Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« TU,A CHI DEVI TUTTO?LA NOTIZIA CURIOSA DEL G... »

QUANDO IL CAPO DIVENTA IL PEGGIORE DEI TUOI INCUBI...

Post n°8168 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da psicologiaforense

Un tappo sull'entu­siasmo, un muro che frena l'ener­gia creativa, una nuvola nera sulla giornata e un ca­talizzatore di fru­strazione. Gli americani la chiamano "BAD BOSS BLUES" è quella sensazione d'angoscia che affligge chi lavora con un boss "difficile". In ITALIA ne soffrono 4 dipendendenti su 10...



UN DATORE  DI LAVORO NOIOSO, SECCANTE, IMPORTUNO, DANNOSO, FASTIDIOSO, DANNATAMENTE INSOPPORTABILE…

Il CATTIVO CAPO È IL CUORE DELL'EMERGENZA CHE SI REGISTRA SEMPRE PIÙ NEGLI UFFICI ITALIANI: quella dello stress che, secondo l'ultimo studio del Censis, colpisce il 41 per cento dei nostri occupati. Il mal di scrivania striscia in ogni tipo di azienda pubblica e privata. E la causa principale è che i tradizionali modelli di leadership sono ormai inadeguati alla crisi globale che ci avvolge e alla nuova sensibilità, assertivà e di­namica delle donne e degli uomini che ancora lavorano. Il capo, spesso è irrispettoso, a volte ma­nipola, altre mente per coprire le proprie inadeguatezze e, quasi sem­pre, è stressato. Un cattivo manager rovina l'azienda ma, prima an­cora, la vita di chi lavora con lui. Chi dirige uno staff è responsabile all'80 per cento del clima di lavoro, dei risul­tati e dell'eventuale stress dei suoi col­laboratori. E se ci sono capi carismatici, capaci di aiutare e motivare, ce ne sono molti di più estremamente  problematici, indecisi o incapaci, oppure autoritari senza essere amorevoli. Se avete la sfortuna di lavorare con uno di questi, è importante: prima, identi­ficare il tipo psicologico con cui ave­te a che fare; poi, adottare la strate­gia giusta per affrontarlo.

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 02/02/15 alle 22:03 via WEB
...bene a sapersi...per potersi difendere..*__*
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 22:18 via WEB
TU sei il capo di te stessa con attività lavorativa autonoma dove puoi esercitare creatività, innovative strategie di mercato, svendite, saldi, ecc.....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 22:24 via WEB
.... al contrario MARAci sono "capi" nevrotici, paranoici, indecisi, carogne oppure incontentabili, stressati, ecc... Per non parlare del c.d. "padre-padrone" o di quello che pratica il mobbing o di quell'altro che si sente in diritto di fare avances sessuali, ecc...
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 03/02/15 alle 00:13 via WEB
io ho un datore di lavoro incontentabile
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 00:17 via WEB
E questo è un guaio perchè L'INCONTENTABILE fa dell'ufficio un palcoscenico, pensa di valere molto, critica e sminuisce il contributo del suo staff, che non è mai all'altezza delle sue aspettative. Può fingere di cercare il dialogo e il confronto, ma non lo tollera. Non riesce a delegare e vuole tenere tutto sotto controllo, perché in realtà è un grande insicuro e teme la bravura degli altri, anche se non lo confesserebbe mai, neanche a se stesso.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 00:20 via WEB
Con il dirigente INCONTENTABILE si possono attuare delle "contromisure":siate AUTONOMI, sganciatevi dal suo gioco, smettete di cercare la sua approvazione. Riacquistate piuttosto una visione oggettiva della situazione. Tenete prove e documenti di ciò che fate: servirà a voi per rassicurarvi circa le vostre capacità e può tutelarvi dall'ennesima critica svalutante del capo. È utile anche confrontarsi con colleghi neutrali per un riscontro positivo sul proprio lavoro
(Rispondi)
 
Afroditemagica
Afroditemagica il 03/02/15 alle 00:29 via WEB
Ciao carissima, oggigiorno vengono fatti molti corsi sulla leadership, ma c'è un problema! Chi é giá capi pensa di non averne bisogno e non li fa o se li fa non attua quanto appreso! parole come meritocrazia o benessere organizzativo spesso non son note a chi di dovere. Con il fatto poi dell'allungamento dell'età pensionabile chi ha le capacità e le qualità del buon leader non ha la possibilità di dimostrarlo in quanto non ci sono posti vacanti!!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 00:44 via WEB
E' verissimo e anche per questo si incontrano dei "leader" antiquati ma saldamente agganciati alla loro poltroncina. Come ad esempio, IL PADRE PADRONE....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 00:45 via WEB
È il tipico capo italiano patriarcale e maschilista. Dà del "tu" e pretende il "lei", giudica e valuta non solo la resa professionale, ma il comportamento e lo stile di vita dei suoi dipendenti, dai quali pretende un rispetto filiale. Vede come offensivo ogni suggerimento e considera le donne inferiori.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 00:47 via WEB
Cosa fare per sopravvivere al capo PADRE-PADRONE? Utilizzare la razionalità: spezzate il suo gioco e avrete incrinato il suo potere, che si basa su una suggestione di tipo psicologico. Lui non è vostro padre, è solo un uomo messo in un ruolo. Tenetelo a mente, quando, parlandogli, lo guardate negli occhi senza soggezione. È "l'attacco" che non si aspetta e che può smontarlo.....
(Rispondi)
 
StregaM0rgause
StregaM0rgause il 03/02/15 alle 07:47 via WEB
perché il capo in italia quasi sempre è lì per anzianità...e questo è retaggio medioevale oppure per i calci in kiulo degli amici degli amici.Non esiste la meritocrazia, se non in casi eccezionali. Come affrontarlo? facendo da zerbino, Fantozzi insomma:-) ciao psico, buon martedì
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 15:21 via WEB
EHEHEHEHEH le tecniche di FANTOZZI erano sempre autodistruttive. Ciao Carissima:-))
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 16:22 via WEB
... può accadere, ad esempio, che ti capiti un capo INDECISO e con questo le tecniche "da zerbino" sono controproducenti. Psicoiclentikit dell'INDECISO: Messo in un ruolo non adatto, teme i superiori e ha paura di esporsi. Le responsabilità sono il suo incubo. Non decide o prende decisioni timide. E con la sua irresolutezza "cannibalizza" il lavoro e la creatività del gruppo, senza metterli a frutto.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 16:24 via WEB
Contromisure: la chiarezza. Il suo principale obiettivo è la difesa di se stesso. Ecco perché cercherà sempre di attribuire ai collaboratori la colpa delle disfunzioni che derivano dalla sua inadeguatezza. Avere coscienza di questa sua strategia aiuta a non perdere la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Ripetete a voi stessi che i suoi fallimenti non sono i vostri. Non spingetevi oltre le vostre competenze, non fatevi coinvolgere in processi decisionali e presentategli sempre i problemi in modo chiaro, con opzioni valide e distinte: non potrà accusarvi di non collaborare e dovrà uscire allo scoperto. E se patite la sua pressione, sappiate che è più forte quella che subisce lui da parte dei suoi superiori. In fondo il suo contratto, legato ai risultati, è molto più fragile del vostro...
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/02/15 alle 08:13 via WEB
Non sono mai stato sotto un capo, mai avuto uno che...!!! Tuttavia, non avendo avuto esperienze dirette, comprendo, per aver sentito dire e visto, che non è facile la "convivenza". Posso, tuttavia, essere grato alla vita per non avermi mai messo in tal condizione: con il carattere che ho (avevo) non so come sarebbe andata finire con un boss asfissiante e rompiballe. Buon giorno Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 15:17 via WEB
Lo immaginavo:-))
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psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 15:19 via WEB
Buona serata a tutti voi Carissimo Carle'. Un abbraccio affettuosissimo!
(Rispondi)
 
Yaris167
Yaris167 il 03/02/15 alle 08:59 via WEB
Già dato!!! :-)) Buona giornata Carissima!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 15:15 via WEB
erheheheh allora nel tuo caso ricordiamo qual è il profilo dell'impiegato ideale. Secondo una ricerca dell'Università di Washington, pubblicata dall'Academy of Management Journal, è «il tipo ambivalente», ovvero chi può avere emozioni e pensieri contraddittori. Sarebbe questa la personalità più creativa e dotata di maggior spirito di iniziativa.
(Rispondi)
 
job1111
job1111 il 03/02/15 alle 15:23 via WEB
io ho un capo ARRIVISTA e penso di mettermi in proprio
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 15:28 via WEB
L’ARRIVISTA PSICOIDENTIKIT: Con il fascino mimetizza le sue lacune. È molto attento a comunicare un'immagine di sé brillante, disinvolta. Con i potenti è docile e adulante. È abile nel manipolare le persone con cui lavora, per ottenerne l'appoggio, ma non esita a trattarle come tasselli del suo piano di ascesa. Vede la carriera non tanto come il risultato di impegno e talento, quanto di relazioni, alleanze, trame. Se cerca il vostro consenso, o la vostra confidenza, se appare affabile e pronto a premiare il vostro impegno, lo fa per calcolo. Nei momenti difficili può cercare il vostro sostegno, salvo rimettervi a distanza in quelli vincenti. Perché non vuole comprimari.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/02/15 alle 15:29 via WEB
L'alleanza è la scelta migliore. Con questo tipo di capo è meglio cercare una calcolata alleanza piuttosto che un franco confronto. La spontaneità può essere pericolosa. Analizzate, prima di rispondere a una sua domanda, i suoi veri obbiettivi. E tenete a mente i vostri. Siate sempre cordiali, ma difendete la vostra privacy, evitando di lasciarvi andare a confidenze. Prima o poi potrebbe usarle per svantaggiarvi.
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giozan
giozan il 04/02/15 alle 08:38 via WEB
ciao a tutti , mi sembra che partiamo con il piede sbagliato . nelle aziende ,I CAPI non esistono piu . esistono responsabili di livello superiore ,che si aspettano risultati per cui siamo pagati . E' importante settare le giuste aspettative con chiarezza. Suggerimento: una bella relazionesul tavolo ogni lunedi mattina. Risultati attesi, risultati ottenuti, suggerimenti per quelli non raggiungibili. Adesso la palla è nella sua meta campo , dimostri di guadagnarsi lo stipendio , voi ( noi) siamo inattaccabili Buon lavoro a tutti
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/02/15 alle 18:20 via WEB
Sì, ma io già nel titolo parlo di " datore di lavoro noioso, seccante, importuno, dannoso, fastidioso, dannatamente insopportabile…"
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ninanice
ninanice il 04/02/15 alle 13:47 via WEB
descrivo il mio capo ... quasi cinquantenne , bella presenza ,alto , elegante ... il classico viziatello che ha ereditato un azienda che ha saputo resistere nel mercato per oltre cinquant anni ... ricco per almeno 7 generaazioni .. ama sentirsi il padrone come quello dalle belle braghe bianche delle mondine .. assume gente straniera bisognosa cosicche' li tiene sempre in pugno .. schiavista all estremo ... la mia strategia??? essere una donna attempata della mia eta' che sembra non dover aver nulla da perdere a dirgli quello che pensa quando esplode .. ingestibile e folle .... gradirei sentire altre strategie ...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/02/15 alle 18:26 via WEB
Bisognerebbe saperne di più di questo individuo che, da quello che dici, sembra porre in essere, anche per problematiche psicopatologiche, forme di "mobbing" nell'ambiente di lavoro. Purtroppo capita spesso....
(Rispondi)
 
 
 
ninanice
ninanice il 04/02/15 alle 20:58 via WEB
il pover uomo si e' ritrovato da sempre la strada spianata dalla madre superattiva che dirige ancora ma ha la sua eta' ..quello che mi consola e' che abbiamo una cosa in comune...nessuno dei due ,sia io che lui vorrebbe essere in quel posto ..lui non e' all' altezza del suo incarico ..io sono quasi al traguardo pensione e quindi mi costringo , mi violento ogni giorno ..e i motivi li conosci ..
(Rispondi)
 
Marion20
Marion20 il 04/02/15 alle 13:48 via WEB
Sapessi quanto è vero quello che hai scritto in questo post!!! Chi si trova a dirigere su un posto di lavoro, il più delle volte non ha nessuna dimestichezza (anche quella dettata dal semplice buon senso) con la psicologia, ovvero con la capacità di dialogare in modo pacato con i propri dipendenti, in modo da saperli motivare. Hai aperto un discorso davvero complicato, ma estremamente attuale. Ciao Marion
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/02/15 alle 18:27 via WEB
Grazie carissima, felice serata:-)))
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 04/02/15 alle 21:57 via WEB
Mi permetto di segnalare un caso limite: dipendente pubblica con 4 Capi uno che comanda più di tutti ma che non si mette contro nessuno, gli altri accaniti contro una persona che ha sempre fatto il suo lavoro con serietà, hanno creduto ai colleghi di questa persona che per invidia l'hanno screditata con notizie molto false. Offendono, esigono troppo, controllano tutto anche ascoltando fuori della porta, riprendono se parla con i colleghi, fanno battute piene di astio ridendo con cattiveria, fanno di tutto per far reagire quella persona rispondendo a sua volta in tono offensivo al fine di farla passare per maleducata, offensiva e paranoica. Un bel problema.. Scusi per il disturbo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/02/15 alle 23:04 via WEB
Nessun disturbo, anzi grazie davvero per questa limpida testimonianza. Felice notte:-))
(Rispondi)
 
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