Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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« QUANDO LA LUCE E' ACCES...LA FOTO DEL GIORNO, IL ... »

TEMI TRASCURATI, PUDORE, ESIBIZIONISMO, FOTO INTIME SU INTERNET, PASSIONI, SOLITUDINI, CONSAPEVOLEZZA DI SÉ, MONDO DIGITALE

Post n°7972 pubblicato il 17 Luglio 2014 da psicologiaforense

 La rete e i social media hanno ormai fatto irruzione nelle nostre vite, promettendo di appagare il nostro bisogno più profondo di comunicazione, di conoscenza e di narcisismo, giungendo a toccare la nostra natura più intima, modificando la nostra sessualità. Per molti, la tecnologia digitale si è già sostituita alla ricerca della verità e dell'amore, i due motori più potenti dell'essere umano....

NUDI IN RETE

 

Oramai  è un must : postare le proprie foto intime, sensuali, provocanti... E’ eccitante divertente, trasgressivo, “cool”. Per molti, osserva la mia amica e collega  GRAZIOTTIN, si tratta di un gioco senza conseguenze: un’impennata di esibizionismo compiaciuto (“guarda come sono sexy”), di narcisismo, di voglia di stupire e di mostrarsi più disinibita/o e trasgressiva/o degli altri. Come se il rango del proprio valore nel gruppo venisse determinato anche da questo tipo di comportamenti.   I problemi cominciano quando le foto mostrano pose e dettagli inequivocabilmente sessuali.  Ma dai, dirà qualcuno, ormai in internet si posta di tutto, nessuno ci fa più caso. Non è così: lo dimostrano i suicidi, e i tentati suicidi, di adolescenti, le cui foto sono state postate, che non hanno retto la vergogna, l’umiliazione, la derisione. Senza arrivare a questi estremi, c’è una conseguenza importante, trasversale, che tocca tutti quelli che postano, o lasciano postare, le proprie foto intime. In questo mostrarsi senza veli, a tutti, viene ucciso il senso del segreto, del mistero, dell’intimità amorosa che ama il silenzio, la notte, i sussurri, le emozioni invisibili che accendono l’amore e la passione esclusiva: afrodisiaci sottili e vulnerabili, sono difficili da ritrovare quando tutto è stato esibito, mostrato, banalizzato, sporcato.

 
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Commenti al Post:
mark_marchi
mark_marchi il 17/07/14 alle 22:06 via WEB
Bisogna vedere chi hosta l'interessata, amici, fidanzati o estranei presenti , per esempio, a festini spinti?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/07/14 alle 22:29 via WEB
E' verissimo. Infatti il problema diventa più spinoso se le foto sono state messe in rete da terzi. Le reazioni emotive e affettive, in questi casi, possono essere estremamente negative...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/07/14 alle 22:32 via WEB
... inoltre ciò che va in rete, ci resta (Se il materiale fotografico) è stata archiviato nei file personali di altri internauti, sarà lì per sempre e potrà essere riversato in rete in qualsiasi momento. Come un virus per ora silente, ma sempre presente nell’organismo chiamato web e pronto a colpire.
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 17/07/14 alle 22:08 via WEB
Postare, Hostare, Uppare è una mania collettiva, inarrestabile.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/07/14 alle 22:34 via WEB
Sì, ho letto poco fa su "IL TEMPO" che "Gli Italiani si rivelano un popolo di appassionati di selfie arrivando a scattarne circa 1 milione ogni giorno. A rivelarlo è la ricerca condotta da Human Highway e commissionata da Samsung secondo la quale sarebbero circa 29 milioni gli autoscatti che mensilmente vengono prodotti per una media di 2,2 a individuo. Il fenomeno è ormai un vero e proprio trend arrivato a coinvolgere oltre il 55% degli Italiani che dichiara di aver scattato un selfie almeno una volta nella vita e, nel 44% dei casi, almeno una volta nell’ultimo mese"
(Rispondi)
 
villari1980
villari1980 il 17/07/14 alle 22:11 via WEB
NARCISO E' TRA NOI!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/07/14 alle 22:36 via WEB
Anche questo è vero. L'amore per la propria immagine è estremamente vivo...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/07/14 alle 22:38 via WEB
.... oggi più che mai si reifica il mito di Narciso che, innamoratosi della propria figura riflessa nell'acqua, annegò per averla voluta contemplare troppo da vicino
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/07/14 alle 22:40 via WEB
Sottolinea la GRAZIOTTIN: " Le foto possono innescare nel gruppo, ma anche in sconosciuti che le intercettino in rete, emozioni diverse: desiderio, voglia di prendersi quel corpo offerto agli sguardi e al desiderio in modo inequivocabile. Possono stimolare molestie e abusi. Possono evocare disprezzo, o un giudizio morale pesante, dalla “ragazza facile” in giù. Possono creare zavorre pesanti in relazioni successive: perché possono attivare un’insidiosa gelosia retrospettiva, o comportamenti emulativi più estremi ancora. Possono devastare le relazioni con la famiglia di origine di un partner successivo, con cui magari, a distanza di anni, nasce il desiderio di metter su famiglia"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/07/14 alle 22:41 via WEB
"... Diventano un inquietante biglietto da visita anche sul fronte professionale: è sempre più frequente, oggi, che un potenziale datore di lavoro, prima di assumere, faccia fare anche un giretto, uno scouting, in internet, per vedere qual è il profilo di vita vera che il /la candidata ha in rete, al di là del curriculum. Immagini, situazioni e contesti possono far crollare una candidatura, anche con un curriculum discreto. Ancor più se le immagini suggeriscono di essere state scattate sotto effetto alcolico o di droghe"
(Rispondi)
 
Marion20
Marion20 il 18/07/14 alle 01:26 via WEB
A me viene da pensare, in questo caso, che in realtà oltre al narcisismo e alla voglia di essere "apprezzati" nel gruppo per questo tipo di comportamenti, dietro gli atteggiamenti provocatori filmati o fotografati e messi sul web ci sia in realtà una paura latente (o forse manifesta) di avere un incontro "emotivo" con l'altro, nel vero senso della parola. Si è disinibiti perché si è molto inibiti nello stabilire un legame vero con le persone. E il legame nasce anche in un contesto di mistero, perché il fatto che ci piaccia una persona particolare ha sempre una componente emotiva non facilmente e non totalmente spiegabile al lume della ragione. Ciao Marion
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/07/14 alle 11:44 via WEB
C'è del vero in quello che scrivi Carissima:-) A volte si tenta di ipercompensare forme di "timidezza" (che io chiamerei "fobia sociale")con queste manifestazioni provocatorie ben "protetti" dietro il computer nella propria stanzetta. Altre volte, invece, è esibizionismo compiaciuto (“guarda come sono sexy”), narcisismo, voglia di stupire e di mostrarsi più disinibita/o e trasgressiva/o degli altri. BUONA FINE SETTIMANA:-)))
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job1111
job1111 il 18/07/14 alle 10:47 via WEB
Selfie troppo hot? Uno studio li boccia: «Diminuiscono l'appeal». Meglio evitare se non si vuole perdere del tutto il proprio appeal. A rivelarlo è una ricerca di un team di psicologi dell'Oregon State University che hanno dimostrato che chi si mostra senza veli su Facebook e Instagram finisce per risultare meno attraente e non in grado di svolgere i propri compiti. In altre parole, possono sorgere dei problemi anche sul posto di lavoro dato che, secondo lo studio, le persone che postano selfie in posizioni hot sono viste come meno competenti e non in grado di sviluppare relazioni sociali. E se le foto sono in grado di strappare qualche commento tra gli uomini, totalmente impietoso è il giudizio del gentil sesso.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/07/14 alle 11:45 via WEB
Ecco appunto! Grazie per questa felice integrazione:-))
(Rispondi)
 
aracnoid.999
aracnoid.999 il 18/07/14 alle 10:54 via WEB
Manie spesso ossessive dell'apparire.. Brillare di luce propria, non quella dei flash, sembra sempre più un pio desiderio. Saluti Antonio
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/07/14 alle 11:48 via WEB
Per "brillare di luce propria" come dici tu bisogna avere consapevolezza di sè, buona autostima, sicurezza, assertività, indipendenza dello spirito, ecc... Buon W.E. e grazie per visita e commento!
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monellaccio19
monellaccio19 il 18/07/14 alle 12:26 via WEB
Io sono un pudico, un timido e un bacchettone. Cerco di attribuirmi questi aggettivi con giusta ragione e interrogandomi sui perchè. Non mi mostrerei in abiti discinti, men che mai nudo, sarei imbarazzato quindi intimidito se fossi in presenza anche di una sola persona, figuriamoci in rete; infine, bacchettone, perchè l'educazione ricevuta è datata, molto severa e pertanto incapace di dare ampio spazio a ciò che nel tempo si è etichettato con il termine "proibito". Proibito mostrare nudità gratuitamente e senza un preciso e ragionevole motivo. Detto questo, veniamo al "cui prodest": perchè farlo? Perchè questa invasione? Perchè la tendenza ormai dilagante? Perchè la massificazione? A parte narcisismo e vanagloria, ci sono ragioni ancor più profonde? Si punta a qualcos'altro? Lo si fa perchè lo fanno quasi tutti? Non riesco a spiegare il fenomento senza andare al nòcciolo, al flucro del problema. Non mi basta pensare a trasgressione, sesso, impudicizia, sfondare nello spettacolo, garantirsi posti in prima fila, far arrapare, fare colpo per la bellezza, far soldi, far carriera, insomma, quando si fa qualcosa di questo genere, si deve puntare a motivi ben solidi e no a risultati che valgono meno di una fetecchia. Perdona i miei limiti Giulia', ma più di tanto, e comunque non mi accontento, non riesco ad immaginare. Poi, se dal tuo cilindro magico, mi tiri fuori un bel coniglio bianco, allora mi avrai illuminato oltre il mio naso e te ne sarò grato. Ti abbraccio.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/07/14 alle 13:51 via WEB
eheheheh BUON POMERIGGIO CARISSIMO:-))) Quello a cui TU fai menzione e cioè il " senso del pudore" si è ritirato come un ghiacciaio attaccato dal riscaldamento globale.....
(Rispondi)
 
chiaracomeilsole1
chiaracomeilsole1 il 18/07/14 alle 12:24 via WEB
Non so, la mia vita è così distante da certi modi d'essere che non riesco a spiegarli, non riesco a riconoscerli, a decodificarli, pur avendo anch'io la mia parte d'ombra. Chiara
(Rispondi)
 
Hamsho
Hamsho il 18/07/14 alle 16:53 via WEB
Sindrome d'una vita social dove il "I like" al proprio nudo è la dimostrazione d'essere al passo con l'evoluzione ma prima meta verso atteggiamenti preoccupanti.
(Rispondi)
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 18/07/14 alle 17:35 via WEB
sarà che non amo mettermi in mostra in nessun modo...però c'è chi ama mettersi al centro dell'attenzione e ama avere tanti seguaci attorno...ma questo è una libera scelta sia di chi ama mettersi in mostra sia chi non riesce a capire che è soltanto una maschera...ci sono tanti modi x mettersi in mostra senza mancare di rispetto agli agli...un saluto a te!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 19/07/14 alle 00:54 via WEB
notte Giulianina
(Rispondi)
 
bahkty
bahkty il 19/07/14 alle 11:24 via WEB
Bah, preferisco esserlo per la fidanzata... Che apprezza ^_^
(Rispondi)
 
putt0
putt0 il 19/07/14 alle 16:06 via WEB
concordo con l'amare il silenzio e la notte :-) :-) buon sabato .... marco
(Rispondi)
 
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