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CONQUISTA DELL'IMMORTALITA'

Post n°731 pubblicato il 08 Aprile 2008 da psicologiaforense
 

L'ETERNA GIOVINEZZA: DA UN ANIMALETTO, UN MESSAGGIO

Il tema che affascina tutti è quello del prolungamento della vita, dell'eterna giovinezza, dell'immortalità. Esiste un animaletto formato da una sola cellula che attrae oggi la universale attenzio­ne. E’ un animaletto prolifico, fa un figlio ogni due ore e perciò è stato chiamato Tokophyrya, che in greco vuol dire qualcosa come "FIGLI A GO GO". Ma questa sua straordinaria attività dura solo tre giorni, perchè il quarto giorno comincia ad invecchiare, fa un solo figlio al giorno E POI MUORE, e il suo corpo appare cosparso di scorie, di materiale nerastro che evidentemente l'animaletto non era più in grado di metabolizzare, stante il suo avvio alla senilità e alla morte. M. Rudzinka della Rockefeller University, che lavora sulla Tokophyrya da diversi anni, dice che guardandola al microscopio elettronico con un ingrandimento di 80.000 volte, si scorge in essa una sorta di ordito, di ricamo che pian piano si sconnette come usurato dal tempo. Si è tentato in vario modo di prolungare la vita della TOKOPHYRYA mettendo a sua disposizione ogni sorta di nutrimento: in due giorni il suo peso è aumentato 120 volte e subito ha smesso di figliare e la sua vita si è accorciata di due giorni. Si è notata anche la precoce comparsa di macchie scure, quelle stesse che noi vediamo nel cervello e nel cuore delle persone che sono molto in là negli anni.

Si sono tentati altri esperimenti, ma non si è riusciti a prolun­gare la vita di questa animaletto, il quale presenta una alterazio­ne significativa: i mitocondri, che sono la fonte di energia per ogni cellula, appaiono gradualmente disfatti a mano a mano che ci si avvicina all'exitus (morte). Dunque è il rapporto ossigeno + metaboli­smo + mitocondri + energia la causa del degrado mortale. L'ossigeno è l'elemento attivante il metabolismo attraverso la formazione di energia a livello mitocondriale.

Ma dopo questo squallore della involuzione senile, la Toko­phyrya offre la sua sorpresa, il ringiovanimento. Quando una Tokophyrya già senescente riceve un impulso (una unione, una specie di rapporto intimo in cui si scambiano i geni), da vecchia ritorna giovane; si tratta ora di scoprire di quale gene si tratta, perchè porti con sè la giovinezza, e se esista anche per l'uomo e la donna - poichè anch' essi generano figli neonati - la possibili­tà di trasmettere loro la giovinezza. Sembra un gioco di parole che si rincorrono, ma il misterioso gene (o geni) evidentemente esiste. E’ una vicenda scientifica questa, che supera d'un balzo tutte le altre sin qui compiute

 
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