Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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SAN VALENTINO, 2015, AMORE, FEMMINICIDIO, UCCIDERE PER PIACERE SESSUALE, I LABIRINTI DEL MALE, SMANIA BRUTALE DI POSSESSO

Post n°8180 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da psicologiaforense

Nella cultura maschilista la sessualità si coniuga con l'aggressività e con il dominio. Ogni otto minuti viene assassinata una donna. In Italia ne viene uccisa una ogni due giorni. Sono prede facili, indifese, e il loro numero aumenta in maniera allarmante, a riprova che il femminicidio non è solo un atto empio e feroce ma anche il frutto di una cultura del disprezzo nei confronti della femminilità, di una modalità distorta di vivere i rapporti umani, di una visione dell'amore come smania brutale di possesso. 

 

INNAMORATO PAZZO
SAN VALENTINO: STORIE DI AMORE E DI MORTE

Anche nell'uomo ordinario il rifiuto sessuale scatena risentimento e talora rabbia e violenza. Solo pochi decenni fa era impossibile per una donna sottrarsi a una ri­chiesta di prestazioni sessuali del marito, come si fosse trattato di una insubordinazione grave, il non riconosci­mento del suo dominio. Il pene, insomma, è un simbolo di potenza prima ancora di un organo per il piacere sessuale. Importante è averlo, esibirlo. Così si arriva all’uccisione del partner: si tratta di un comportamento frequente fondato su un sentimento tra i più forti del­l’uomo contemporaneo. Il tutto comincia con le frustra­zioni e con la capacità di tollerarle. La frustrazione è un malessere dovuto al sentirsi considerato in modo diffor­me da quanto ci si attende e si ritiene di meritare. Un abbandono, un “tradimento”, una separazione… . La perce­zione della frustrazione varia da soggetto a soggetto tan­to da caratterizzare le personalità. Nel  femminicidio il gesto sessuale  si apparenta con il dominio dell'uomo sul  partner, di grado tale da  giungere al “bisogno di uccidere” . Del resto, secondo Freud, quando un bambino assiste alla scena primaria, cioè alla relazione tra i geni­tori, ne porta l'impressione di una lotta. La sessualità ha una componente aggressiva e le caratteristiche di una relazione di dominanza-sottomissione: “Dunque la violenza corrisponde alla componente aggressiva dell'istinto sessuale che è divenuta indipendente e in maniera esa­gerata ha, per spostamento; usurpato la sua posizione dominante”. Il piacere sta nella dimostrazione del pro­prio potere, vero elemento stimolante ed erotizzante. E' indubbio che la violenza nell'uomo si lega al pote­re e il potere al sesso. 

 
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Commenti al Post:
GnothiTauton
GnothiTauton il 14/02/15 alle 22:34 via WEB
Ignoravo esistesse una cultura maschilista. Propugna la distruzione dell'oggetto del desiderio?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 22:52 via WEB
La mia amica e collega Volpato Chiara nel suo bel libro " Psicosociologia del maschilismo." (2013,Laterza) scrive: "Il maschilismo è ancora tra noi. Potente e obsoleto, irritante e capitale, continua a condizionare la nostra vita collettiva (...) Ci sono processi psicologici e socio-culturali che sorreggono il fenomeno, frenano il cambiamento e limitano la creatività sociale di uomini e donne...."
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 22:54 via WEB
Ho scritto in altro post: nella cultura maschilista la sessualità si coniuga con l'aggressività e con il dominio. Il coito comporta sempre dolore, può generare fuoriuscita di sangue: segni esteriori della violenza fisica subita. Il piacere e il dolore sono variamente combinati nella relazione sessuale, e possono persino dissociarsi riducendosi a dolore e a morte...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 22:59 via WEB
.... Nel femminicidio, lui, l’assassino, si sente “onnipotente” e nutre un forte “complesso di intelligenza”. Avverte una profonda aggressività che nel quotidiano “nasconde”. Per la lunga esposizione a fantasie di estrema crudeltà, è cinico, spietato, brutale, freddo e indifferente alle tragedie e ai fatti orripilanti… gode nell’infliggere sofferenza e dolore alle sue vittime.... Dopo un crimine egli spesso si comporta normalmente, ritorna a casa e mangia oppure dorme bene ... Nell’atto criminale l'eccita¬mento raggiunge il suo culmine durante l'uccisione ..
(Rispondi)
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 15/02/15 alle 00:00 via WEB
Non è cultura. Sono menti malate
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/02/15 alle 00:15 via WEB
Ni putes ni soumises, (nè puttane, nè sottomesse) era lo slogan scelto da un gruppo di ragazze delle banlieues di Parigi quando nel 2003 diedero avvio al movimento per denunciare il dilagante MASCHILISMO e la violenza nelle sue varie forme, esercitata sulle donne.
(Rispondi)
 
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 15/02/15 alle 00:22 via WEB
il fatto che avvengano violenze non significa che esista una cultura. La cultura è altra cosa
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 15/02/15 alle 00:23 via WEB
è il termine cultura che non va. Conferisce dignità
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/02/15 alle 02:05 via WEB
Va bene, faremo tutto un discorso sul differenziale semantico...
(Rispondi)
 
peppe.randazzo1966
peppe.randazzo1966 il 14/02/15 alle 23:01 via WEB
Ciao,ho letto con attenzione...e voglio smentire che esiste una cultura sessuale maschilista o femminista...non dimentichiamo che anche le donne sono violente in certe circostanze,in maggior caso gli uomini,ma non per questo voglio difendere gli uomini..io odio la violenza in genere che sia maschilista o femminista....buona serata))))Peppe
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 23:20 via WEB
Buona serata:-) Capisco la tua opinione ma si vede "ictu oculi" che c'è stata e c'è ancora una forma di sessismo, basata sulla presunta superiorità dell'uomo nei confronti della donna.Il MASCHILISMO divenne un termine di uso frequentissimo dal 1960 e vuole indicare un atteggiamento socio-culturale basato sull'idea di una "naturale" supremazia maschile : tutto ciò in netta contrapposizione al femminismo, che proclama invece la parità e l'uguaglianza tra i due sessi.
(Rispondi)
 
alzanussi
alzanussi il 14/02/15 alle 23:01 via WEB
Non trovi che in questi "uomini" ci sia una componente sadica?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 23:03 via WEB
In alcuni casi sicuramente sì...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 23:04 via WEB
Il sadismo è il piacere di dominare, fino alla morte. Il masochismo, invece, il desiderio di essere maltrattati fino all'annientamento. Il dolore inferto diventa la modalità per provocare piacere. Le due situazioni hanno avuto descrizioni nella clinica ma prima ancora nella letteratura. Leopold von Sacher-Masoch ha raccontato come avesse stabilito un vero contratto con la propria moglie per obbligarla a frustarlo, umiliarlo e batterlo, condizione per godere e per poter ottenere poi la serenità per lavorare.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 23:05 via WEB
Il marchese De Sade inizia una letteratura del piacere attraverso dolore e morte e narra le più crudeli nefandezze, messe in atto per raggiungere l'orgasmo, per lo più con mutilazioni e con il sacrificio della vittima-partner. Nell'Ottocento i bordelli sadomasochisti hanno visto una diffusione impressionante in Gran Bretagna, tanto da definire il piacere della frusta come «il vizio inglese».
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 14/02/15 alle 23:27 via WEB
Dinnanzi a questi eventi brutali di cronaca di solito si da come movente la follia e il desiderio sessuale.Tu sai meglio di me,che questo dominio,questa crudeltà e sopruso non è casuale.Questa violenza è una meditazione nel tempo.Ti dico francamente che non bisognerebbe giustificate simili azioni risalendo alle problematiche sociali degli individui in questioni.Giustificare o attenuare la colpa non aiuta le donne.Anzi altre donne verranno uccise e se eventualmente si salvassero sarebbe private per tutta la vita della propria figura.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 23:39 via WEB
La violenza contro le donne non sempre (fortunatamente) è causa di morte ma residua SEMPRE sequele psicologiche e sociali gravissime (morte psico-sociale).
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 23:43 via WEB
.... è un comportamento frequente e non combattuto con determinazione. E anzi persino «promosso». Come ricorderai, è entrato nello spot la prima volta per pubblicizzare un jeans: la top model Shanna Zadrik è piangente al commissariato, interrogata da tre poliziotti. E stata stuprata. Mezza nuda e ancheggiando si dirige verso una stanza dove cinque uomini, mani in alto e faccia al muro, sono in attesa di essere riconosciuti. La vittima palpa le natiche e i genitali di ciascuno e smaschera il violentatore che indossa i jeans dello slogan. La seconda volta la soubrette Valeria Marini viene legata a un'auto: costretta dopo la violenza a pronunciare con voce rotta il segreto: dove si trovi Max, simbolo di un olio pubblicizzato.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/02/15 alle 23:47 via WEB
... in sommatoria negativa troppo spesso non è perseguito, sia per la difficoltà a denunciarlo da parte delle vittime, sia per la debolezza delle indagini. Ronnie Sheldon ha stuprato oltre cento donne. E stato condannato a 3.000 anni. Chiede di essere evirato, ma ormai dal carcere non uscirà più. Non riteneva di fare del male, «LE STUPRAVO SOLTANTO», ha detto.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 15/02/15 alle 00:01 via WEB
amore..aiutami a distruggerti, per restare in tema
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/02/15 alle 00:17 via WEB
Forse, a volte, non vogliono nemmeno uccidere la partner.... Ma non è facile dosare la rabbia.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/02/15 alle 00:23 via WEB
VEDI MARA, per molti uccidere è un comportamento così estremo da rientrare nella FOLLIA. Anzi, un sintomo per farne una diagnosi certa. In altri termini, assumono l'uccidere come spartiacque certo tra normalità e pazzia. Insomma, mai accetteranno di definire "normale" un assassino. Invece nella maggior parte dei casi chi uccide è "normalissimo" ovvero esente da vizio di mente.
(Rispondi)
 
tanmik
tanmik il 15/02/15 alle 07:19 via WEB
Una piaga grave per una civiltà evoluta ed ancora oggi con tante possibilità di avere sesso gratis si arriva spesso allo stupro ed alla supremazia assoluta dell'uomo ignorante. un pensiero per te da MIK...... "Vorrei essere vento...per accarezzare il tuo dolce viso...vorrei essere la luna...per osservarti...vorrei essere il sole per poterti baciare.... Auguri di buon San Valentino anche se in ritardo e me ne scuso, ^__*********/MIK
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 15/02/15 alle 08:43 via WEB
Non so che dire. Tutto ciò che scrivi è terrificante…ritornando al questione della fiducia che hai menzionato da me. Le donne si fidano cecamente del proprio innamorato a punto di sodisfare ogni suo desiderio sessuale non rendendosi conto che potrebbe finire tragicamente come nel caso di pratiche di bondage ?
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maresogno67
maresogno67 il 15/02/15 alle 11:13 via WEB
ed è indubbio che le persone non sono fatte per stare sole. buona domenica. gi
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monellaccio19
monellaccio19 il 15/02/15 alle 12:39 via WEB
Buona domenica e buon pranzo Giuliana.
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