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APATICA, IPERSENSIBILE, STRESSATA, VOLUBILE, CAPRICCIOSA, PERFEZIONISTA, IPERATTIVA, EDONISTICA, EVASIVA, DEPRESSA

Post n°8122 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da psicologiaforense

Le linee guida dietetiche non sono le stesse per una persona stressata rispetto a un'altra, apatica o perfe­zionista. La dieta deve essere adeguata al nostro modo di essere. In questo post vengono messe in relazio­ne dieci diverse personalità con i prodotti alimentari solitamente usati. Dieci tipologie di dieta che formano altrettanti profili dietetici.

ANCHE IL CIBO DEVE ASSOMIGLIARCI

L'APATICA. E' una persona pigra, che controlla poco i propri impulsi e si deprime perché pensa di mangia­re poco ma di ingrassare lo stesso. Dal lato dietetico è paragonabile a una tartaruga che lentamente, ma ine­sorabilmente, mette su chili. L'esercizio massimo è guardare una partita di tennis alla televisione.  Il modello dietetico: il nostro corpo ha bisogno di alimenti che gli forniscano energia, ma che non fac­ciano ingrassare. Cominciamo col prestare attenzione ai carboidrati complessi (pane, pasta, riso, cereali) ed evitiamo dolci e bevande zuccherate che rubano anco­ra più energia. Cerchiamo di fare ogni giorno un po' di movimento. Non è necessario andare in palestra, basta camminare 30 minuti al giorno. In poco tempo si ridurrà la fatica e ci sentiremo più vitali. Evitiamo: i legumi. Prendiamo: energia da verdure e carni rosse, dal­la frutta, in particolare dall'anguria, dal melone e dalla pera. 

L'IPERSENSIBILE. Al primo problema non risolto, fini­sce con l'arrendersi, col rinunciare, perché si convince che non valga la pena sforzarsi, la sua ipersensibilità la fa sentire debole, fallita. Preda facile, tende a cadere facil­mente in tentazioni. Il modello dietetico: le persone ipersensibili spes­so non fanno la prima colazione del mattino. A causa di questo, sono sotto il minimo, e le prime ore del gior­no non sono per loro particolarmente costruttive. Se si appartiene a questo gruppo, è essenziale fare una corret­ta colazione (preferibilmente con latte scremato, cereali integrali e frutta) per ricaricare le batterie e stare bene per il resto della giornata. Meglio poi non lasciare tra­scorrere molto tempo tra un pasto e l'altro per evitare la tendenza a "spiluccare" qua e là. Infine, avere sempre a portata di mano snack leggeri (sedano, carote, yogurt magro, pomodori, frutta ... ) per superare quei "minimi" senza prendere chiliEvitiamo: la frutta secca perché, anche se è perfet­ta per l'ipersensibile, fa ingrassare se non si tiene sotto controllo la quantità ingerita. Prendiamo: alimenti ricchi di fosforo (latte, carne, uova, pesce ... ): ci aiuteranno a superare le altalene emo­tive e rimanere nel giusto peso. 

LA STRESSATA. Quelli della stressata non sono veri pasti bilanciati. È una persona che spesso ordina pizza a domicilio o si fa prendere per la gola da patatine e caramelle, magari guardando la TV, e di solito usa il cibo per calmare l'ansia, ingerendo qualsiasi cosa.  Il modello dietetico: cerchiamo di mantenere un ordine alimentare e rispettiamo gli orari dei pasti il più possibile. Facciamo una buona colazione (latte, frutta e pane tostato o cereali integrali) e optiamo per una cena leggera, con verdure o insalate. È imperativo prende­re qualcosa a metà mattina e a metà pomeriggio. Non è bene anticipare troppo la cena per non fare poi uno spuntino prima di coricarsi, magari svuotando il frigori­fero a mezzanotte. Evitiamo: bibite e bevande eccitanti e moderiamo il consumo di caffè e tè. Abbandoniamo il tabacco e non prendiamo farmaci per perdere peso perché aumente­ranno le nostre ansie di fronte al cibo. Non abusiamo eccessivamente di dolci per calmare il nervosismo e cerchiamo di non saltare i pasti: il calo di zuccheri può causare un attacco di fame. Prendiamo: latte scremato, cereali integrali, frutta e verdura. Per rilassarci facciamo un'infusione di lime o di melissa al mattino e per la sera mastichiamo gomma dal sapore forte (menta, fragola acida, clorofilla, liquirizia).

L'INCOSTANTE. È quella che passa da una dieta restrittiva, come se volesse punirsi per essere caduta in tentazione, all'utilizzo del cibo come ricompensa, pre­miandosi con un "capriccio", magari dolce, quando si convince che se lo merita, che in fondo si è comporta­ta bene.  Il modello dietetico: è necessario rompere quel rap­porto di ricompensa o punizione che abbiamo nei riguardi del cibo. Anche se ci è concesso prenderci occasionalmente un capriccio, dobbiamo cercare di bilanciare i pasti, ma senza fare una dieta troppo drastica e iper restrittiva. Scegliamo quella mediterranea e lasciamo sta­re l'ultima dieta diventata di moda. Nel nostro caso, non solo non servirà a nulla, ma addirittura diventerà nostra nemica producendo un effetto negativo. Evitiamo: cominciamo a eliminare dalla nostra dieta il cibo spazzatura: patatine fritte, caramelle, hamburger, panini, i fritti e gli impanati. Prendiamo: ogni volta che siamo vittime di un attac­co di fame, optiamo per frutta, verdure crude (sedano, ravanelli, carote ... ) o yogurt magro.

LA CAPRICCIOSA. Non si sente responsabile né di cosa mangia, né della quantità ingerita. Si comporta come una bambina ribelle ingoiando tutto quello che desidera senza alcun tipo di controllo. Di solito, quando è invitata a pranzo, non si nega perché, è convinta, non sia gentile dire di no. Il modello dietetico: bisogna diventare responsabili della nostra alimentazione e, naturalmente, della nostra salute. Teniamo presente che, se non adottiamo questa tattica, qualsiasi tentativo di dieta avrà esito negati­vo. Annotiamo su un diario tutto ciò che mangiamo: ci aiuterà a capire la quantità e qualità che ingeriamo quo­tidianamente. Ma facciamolo con serietà. Evitiamo: gli alimenti "trappola", cioè quelli che non indicano quante calorie contengono, per esempio, i cibi precotti. Eliminiamo dalla nostra dieta gli aperitivi, gli snack e gli alcolici. Non facciamo la spesa a stomaco vuoto e cerchiamo di non saltare i pasti. Infine, se proprio non possiamo eliminare qualche capriccio, scegliamo con attenzione quello più ipocalorico. Prendiamo: se non è possibile resistere alla tentazio­ne del cioccolato, optiamo per quello privo di zuccheri. Ma solo pochi grammi!

LA PERFEZIONISTA. Si colloca tra chi segue la dieta in modo rigoroso, non concedendosi il minimo capriccio, e non è mai soddisfatta dei risultati quando si pesa. La verità è che la perfezionista, come avviene per tutto il resto, si impone un regime spartano ma, dopo pochi giorni perde la pazienza e torna alle vecchie abi­tudini alimentari. Il risultato? Si produce nel suo corpo l'effetto "yo-yo" o rimbalzo, e i chili persi (o anche qual­cosa di più) prendono di nuovo il sopravvento. Il modello dietetico: smettiamo di flagellarci con diete iper-restrittive. Optiamo per una dieta equilibrata e utilizziamo il nostro zelo di perfezionista che porta, ad esempio, a registrare su un foglio tutto ciò che mangia­mo durante la giornata. Prepariamo un elenco dettagliato di tutto il cibo che ci necessita per un'intera settimana e mettiamolo ordinatamente in dispensa e nel frigorifero. Con questo il nostro spirito perfezionista si sentirà sod­disfatto. Evitiamo: rimuoviamo dalla dispensa tutto quello che è dannoso per la nostra dieta e riempiamola, invece, con prodotti gra­devoli, ma leggeri e sani. Prendiamo: cinque pasti al giorno, assumendo solo piccole quantità, e riempiamo la nostra dispensa di frut­ta e verdura.

L’IPERATTIVA. Quasi sempre, mentre mangia, sta facendo qual­cosa di diverso (chiama al telefono, guarda la TV, legge un giornale...). Fa tutto di corsa perché ha fretta o per­ché "mangiucchia" continuamente. Il modello dietetico: è molto importante avere il controllo dei nostri pasti, mangiando, se possibile, nello stesso luogo e negli stessi orari (senza lasciare trascor­rere più di 3 ore tra un pasto e l'altro). È altresì imperativo non far niente mentre si mangia e masticare lentamente. Soprattutto è indispensabile trovare tempo per noi stesse, incluso quello necessario per preparare il cibo e gustarloEvitiamo: di consumare, per quanto possibile, snack e cibi spazzatura e riduciamo anche il consumo di caffè, spesso provoca una "dipendenza" che può risultare nociva nelle varie occasioni della giornata.  Prendiamo: pasta e riso integrale e beviamo tè senza teina e caffè decaffeinato, insieme a succhi di frutta senza zucchero al posto delle bibite gasate.

L'EDONISTA. Per questa persona, mangiare diventa un autentico piacere. Apprezza gli aromi, i sapori e la consistenza del cibo. Tuttavia, l'entusia­smo per la buona tavola la porta a prediligere piatti molto elaborati con salse piccanti, invece di alimen­ti preparati con semplicità. Inoltre, è piacevolmente incantata dai dolci e dagli alimenfi grassi. Il risulta­to? I chili più terribili da smaltire!   Il modello dietetico: non dobbiamo rinunciare al nostro "profilo" di gourmet, ma provare a sosti­tuire i cibi ad alto contenuto di grassi o i dolci con altri più leggeri e sani. È anche importante man­giare lentamente, assaporando ogni boccone. Ricordiamo che il cervello non si sente soddisfat­to fino a 15/20 minuti dopo l'inizio di un pasto. Prendiamocela comoda. Se poi ci piace cucinare, iscriviamoci a un corso di cucina magari etnica ma con basso contenuto calorico. Infine, è necessario dedi­carsi ad attività piacevoli che non abbiano nulla a che fare con il cibo. Evitiamo: caramelle, cibi ricchi di grassi, burro e salse. Prendiamo: diventiamo consumatrici di sughi leggeri, pietanze saporite ma poco caloriche, cibi cotti alla griglia o al vapore ... Non dimentichiamoci di frutta e verdura. Ci è anche concesso di gustare un bicchiere di buon vino rosso  a pranzo.

L'EVASIVA. E' una persona che affronta i suoi problemi con il cibo proprio come fa lo struzzo: nasconde il capo e finge di non capire il perché dei chili di troppo che si ritrova, anche se non mangia poi molto ... È un modo di ingannare se stesse di continuo: la bilancia non mente. Il modello dietetico: il primo passo per risolvere i nostri proble­mi con il cibo è quello di scoprire che cosa c'è di sbagliato. Man­giare, quindi, senza capo né coda, è solo la punta dell'iceberg. Una buona regola è quella di annotare giornalmente ciò che si mangia e, accanto, riportare le nostre emozio­ni di fronte al cibo. Ad esempio, se ci sentivamo arrabbiate o depresse. Poi riflettiamo sui problemi che in quel momento ci preoccupano. Se possibile, facciamolo per iscritto, individuando le possibili soluzio­ni realistiche. Si tratta di imparare ad esprimere quello che sentia­mo, senza doverci rifugiare nel cibo per placare le nostre ansie, i nostri desideri. Evitiamo: quando mangiamo, non assumiamo alcol per sfuggire dalla realtà pesante di ogni giorno. Questo perché, quando saremo disinibite, mangeremo nei momenti in cui non abbiamo fame. E, se non trovia­mo qualche altro rimedio, non spilucchiamo qua e là e non sediamoci a tavola, per evitare di comportarci come una scopa, divorando tutti gli avanzi. Prendiamo: una porzione di cibi ricchi di fibre o protei­ne un'ora prima dei pasti. Mangeremo poi molto meno, senza rendercene conto.

LA DEPRESSA. Cibo e umore sono strettamente col­legati. Per questo motivo, la depressa, quando si sente triste, va alla ricerca affannosa del cibo per recupera­re l'armonia perduta. Chiede l'impossibile per sentirsi meglio, più appagata. Ma il risultato finale è purtroppo lontano da ciò che lei si aspetta, perché rimpinzandosi, senza regole, finisce con l'ingrassare e si sente ancora più triste e amareggiataIl modello dietetico: dobbiamo pensare che mangiare troppo non migliorerà certo il nostro umore, ma peggiorerà la situazione.  Per evitare di cadere in questa trappola sarà opportu­no che il fattore cibo venga sostituito con altri obiettivi positivi che ci possano distrarre, come nuove attività piacevoli, ad esempio, a cui dedicare il nostro tempo e le nostre energie.  Se soffriamo di depressione, dovuta probabilmente a un basso livello di serotonina, dobbiamo stimolare la produzione di questo ormone prendendo carboidrati complessi, perché il loro contenuto di triptofano stimo­la, appunto, la produzione di serotonina. Evitiamo: di passare troppo tempo in casa, da sole, soprattutto se non abbiamo niente di urgente da fare. È molto meglio uscire per distrarsi. Prendiamo: carboidrati complessi quando siamo sco­raggiate e aumentiamo il numero di piccoli pasti per mantenere un livello costante di glicemia e di serotonina.

 
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Commenti al Post:
gioia58_r
gioia58_r il 12/12/14 alle 13:15 via WEB
Dieta? what's dieta? è una parola che non rientra nel mio vocabolario! ^_* buon fine settimanaaaaaaaaaaaaaa
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 13:59 via WEB
Ciao Carissima:-))) Anch'io SONO CONTRO la dieta, di solito, perchè fa danno. Bisogna invece scegliere uno STILE DI VITA con una alimentazione sana.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 12/12/14 alle 13:35 via WEB
Però dovevi mettere un titolone sopra il post, che non vedo: la dieta. Saranno anche atteggiamenti psicologici, ma sono tutti atteggiamenti verso il cibo. E poi, son tutti riferiti alle donne? Sono al femminile, ma si riferiscono alla Persona? Io sono un po' di tutto, ma sul cibo me ne infischio un poco perché son magro e non ingrasso neanche a volere. Faccio la colazione raccomandata, mi modero un poco sugli zuccheri (non ho il diabete ma un poco di resistenza insulinica), mangio poca carne, preferisco cibi sani e poco trasformati, pesce, frutta, verdura, legumi, frutta secca, sporadici salumi (prosciutto), formaggio, uova, mi piacerebbero i dolci e un tempo ne mangiavo liberamente, pur se con moderazione...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 14:01 via WEB
Grazie RENATO:-))) Adesso provvedo per il titolo. Sì ho voluto fare un post per noi donne però è chiaro che do indicazioni valide per tutti.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 14:10 via WEB
Mi sembra che tu, RENATO, abbia scelto un regime alimentare sano e che dovrebbe dare buoni risultati. Felice serata:-)))
(Rispondi)
 
villari1980
villari1980 il 12/12/14 alle 14:23 via WEB
Io di solito sono di pessimo umore
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 14:26 via WEB
ALIMENTAZIONE E DEPRESSIONE. Vedi, mangiare troppo e velocemente, fare scelte alimentari inadeguate, ecc... ha una enorme influenza sull' umore.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 14:29 via WEB
.... quando veniamo presi da uno stato d'animo "triste", mangiamo pure qualche grammo di cioccolato: eleva il livello di endorfine e di serotonina nel cervello.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 12/12/14 alle 15:24 via WEB
Buonasera...Io seguo la classica dieta mediterranea. Ha degli effetti molto importanti sulla salute. Non mi privo di nulla, nella giusta misura. Nella dieta mediterranea i carboidrati, carne bianca, molto pesce, frutta e verdura fresca permettono il giusto apporto di calorie necessarie. Ovviamente il tutto supportato dall'esercizio fisico quotidiano, garantisce una vita longeva e...un effetto protettivo sull'invecchiamento! Buona merenda Patty
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 16:21 via WEB
Esattamente. Come sottolinea nel suo libro la mia Amica Elisabetta Moro: " Risalente alla Magna Grecia, scoperta dall'America, dichiarata dall'Unesco patrimonio immateriale dell'Umanità, la dieta mediterranea è più di un regime alimentare: in essa trovano espressione antiche tradizioni culturali e una lunga storia di convivialità".
(Rispondi)
 
camnisi1943
camnisi1943 il 12/12/14 alle 16:05 via WEB
C'è gente di maniera diversa, che ci vuoi fare cara Giuliana. Dicembre. che bel mese, freddo, neve e natale. Buon pomeriggio cara amica mia,clicca e buone passeggiaee con questo bel sole raggiante e d un mio sorriso ad ogni raggio di sole, Camillo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 16:24 via WEB
Carissimo CAMILLO, desiderare il sapore di determinati alimenti è molto comune in uomini e donne, ma mentre i primi pensano che questi sono alimenti "vincenti", perché stimolano l'appetito, noi donne attribuiamo a questo "desiderio" stati d'animo negativi come noia e stress.
(Rispondi)
 
alzanussi
alzanussi il 12/12/14 alle 17:30 via WEB
Ad ogni personalità la sua alimentazione e va bene ma ci si può curare solo con il cibo?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:39 via WEB
Secondo qualcuno sì, con il cibo o con il digiuno.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/12/14 alle 17:47 via WEB
Un bel catalogo non c'è che dire!!! Figlio degenerato dei tempi che viviamo...purtroppo. Perché in fondo, è tipica espressione della moderna funzione del cibo: non più alimentazione e basta, ma attentato alla salute fisica del consumatore. Ecco perché col tempo e in breve tempo, sono cambiati gli approcci e i modi per consumare. Una volta erano gli anglosassoni i nostri nemici: un ritmo diverso dal nostro e una distribuzione alimentare articolata in modo alternativo al nostro. Io per colazione non ho mai mangiato uova fritta e bacon!!! Comunque le categorie da te elencate sono reali complessi che insorgono quando subentrano fisse e aspirazioni assurde: un rispetto maniacale e inderogabile di scelta del cibo, peso dle cibo e orario per mangiare. Roba da strozzarsi senza mangiare un cacchio!!!! Mai vissuto queste esperienze, oggi ahimè, rispetto solo un po' la linea perché obbligato. Ma fino al 2007, Carlè non aveva trippa per gatti: la teneva tutta per se!!!! AhAhAhAhAhAh!!!! Buonasera cara: empatia confermata!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:53 via WEB
Carissimo Carlo, si duole il Tuo 51% per il fatto che non le dai retta quando Ti dice che è essenziale trovare il tempo per noi stessi, incluso quello di cucinare, lavare i piatti,riordinare, ecc.. per poi trovarne un profondo godimento materiale e spirituale.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 12/12/14 alle 18:51 via WEB
Io penso che mangiare di tutto un po', secondo il nostro fabbisogno calorico, aiutando un eventuale metabolismo lento, sia la miglior dieta, quella che ti fa mantenere lo stesso peso, mai eccedere anche se ci sono feste. Per fermare la golosità, quella che ti porta ad aprire il frigorifero di continuo, basta la foto di una grassona dentro il frigorifero... provare per credere e quello sportello si aprirà solo nelle ore giuste...
Ciao Giuliana, concedimi un momento di sorriso. Un abbraccio, mia cara !
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:40 via WEB
eheheheheheh DIGIUNARE PER LA MENTE. Non solo il digiuno rilassa e purifica la mente, eliminando quindi le tossine, ma produce più.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 12/12/14 alle 19:47 via WEB
Vorrei dirti che sono ordinata per quanta riguarda i pasti ma non è cosi. Mangio quando sento la fame ,a volte tanto a volte solo due bocconi, a volte mangio veramente tardi ,specie se M. arriva a casa in quel orario …mi dispiace non farli compagnia e cosi si fanno delle cene anche alle 23 …L’unico pasto fiso, dunque è quello alle 14 ,quando arriva a casa J.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:43 via WEB
Ti capisco perfettamente. Siamo costrette a orari irregolari e pazienza. Smettiamo di flagellarci con diete troppo restrittive. Optiamo per una dieta che sia equilibrata e controlliamo il nostro livello di perfezionismo.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 12/12/14 alle 19:50 via WEB
Buon fine settimana :-)))))
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:43 via WEB
UN abbraccio carissima:-)))
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/12/14 alle 21:29 via WEB
Ciaooo..oggi non funzionava DNS
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:43 via WEB
Sai che novità?
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/12/14 alle 21:47 via WEB
beh...grazie..sei preziosa la sai?...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:44 via WEB
Il cattivo umore, carissima Mara, può essere correlato al consumo di troppi dolci e cibi raffinati: questi alimenti, infatti, impoveriscono le riserve di magnesio, componente essenziale per godere di buon umore.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/12/14 alle 23:47 via WEB
CIOCCOLATO ANTIDEPRESSIVO, Pochissimi grammi di cioccolato, grazie al suo contenuto di feniletilamina, teobromina e caffeina, producono un effetto antidepressivo quasi istantaneamente, restituendo l'euforia e il buon umore.
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 13/12/14 alle 07:27 via WEB
BUONGIORNO GIULIANA:)))))))))
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 13/12/14 alle 07:33 via WEB
Dieta? Ma quando mai.. Leggendo il tuo post mi colloco un po' qui e un po' là..ahahahah In effetti sono nervosa, un po' depressa, iperattiva.....una miscela esplosiva,mi nutro perchè devo,non perché amo il cibo,naturalmente ci sono delle fughe verso il barattolo della Nutella...che dici?
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/14 alle 14:07 via WEB
Ciao Carissima:-)))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/14 alle 14:09 via WEB
TU, Oretta, fai bene tutto quello che fai:-)))
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 13/12/14 alle 19:04 via WEB
Ti ringrazio del complimento..ahahahaha..
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 13/12/14 alle 19:06 via WEB
Cara Giuliana...ovunque tu vada spero che sia per un po' di riposo.. ODDIO..AUSTRALIA,DOVE SEI? Scusa,ma sono sull'orlo di una crisi esistenziale..ahahahaha...
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/14 alle 21:17 via WEB
eheheh tu non sai neppure cos' è una crisi esistenziale. Sei come un'aquila che vola alto sopra le "miserie" del mondo.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/12/14 alle 19:19 via WEB
stasera tante verdurine..puntarelle, finocchi e pomodorini vesuviani...va bene?
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/12/14 alle 19:21 via WEB
poi ho preparato il mio strudel, pochi grassi e molte mele..piace
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/14 alle 21:16 via WEB
Tu i dolci non dovresti nemmeno vederli! Faresti bene a limitarti a 4 mele al dì per 21 giorni con un po' di movimento o di palestra...
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/12/14 alle 21:45 via WEB
...ho Argo, altro che palestra..!!..e il dolce non lo mangio io..mele e mandaranci..tutti i giorni, poca carne bianca. Uffi...ho perso peso lo si, son quasi normale adesso
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 13/12/14 alle 20:50 via WEB
Non seguo una dieta precisa, in genere mangio verdura e frutta, ma non resisto ai dolci e poi cammino troppo poco. Risultato? E' evidente!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/14 alle 21:10 via WEB
Il problema non è mai di "dieta" ma di "stile di vita". Se fai una breve passeggiata (ad es. ti allontani da casa di soli 15 minuti e poi rientri... e in camera, quando hai voglia, altri 15' di cyclette, pausa, e ancora 15') in poco tempo si ridurrà la fatica e ti sentirai sempre più vitale e in forma. Bene le verdure cotte e crude. Pochi carboidrati complessi (pane, pasta, riso, cereali) e pochissimi dolci o bevande zuccherate. Carne bianca (pollo o coniglio). Frutta, in particolare anguria oppure pere, ciliege o mele. Bere DUE LITRI di acqua al giorno anche se non hai sete...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/14 alle 21:14 via WEB
Ovviamente pesce due o tre volte la settimana...
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 13/12/14 alle 21:18 via WEB
Mi rispecchiò nell'iperattiva. Mannaggia a me.Ciao Giuliana.
(Rispondi)
 
hatterinavampira
hatterinavampira il 17/12/14 alle 13:20 via WEB
post simpatico e interessante. ^__^
(Rispondi)
 
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