Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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LE DONNE FANNO PAURA, DALLA CINTURA DI CASTITÀ, AL TANGA

Post n°8152 pubblicato il 18 Gennaio 2015 da psicologiaforense

Abbiamo ottenuto molto. Ma il risentimento degli uomini non è svanito. Poco a poco è cresciuto e con l'andare del tempo si è fatto più aspro.... Eppure,  c'è un nuovo luogo comune che circola con sempre maggior insistenza nei media: sono le donne le vere protagoniste di questa società in crisi, sono loro le vere vincenti. Basta con i piagnistei. Ormai i vecchi ostacoli sono caduti...



IL MONDO DELLE DONNE
QUESTIONI DI GENERE...



L'ossessione delle apparenti "PARI OPPORTUNITÀ" sta giocando un brutto scher­zo alle donne italiane. Quelle ragazze piene di speranza e di ribellione, che negli anni settanta avevano sfidato le regole date, sono spes­so diventate  mogli e mamme affannate che si forzano di credere e di far credere alle loro figlie che tutto sia andato per il meglio. Con l'a­bilità dei giocolieri tengono assieme il carico sproporzionato del lavoro e della famiglia, reggono il peso della propria efficienza e della propria femminilità fino all'esaurimento delle forze. Si con­solano ripetendo che se le donne possono dirigere la RAI e i tele­giornali, i tribunali e le aziende vuol dire che ormai ce l'hanno fatta, che fra uomini e donne non esistano più differenze.   Invece non è così. Troppe "situazioni" mettono in forse la piacevole certezza di essere partecipanti di diritto e non sem­plici invitate alla vita sociale. Perché, se in Europa lavora una donna su due, nel nostro paese solo una donna su tre ha un'occupazione? Perché le italiane hanno il più alto carico di lavoro domestico dell'Occidente? E perché sono quelle che fanno meno figli al mondo, anche se le ricerche più recenti dimostrano che il loro desiderio di maternità è forte quanto quello di lavorare?

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 18/01/15 alle 18:23 via WEB
Ne sono fermamente e sinceramente convinto, pertanto sarò breve: CHAPEAU!!!!! Non è una spalmata di Nutella nè piaggeria gratuita. Buona sera e...giuro che non mi rode niente!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 18:52 via WEB
GRAZIE davvero, ma sei troppo buono!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 18:52 via WEB
Quando le donne hanno cominciato ad entrare in quel mondo dove avevano sempre vissuto in stato di minorità, hanno portato lo sguardo nuovo e critico di chi arriva dall' esterno. Fra l'altro tutto si può dire tranne che quel mondo stia andando nel migliore dei modi. Non c'è dubbio che agli uomini questo sguardo critico faccia paura. Come fanno paura le nuove libertà che le donne si sono poco a poco guadagnate.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 18:54 via WEB
.... nel giro di pochi decenni le donne hanno ottenuto il controllo della propria fecondità. Con lo studio si sono guadagnate consapevolezza e autonomia. Si stanno misurando in numero crescente con il lavoro. Molte di quelle che ancora non ce l'hanno lo cercano senza rassegnarsi agli scacchi. Qualcuno ha sostenuto che la più importante rivoluzione di questo "secolo breve", la sola a non essere fallita, è quella delle donne. Ma è una rivoluzione incompleta. E in Italia è più incompleta che altrove. I nostri cattivi record, quelli di essere il paese dove le donne hanno il più alto carico di lavoro domestico del mondo e dove sono spinte da un'organizzazione sociale distorta a fare sempre meno figli sono lì a dimostrarlo.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/01/15 alle 19:55 via WEB
Mi sembra appena ieri, quando si indicava a mo' di esempio per tutte le donne in lotta per la parità di genere, la Marisa Bellisario. Una delle nostre prime donne manager di importanza nazionale. Eppure era il...secolo scorso.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 20:18 via WEB
Una battaglia combattuta con coraggio ma ancora molto lontana dall'essere vinta, ed è facile mettere a fuoco le nuove difficoltà delle donne in questa fase di transizione, i passi avanti a cui hanno fatto seguito inaspettati passi indietro, i contrattacchi a volte anche inconsapevoli da parte del mondo degli uomini.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 18/01/15 alle 18:51 via WEB
Tutto quello che dici è vero. Le donne hanno conquistato il mondo, quasi fanno a meno degli uomini, però nel loro cuore ,e qui parlo non di ventenni, ma di trentenni e oltre , ancora single, vorrebbero un uomo accanto. Il guaio è che gli uomini italiani come mogli o compagne continuano a volere le donne di ieri , pertanto vivono da soli i loro problemi sia da una parte che dall'altra...
Buona serata , Giuliana! Un sorriso:)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 18:56 via WEB
Anche su quel terreno minato che sono i rapporti fra i sessi la confusione è grande. È indubbio che in un mondo segnato dalla nuova coscienza femminile e dove le donne hanno esplorato tanti territori nuovi, a cominciare dalla conoscenza di se stesse, anche gli uomini non hanno potuto restare immobili. E’ stato sostenuto che ciascuno dei due sessi starebbe vivendo vantaggi e svantaggi in questa fase di transizione. Se infatti le donne hanno poco potere reale ma «una posizione interiore relativamente libera», gli uomini, assestati nel potere sociale, «si interrogano sulla vera libertà della propria posizione interiore» ma hanno ancora gli spazi collettivi per poterlo fare. Quanti però desiderano realmente fare i conti con se stessi e con le proprie compagne? Credo che siano ancora piuttosto pochi. È vero invece che serpeggia nel mondo maschile un'insicurezza nuova che genera aggressività e desiderio di rivalsa.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 19:05 via WEB
I nostri viziatissimi uomini italiani hanno una gran paura di quello che sta succe¬dendo. Nel privato vacillano, patteggiano, si ritirano nel loro guscio. Fuori casa si aggrappano a un vecchio mondo che la modernità stessa sta mandando in pezzi, fanno quadrato fra loro. A volte diventano molto aggressivi.
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 18/01/15 alle 19:46 via WEB
Amare le nostre differenze, maschile e femminile, entrare in relazione con gli altri, imparare a confliggere. Chi sa confliggere non fa guerre, non stupra e non compra l'amore con i soldi.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 20:18 via WEB
Sarebbe fin troppo facile riferirsi a quella forma estrema di prevaricazione che è lo stupro e che aumenta anno dopo anno, con modalità sempre più violente e insolite, dagli stupri di grup¬po agli stupri messi in atto per punizione dall'usuraio che recla¬ma il credito o dal mafioso che vuole intimorire la vittima. Qualcuno potrebbe rispondere che non sono gli stupratori a essere aumentati di numero o diventati più sadici ma sono le donne che trovano più spesso il coraggio di denunciarli.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 20:19 via WEB
.... basta pensare al femminicidio
(Rispondi)
 
licciardi.annam2011
licciardi.annam2011 il 18/01/15 alle 20:27 via WEB
Simpatico il tuo testo sulle donne. Effettivamente sono molto cambiate, rispetto al passato. Coprono posti lavorativi di prestigio e si fanno apprezzare sempre di più. Per quanto riguarda i figli, le donne in carriera hanno poco tempo da dedicare alla famiglia, mentre le signore povere hanno poche possibilità di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare il mondo del lavoro, se non addirittura poco denaro, per sfamarli. Mi piace molto il modo in cui ti esprimi, sarei felice se commentassi un testo scritto da me. Ti auguro una buona serata e un sereno inizio di settimana. Elisa Mirabella
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 21:13 via WEB
Carissima ELISA adesso passo da TE:-))) Nel merito del tuo commento: se il "POTERE" è rimasto ancora una cittadella relativamente chiusa proprio per la sua capacità di auto riprodursi, nella società, come tu hai osservato le contraddizioni e le aporie sono ben più forti. E l'arretramento della rappresentanza politica è sicuramente un bruttissimo segno. Non parliamo di quel quid sottile e immateriale che è stato definito come negazione della dignità delle donne è la moneta corrente delle nostre giornate. Dalla pubblicità ai rotocalchi, dai film agli spettacoli televisivi, l'uso e l'abuso del corpo femminile sta conoscendo una stagione fiorentissima. «Pezzi di donna» chiamo io questo fenomeno inarrestabile, intendendo pezzi di carne da esposizione in macelleria.
(Rispondi)
 
paganini777
paganini777 il 18/01/15 alle 20:33 via WEB
Siete semplicemente state invitate a un banchetto solo per accontentarvi, ma le differenze tra uomini e donne restano abissali. La storia dice che il mondo è stato fatto dagli uomini, che il presente è una prerogativa degli uomini e che il futuro sarà dominato dagli uomini. Alle donne resta l'illusione di una pari opportunità che è paragonabile alle rivendicazioni sindacali che hanno dato l'illusione ai lavoratori di essere simili agli imprenditori. In realtà, la natura ci ha creati diversi. Ci ha creati per assolvere i nostri compiti senza entrare in conflitto. E la natura dice che un uomo può concentrarsi sul lavoro, mentre le donne devono assolvere al doppio ruolo di madri e lavoratrici con il risultato che lo stress dei molteplici impegni ha causato maggiore depressione tra il sesso femminile e addirittura una riduzione delle aspettative di vita. Brave! Complimenti! Davvero intelligenti! Ma restate a casa, che è meglio.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/01/15 alle 21:16 via WEB
Ecco vedi è sempre più raro che i molti attacchi alla dignità femminile provochino qual¬che reazione da parte delle donne, così come le discriminazioni vecchie e nuove nel mondo del lavoro, le diverse opportunità di accesso e le tante altre ingiustizie quotidiane. A differenza di altri paesi in Italia si è fatta strada l'idea che qualunque protesta sia un vecchio e datato atto di debolezza, un' espressione di quella "cultura del piagnisteo" che è ora di lasciarsi alle spalle.
(Rispondi)
 
Afroditemagica
Afroditemagica il 19/01/15 alle 01:17 via WEB
Pari opportunità, quota rosa, ecc ecc! Spesso si sente dire che se il potere fosse in mano delle donne tutto andrebbe meglio. Ma se si ascolta ad es il chiacchiericcio sul nuovo presidente non si sentono nomi di donne. Almeno, io non ne ho sentiti! Ma talvolta son distratta!! Come dici tu, la violenza di genere esiste ancora ed anche la discriminazione. (Un augurio di una buona e lieta settimana)
(Rispondi)
 
PaulineDumas
PaulineDumas il 19/01/15 alle 12:54 via WEB
Nel mio lavoro ho conosciuto poche donne manager, quelle poche, chapeau, hanno dato filo da torcere agli uomini, perché se per l'uomo sia normale diventare manager, per la donna non lo è, chi lo diventa ha sudato triplo rispetto ad un uomo, quindi ampiamente meritato il suo ruolo. Buona giornata
(Rispondi)
 
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