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RIFLESSIONE DELLA SERA, SCIENZA DELLA VITA, ORDINE, DISORDINE,ARMONIA

Post n°8087 pubblicato il 12 Novembre 2014 da psicologiaforense

Tutto ciò che esiste, senza alcuna eccezione, ha un senso, uno scopo, un fine, una ragione d'essere.  Nulla è stato creato a caso.  Nessun essere può rinunziare al suo ruolo, o scambiarlo con quello di un altro. Ogni essere quindi deve realizzare il suo parti­colare ordine e nel modo migliore...  

 

LE SETTE RADICI DEL DISORDINE

Sono sette le catene che tengono avvinto l'esse­re umano, sono i così detti vizi capitali: la loro presenza si può considerare come la causa del disordine attuale e, insieme, la conseguenza del disordine ereditato.

Esse sono:

1.  La superbia, che è l'opinione esagerata di sé, delle proprie capacità e dei propri meriti. Porta al disprezzo, al distacco e all'isola­mento dagli altri.

2.  L'avarizia, che è l'attaccamento smodato ai beni materiali. Porta a egoistiche conseguen­ze sul piano personale, familiare e sociale.

3. La lussuria, che è l'uso disordinato della propria  sessualità. Porta alla disgregazione della persona, del­la famiglia e della società.

4. L'ira, che è l'esplosione improvvisa e violen­ta dell'animo. Reca agli altri imprevedibili offese e danni.

5. La gola, che è l'uso disordinato degli ali­menti. Reca danni irreparabili alla salute fisica e psichica dell'individuo.

6. L'invidia, che è l'atteggiamento di astio verso persone ritenute più fortunate e felici. Porta alla rottura di molti rapporti interpersonali.

7. L'accidia, che è l'apatia nei confronti di qual­siasi impegno. Porta all'ozio e all'inattività in qualsiasi campo.

Questi vizi (stili di vita disfunzionali) sono presenti, in maniera diversa, in tutti gli uomini e in tutte le donne, senza eccezione alcuna. E sono proprio i vizi a rendere lenta e faticosa la realizzazione dell' ordine e dell' amore.

 
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Commenti al Post:
Zara1115
Zara1115 il 12/11/14 alle 17:22 via WEB
Gli antichi definivano l'ordine: «mettere ogni cosa al suo posto, e trovare un posto per ogni cosa».
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:33 via WEB
E in questa sapiente definizione c'è tutto il senso dell' ordine. Di ogni ordine.
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 12/11/14 alle 17:24 via WEB
Tutti hanno un fine da realizzare, e lo realizzano quando sono al loro posto, e quando adempiono la funzione per cui vivono, amano, soffrono, lavorano.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:34 via WEB
Sì, quindi: un fine da raggiungere, dei mezzi adeguati per raggiungerlo, la creazione di situazioni e di condizioni adeguate per poterlo raggiungere.
(Rispondi)
 
villari1980
villari1980 il 12/11/14 alle 17:32 via WEB
Capita spessissimo di trovarsi in una condizione di disorientamento morale, esistenziale o ideologico per aver perso i legami con il proprio gruppo o ambiente sociale di appartenenza. In questi casi si conduce una vita disordinata e priva di gioia
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:36 via WEB
La persona, pur condividendo la fragilità degli animali, e, pur non conoscendo che in minima parte le leggi che regolano l'universo, è chiamata al ruolo di protagonista intelligente nel mantenere e sviluppare l'ordine in se stessa e nell' ambiente in cui vive.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:36 via WEB
Dicevano gli antichi: «serva ordinem et ordo servabit te». Traducendo: mantieni l'ordine, e l'ordine manterrà te! Il verbo mantenere qui significa: sostenere, reggere, tener saldo, conservare ... in una parola: far sì che l'essere umano possa esistere, crescere, realizzarsi in modo pieno e completo.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/11/14 alle 17:37 via WEB
si perde la strada..capita..a volte si torna sulla via giusta..a volte no. Quali di questi mi riconosco di più? Il 4 il 6 e il 7...però in maniera discontinua..insomma cerco di correggermi
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:47 via WEB
Carissima MARA, come tu mi insegni la persona si realizza nell’ordine che è indispensabile per tutto ciò che riguarda la struttura, la crescita e l'attività umana. Una persona ordinata è una persona efficiente, armonica equilibrata, protesa ad una felice realizzazione di sé
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:48 via WEB
Una persona senza ordine è inconcludente, imprevedibile, inaffidabile, imprecisa, insufficiente: una persona della quale normalmente non ci si può fidare fino in fondo.
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 12/11/14 alle 17:59 via WEB
eccomi qua..:(
(Rispondi)
 
Yaris167
Yaris167 il 12/11/14 alle 17:37 via WEB
Interessantissimo post mia cara, GRAZIE!! Mi hai dato lo spunto per un workshop..ti saprò dire... Buona serata :-))
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:52 via WEB
Ciao ROSSELLA:-))) Un workshop su come trasformare il CAOS in ORDINE e ARMONIA. Perchè l'ordine sta alla base dell'essere e dell'agire. Ed è alla radice di ogni realizzazione valida e duratura.
(Rispondi)
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 13/11/14 alle 12:24 via WEB
Esattamente, mia cara. Da qualificata professionista,qual sei, hai centrato l'argomento da sviluppare.. OTTIMO! Ora però, devo pensare al come renderlo più esperienziale possibile... Grazie mille per l'ispirazione. Buon proseguo di giornata :-))
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/11/14 alle 17:42 via WEB
sto facendo un "lavoro" per me (scelgo)..stasera dopo cena devo stampare..
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 17:54 via WEB
BRAVISSIMA:-)) OPERATIO SEQUITUR ESSE...
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/11/14 alle 18:00 via WEB
ho scelto la copertina..la foto di un melo..sembra uno degli alberi di Mondrian
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 18:10 via WEB
Bellissimo e pieno di significati incisivi che si trasmettono in forma analogica
(Rispondi)
 
Marion20
Marion20 il 12/11/14 alle 18:15 via WEB
Tutti hanno un posto nel mondo, io lo credo davvero. Niente è casuale e disordinato, e anche in questo credo fermamente. La mancanza di armonia e di ordine è legata alla nostra libertà di fare il male. Non siamo esseri legati dalla "necessità" di fare il bene, abbiamo l'arbitrio di sceglire tra il bene e il male. E il male è disarmonia, così come lo sono i vizi che tu citi. Una riflessione quella proposta da te molto impegnativa ed interessante. Ciao Marion
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 18:22 via WEB
Grazie MARION:-) Il quesito è DA DOVE COMINCIARE A METTERE ORDINE? A mio modo di vedere: dall'intelligenza, dalla mente, dal cervello, dal cuore.... Non si può realizzare l'ordine, senza avere prima elaborato un progetto ben definito e motivato. Non si può agire senza sapere ciò che si vuole, cioè senza conoscere lo scopo per cui si agisce.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 18:26 via WEB
.... è chiaro però, Carissima MARION, che "NEMO DAT QUOD NON HABET (nessuno può dare agli altri ciò che non possiede per sé). Nel caso nostro: solo chi possiede intelligenza e personalità può ideare e attuare un ordine vero e stabile: in se stesso e nel mondo che lo circonda. È l'intelligenza quella che illumina e dirige ogni cosa! E guai a chi agisce senza lasciarsi guidare da essa!
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/11/14 alle 18:36 via WEB
Mado' e mo'?????? Mi tocchi sulla religione e su questo argomento sono piuttosto riservato. Sono cattolico cristiano, cerco di rispettare i comandamenti e il Verbo. Sono un dannato peccatore, e tanto dannato che ogni domenica Don Mazza il mio parroco, durante l'omelìa e con la chiesa colma di parocchiani, mi punta personalmente passeggiando tra i banchi con il suo microfono senza fili, e ogni tanto, tra un predicozzo e l'altro mi dice: "Vero Carlo?". Quando usciamo sul sagrato, tutti gli altri "amici" parocchiani, mi guardano, alcuni mi paccano sulla spalla e altri mi chiedono: "Che hai combinato 'sta volta?". Insomma, io sono sempre e comunque vittima, ogni situazione, ogni contesto sono il centro del bersaglio. Ho sempre detto a Don Mazza: "Presta attenzione, che una bella domenica prenderò improvvisamente la parola e nascerà un bel dibattito pubblico durante la messa!. E lui: "No Carle', non lo fare, altrimenti ti socmunico!!!". E' troppo forte la mia guida spirituale, mi rivolta come un calzino, mi conosce come un libro aperto e formiamo un bell'arco voltaico. Scintille amorevoli a non finire. Stiamo bene solo quando siamo a tavola e beviamo vino. Lui il bianco e io il rosso. La gola è uno dei pecati che ci condediamo in...libertà, salvo confessione necessaria subito dopo. Buona sera Giuliana.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 18:42 via WEB
EHEHEHEHEHEHEHEH non volevo fare un discorso di tipo religioso ma parlare laicamente di "stili di vita"
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 18:47 via WEB
...carissimo CARLO, con la lucidità, la conoscenza e l'ampiezza di orizzonti che ti contraddistinguono se fai un contraddittorio con il Padre lo seppellisci
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 18:45 via WEB
.... mi sembra che questi quattro principi della filosofia classica ci aiutino a comprendere e a riassumere tutto il post: NIHIL VOLITUR QUIN PRAECOGNITUM: nessuna cosa si può volere, se prima non si è conosciuta; OMNE AGENS, PROPTER FINEM AGIT: colui che agisce lo fa solo se ha un fine da raggiungere; OPERATIO SEQUITUR ESSE: la natura dell' azione dipende dalla qualità di colui che la compie. MEMO DAT QUOD NON HABET: nessuno può dare agli altri ciò che non possiede per sé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/11/14 alle 19:56 via WEB
"Voluntas fertur in incognitum". Ci è ingnoto il risultato del nostro agire.
(Rispondi)
 
StregaM0rgause
StregaM0rgause il 12/11/14 alle 19:34 via WEB
è l'intelligenza che apre la mente e con la conoscenza che ne è la fedele compagna i vizi capitali diventano preziosità caratteriali, che ci aiutano a raggiungere quell'equilibrio con l'universo indispensabile per una vita degna di essere vissuta. Ciao giuliana, buona serata!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 19:44 via WEB
Tutto parte dall'intelligenza e nei sette tipi in cui la stessa si divide. Infatti nulla si fa di ragionevole e di costruttivo senza di essa!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 19:47 via WEB
.... mi riferisco a: Intelligenza linguistico/verbale, Intelligenza visivo/spaziale, Intelligenza musicale, Intelligenza intrapersonale, Intelligenza interpersonale, Intelligenza cinestesica, Intelligenza logico-matematica.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 12/11/14 alle 19:51 via WEB
Oltre alla tua scienza professionale qui emerge alla grande una visione reale del mondo in balia di questi vizi capitali che paiono essere ormai i " bisogni primari" , senza i quali ci si sente completamenti esclusi dal mondo.
Dolce serata con un abbraccio!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/14 alle 20:32 via WEB
Buona serata GIOVANNA:-))) Hai proprio ragione. Lo "stile di vita", se male illuminato dall'intelligenza e trascinato dagli istinti più bassi diventa disfunzionale ed egodistonico per cui tende verso mete illusorie cercando la felicità dove non può esistere.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 12/11/14 alle 23:02 via WEB
Sì, però ci sono tante gradualità, non funzionano col principio del tutto o niente: tra un mediocre ozioso e un depresso grave c'è una bella differenza, e sempre di accidia si tratta, o no? Tra un amante del buon cibo e un bulimico c'è una bella differenza. A parte che depressione e bulimia sono malattie e non vizi. Insomma mi pare che questa sia una nuova sistemazione delle patologie in un quadro moralistico-religioso, che però non ci aiuta molto... Mi spiace di essere in disaccordo con te, Giuliana Comunque ti saluto con cordialità.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 12:57 via WEB
Carissimo Renato, capisco perfettamente le tue perplessità:-)) "Patologie in un quadro moralistico-religioso" scrivi nel tuo commento perchè questo post si presta a sfumature e ad ambiguità di senso. Nella realtà dei fatti era mia intenzione parlare in poche righe di: Ordine, Disordine, Armonia e Stili di vita. Nessun moralismo bigotto, nulla di biblico o di religioso, niente di clinica psichiatrica. Un post relativo all'esistenza come carattere e condizione dell'essere umano.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/11/14 alle 10:12 via WEB
...ecco un bel quesito, che legami possono esserci tra "malattia" e peccato, e come si fa a capire fino a che punto si è pigri di natura, oppure è una patologia a invalidare la volontà del fare!?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 12:44 via WEB
Questi sono pensieri tuoi! Io non intendevo parlare nè di patologie nè di religione. Ho indicato i 7 vizi capitali solo perchè ci danno conto di altrettanti "stili di vita". CIAO!!
(Rispondi)
 
Hamsho
Hamsho il 13/11/14 alle 11:51 via WEB
"Ordine" dell'intelligenza il progresso ! Dei vizi disonorevole disordine.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 12:46 via WEB
eheheheheh Ciò che ancora è a riposo è facile da contenere, ciò che ancora non si manifesta è facile da prevenire, ciò che è fragile è facile da rompere, ciò che è piccolo è facile da disperdere. Affronta le cose sul nascere, metti ordine prima che si manifesti il disordine. Lao Tse
(Rispondi)
 
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