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FAMIGLIE INSANGUINATE
Post n°242 pubblicato il 02 Luglio 2007 da psicologiaforense
RIFERIMENTO: Si veda il precedente post 241; NOTE DI SINTESI DEL FATTO REATO: la Signora TERESA ha sgozzato il figlioletto di 10 anni, nel sonno, poi ha ucciso allo stesso modo il marito, che ha opposto una qualche inutile resistenza (forse gli erano stati somministrati psicofarmaci) . “Stremata” ha atteso per un certo tempo. Riprese le forze, HA COMPOSTO LE DUE SALME IN MODO TALE CHE PADRE E FIGLIO SI TENESSERO PER MANO. A questo punto restava solo la piccola BABHI REA DI 8 ANNI. La bambina si è svegliata e si è difesa strenuamente (così ci dicono tutte le ferite alle braccia e alle mani) finendo per accasciarsi a terra. Forse la madre l’ha creduta morta, così si è recata in cucina staccando il tubo del gas con la valvola aperta…. Poi ha rivolto il coltello contro di sé…. OSSERVAZIONI PSICOLOGICHE FORENSI Il contributo che i nevrotici offrono alla criminalità è, ovviamente, di molto inferiore a quello offerto dagli psicopatici. Il DEPRESSO, ad es., preoccupa per i suoi comportamenti autolesivi, MA ANCHE PER LE TUTT’ALTRO CHE ECCEZIONALI CONDOTTE VIOLENTE ETERODIRETTE ( i depressi che uccidono…). Ciò posto , lasciando da parte un discorso che potrebbe portare troppo lontano e “confondere” le idee, conviene tornare a TERESA . Di lei sappiamo che a fronte di una severa ed ingravescente sintomatologia ha seguito la “normale trafila” : medico di base, accertamenti clinici al fine di escludere patologie fisiche in atto, diagnosi di sindrome ansioso-depressiva, invio a specialista neuropsichiatria ( dott. F. aiuto in un noto nosocomio di Milano), chemioterapia psichiatrica ( senza psicoterapia). IL CRIMINE : SI VERTE QUI nella fattispecie del c.d. SUICIDIO ALLARGATO ( nella accezione del termine introdotta nel 1911 da F. Strassmann che la riservò a quei casi in cui “il suicidio fu il motivo primitivo e l’uccisione dei familiari , ad opera del padre o della madre, avvenne per non lasciare questi sopravvivere soli, senza aiuto”). Il delitto perpetrato da Teresa è di natura “altruistica”, legato, cioè, nella sua mente malata ad un proposito di difendere i propri familiari e sottrarli, con la morte, ad un destino di privazioni, miserie, mortificazioni, rinunce, insuccessi, malattie, ecc… Quindi, TERESA ha compiuto un estremo atto di amore finalizzato a proteggere, con la morte, i suoi cari da un destino orribile greve di sofferenze inenarrabili. In altri termini le sue idee deliranti di dolore e di rovina l’hanno condotta ad una strage con tentativo di suicidio. Di norma, in questi casi, si ha premeditazione dell’atto e precoce apprestamento dei mezzi, con pianificazione dei tempi. E ADESSO, QUANDO TERESA SI SVEGLIERA’? Non è dato sapere con precisione. Spesso è evidente una assoluta anestesia psichica ed emotiva dopo il fatto ,(quando questo è stato compiuto con “freddezza” e “accuratezza”, dopo lunga premeditazione) frutto dell’autismo psicotico di cui il malato si è circondato. Per TERESA non possiamo dire di più ( la cartella clinica, ovviamente, è stata sequestrata dal PM) RESTA L’ANGOSCIA PROFONDISSIMA PER QUESTO DRAMMA CHE , FORSE, SI SAREBBE POTUTO PREVENIRE…
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49