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RIFLESSIONE DELLA SERA, PENSIERO LIQUIDO, L’UMANITÀ È SEMPRE PIÙ POVERA E PIÙ INDIFESA DI FRONTE AL TEMPO CHE PASSA

Post n°8721 pubblicato il 11 Ottobre 2016 da psicologiaforense

Che cosa è diventato per ciascuno di noi il futuro? Inteso non come progetto di corto respiro  ma come prospettiva che travalichi la singola esistenza?  Si fa sempre più rara anche la pazienza di attendere che una talea diventi piantina e poi, un giorno, albero. Semine e talee non sono più di moda perché gli alberi oggi  si vogliono adulti in certi casi decrepiti come quei poveri ulivi che in standby ornano i vivai di tutta Italia.  E men che mai esiste più il senso del futuro che animava i costruttori di cattedrali  ben consapevoli che a loro non sarebbe toccato vederle ultimate ma non per questo pensavano che non valesse la pena di impegnarsi nell’impresa. A muovere i costruttori di cattedrali era  la fede nella ricompensa ultraterrena ma anche  un’idea di futuro, di volontà di lasciare il testimone  alle generazioni successive. Il mito della velocità, del qui ed ora ha oscurato con il futuro la stessa speranza capace di fare i conti con l’idea di eternità.  Una perdita che rende l’umanità contemporanea più povera  e più indifesa di fronte al tempo che passa.

 
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