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ATTUALITA', SESSO, EROTISMO, DONNE, RAPPORTI SESSUALI, NOVITA', NIENTE SESSO, AMERICANE, FARMACI,

Post n°4469 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

Niente sesso, siamo americane
e i nuovi farmaci non servono

LE DONNE avranno presto un loro Viagra? Recentemente una commissione della Food and Drug Administration ha bocciato la richiesta di commercializzazione del Flibanserin, un farmaco destinato alle donne con difficoltà di libido, ma chiedendo un approfondimento della ricerca. Ma dopo la rivoluzione sessuale degli anni '60, la società americana è diventata sempre più secolarizzata, con i mass media che trasudano sesso.

Il vero colpevole viene dall'Ottocento, ed è la proprietà borghese. Quando la rispettabilità si trasformò nel valore centrale della classe media, censura e repressione diventarono la norma. La pruderie vittoriana mise fine alla scanzonata schiettezza sessuale (sia degli uomini che delle donne) dell'era agraria, una licenziosità raccontata dalle commedie di Shakespeare fino al romanzo inglese del Settecento. I pedanteschi anni '50, che cancellarono dalla memoria culturale le flappers, le ragazze emancipate dell'Era del Jazz, furono semplicemente un ritorno alla normalità.

Solo il diffuso movimento New Age, ispirato a pratiche asiatiche focalizzate sulla natura, ha preservato la visione radicale della moderna rivoluzione sessuale. Ma il potere concreto è nelle mani della tecnocrazia carrieristica dell'America, che cresce sull'humus delle scuole di élite, con la loro visione ideologica del genere in quanto costrutto sociale.

Nel regno circospetto dei colletti bianchi, uomini e donne sono intercambiabili e svolgono lo stesso tipo di lavori intellettuali. La fisicità è soppressa, nello spazio igienizzato degli uffici le voci sono smorzate e i gesti contingentati. Gli uomini devono autocastrarsi, mentre le donne ambiziose posticipano il momento della procreazione. L'androginia è affascinante nell'arte, ma nella vita reale può portare a noia e stagnazione, che nessuna pillola può curare.

Nel frattempo, la vita familiare ha messo i maschi borghesi in una situazione difficile; non sono altro che ingranaggi di una macchina domestica diretta dalle donne. Le mamme contemporanee sono virtuosistici supermanager di una complessa organizzazione incentrata sulla cura e il trasporto dei bambini. Ma non è così facile passare con uno schiocco di dita dal controllo apollineo all'estasi dionisiaca.

Non che i mariti offrano grandi stimoli: visivamente, gli uomini americani rimangono eterni ragazzi, come dimostrano le magliette larghe, i pantaloncini cascanti e le scarpe da ginnastica che indossano dalla scuola materna fino alla mezza età. I sessi, che un tempo occupavano mondi intrigantemente distinti, risentono dell'eccesso di conoscenza reciproca, la maledizione della quotidianità. Non resta più alcun mistero.

La forza primordiale della sessualità si è sfilacciata anche nella cultura popolare americana. Quando era in vigore il tanto bistrattato codice di condotta degli studi cinematografici, Hollywood produceva film che sprizzavano flirt e romanticismo da tutti i pori. Ma dagli anni '70 in poi è arrivata la nudità, e quella tensione sessuale che montava gradualmente è andata perduta. Una generazione di cineasti smarrì l'abilità dell'allusione sofisticata. La situazione è peggiorata negli anni '90, quando Hollywood cominciò a saccheggiare i videogiochi trasformando le donne in supereroine pneumatiche da fumetto e androidi fantascientifici, figure di fantasia senza la complessità psicologica o le esigenze erotiche delle donne reali.

Come se non bastasse, grazie alla cultura della borghesia bianca, che privilegia i corpi efficienti a quelli voluttuosi, le attrici americane si sono desessualizzate, confondendo uno sterile atletismo con il potere femminile. Il loro aspetto attuale, affinato a suon di Pilates, è un corpo teso e nervoso, arti sottili e fianchi stretti da ragazzo abbinati a seni amplificati. Un vivo contrasto con il gusto latino e afroamericano che tende verso la florida silhouette e i fianchi abbondanti di una Beyoncé.

Che l'energia sessuale sia legata alla classe sociale lo suggerisce forse lo straordinario successo dei piccanti completi di biancheria intima Victoria's Secret fra i ceti bassi e mediobassi multirazziali, perfino nei centri commerciali dei sobborghi residenziali, che puntano soprattutto sulla borghesia bianca. La musica country, con la sua storia di radicamento nelle aree rurali del Sud e del Sudovest degli Stati Uniti, è ancora piena di scenari spinti, dove i sessi rimangono dinamicamente polarizzati secondo vecchi schemi.

Sull'altro versante, la musica rock, un tempo apripista della liberazione sessuale, non scoppia di salute. Il rythm and blues dei neri, nato nel Delta del Mississippi, fu il motore delle grandi band di hard rock degli anni '80, che riempivano le loro cover di pezzi blues con elettrizzanti immagini sessuali. L'ipnotica versione di "Little Red Rooster" di Willie Dixon eseguita dai Rolling Stones, con il suo stuzzicante esibizionismo fallico, è di una sensualità sconvolgente.

Ma con l'enorme successo commerciale del rock, il blues ha cessato di esercitare un'influenza diretta sui giovani musicisti, che si limitavano a imitare i grandi chitarristi bianchi senza esplorare le radici del genere musicale. Poco a poco, il rock ha perso la sua viscerale crudezza e la sua seducente sensualità. Il rock delle grandi star, con il suo pubblico di bianchi benestanti, ormai è tutto superego e niente io.

Negli anni '80, la musica leggera sfoggiava una serie intrigante di bellezze pop come Deborah Harry, Belinda Carlisle, Pat Benatar e una Madonna seducentemente piena. Dopo, invece, Madonna è diventata borghese e scheletrica. L'accolita dance di Madonna, Lady Gaga, con la sua inclinazione compulsiva all'eccesso, è una montatura di alta qualità senza un grammo di autentico erotismo.

Le compagnie farmaceutiche non troveranno mai il santo Graal di un viagra femminile, non in questa cultura proiettata e prosciugata da valori borghesi. Le inibizioni rimangono cocciutamente interiori. E la lussuria è qualcosa di troppo impetuoso per lasciarla al farmacista.

 
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