 15:35 via WEB
Il termine fobia richiede una precisazione. Esso esprime etimologicamente un sentimento complesso in cui sono misti paura vivacissima fino al terrore e ripugnanza fino all'orrore, ma ciò si può verificare nell'ambito dell'ansia, dell'allarme, dell'ossessione; perciò si distinguono:
1) fobie ansiose; 2) fobie d'allarme,
3) fobie ossessive o coatte.
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 15:37 via WEB
le "FOBIE ANSIOSE" di cui parli sono proprie di chi, per esempio, avendo subìto un incidente automobilistico, ha paura di risalire su di un'auto, o di chi, anche senza aver vissuto o senza ricordare esperienze spiacevoli, ha un vero terrore di piccoli animali innocui come gatti, topi, grilli, ecc. (zoofobia), oppure di rumori, o di sensazioni tattili sgradevoli come lo strisciare sul vetro, l'accarezzare la seta, ecc.
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claude888 il 08/08/15 alle 13:40 via WEB
Le idee ossessive sono invalidanti
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 15:38 via WEB
Vale quanto ho detto nelle risposte precedenti (se hai la pazienza di leggerle)
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 15:41 via WEB
... nello specifico le "fobie ossessive o coatte" sono legate ad idee ritenute parassite o assurde, vissute con vivace psichismo di difesa, e quindi non fobia di situazioni od oggetti, ma «fobia della coazione ». Riguardo al contenuto, qualche fobia può appartenere a più di una categoria, ma la differenza è nel modo come viene vissuta. Per esempio, nella rupofobia d'allarme il paziente dice: « le mie mani sono sporche, ne sono sicuro, ciò è pericoloso, perciò le lavo »; nella rupofobia ossessiva invece dice: « so che le mie mani sono pulite perché ciò che ho toccato non è infetto, ma non posso fare a meno di pensare che mi sia contagiato e ciò mi fà stare in ansia; so che è assurdo, ma devo lavarmi ».
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lascrivana il 08/08/15 alle 14:15 via WEB
Io ho solo la testa tra le nuvole e m'invento storie; e ogni tanto m'isolo nel mio mondo per dimenticare le brutture reali; però non ho mai detto che sono fatti realmente accaduti. Mi sorge un dubbio; sarò isterica pure io?!!? A pensarci bene non soffro di tutta quella roba li! Ciao Giuliana
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psicologiaforense il 08/08/15 alle 15:23 via WEB
Ciao!! Scrivevo in altro post: Quale uomo non ha mai detto alla compagna: "NON FARE L'ISTERICA!"? Frase occasionale ma radicata in un terreno molto fertile. L'isteria come malattia femminile, espressione riassuntiva di un giudizio che attribuisce alle donne irragionevolezza e incapacità di autocontrollo. Le donne sono incomprensibili, misteriose, pericolose, e perciò anche attraenti: l'immaginario maschile si è in ogni tempo nutrito di immagini femminili di fascino ambiguo. Romanzi, film, fumetti hanno celebrato la femme fatale, spesso vittima ella stessa del proprio destino. Donne da vagheggiare, donne che fanno sognare, che mettono i brividi. Ma poi si sposa la collega d'ufficio, che è una brava ragazza e terrà in ordine la casa, partorirà e accudirà i figli. Se ogni tanto protesta, ecco allora la frase fatidica: "NON FARE L'ISTERICA!".
(Rispondi)
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maraciccia il 08/08/15 alle 21:37 via WEB
breve pausa, poi stasera son in cucina, preparo per domani..melone e prosciutto,funghi porcini(surgelati) per un primo veloce, e pollo con pomodorini e peperone..gratin, fagiolini.. gelato..può andare?
(Rispondi)
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Inviato da: Nuvola_vola
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