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RIFLESSIONE DEL GIORNO IN MENO DI 20 RIGHE, UNO, NESSUNO O CENTOMILA, VERTIGINI, DISORIENTAMENTO, SMARRIMENTO

Post n°8666 pubblicato il 19 Luglio 2016 da psicologiaforense

ABITARE IL DISINCANTO


La fuga da noi stessi ci mette in balia della piena  incontrollabile degli stimoli e dei messaggi frammentari che ci assediano ogni giorno come tanti flash.
Questo produce, a volte, in noi una specie di disintegrazione interiore che tende a diventare  la nostra condizione abituale. Ad essere minacciata nel nostro tipo di  vita  è l’unità del nostro IO. Un filosofo ha scritto che l’io non è altro che una società per azioni a maggioranza variabile ma questo rende difficile capire chi si è veramente. Come diceva  Pirandello: “Uno, nessuno o centomila”. Perciò oggi nessuno si sente più di fare delle scelte impegnative: seguire una vocazione, sposarsi, mettere al mondo dei figli. Ed è logico perché in una società per azioni c’è una molteplicità di voci e perché la maggioranza potrebbe cambiare.  Perfino nello  scegliere un programma televisivo capita ormai di passare tutta la serata a fare zapping senza riuscire a vederne realmente nessuno. Nel vangelo Gesù chiede: che vale all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde se stesso? La domanda è di estrema attualità. Senza un centro interiore che ci unifichi possiamo illuderci di essere centomila  ma in fondo rischiamo di non essere nessuno.

 

 
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