Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« LA NOTIZIA CURIOSA DEL G...LA NOTIZIA CURIOSA DEL G... »

TEMI TRASCURATI, LITURGIA, RITI, GESTI, INTERPRETAZIONI, SENSO DELLA VITA, ANTROPOLOGIA, PSICOLOGIA

Post n°8303 pubblicato il 25 Maggio 2015 da psicologiaforense

Fin dalle origini ed in tutte le civiltà, l'uomo è ricorso a dei riti per esprimere a se stesso il senso della propria vita, per metterla in relazione con un mistero che lo circonda e lo sorpassa, per invoca­re le divinità, rendere loro omaggio o ringraziarle....

 

RITI CHE FORMANO E TRASFORMANO

Anche in un mondo secolarizzato le celebrazioni e i riti occupano un posto rilevante, sia che riuniscano un gruppo di amici o una classe sociale, una città o una nazione, oppure tutto il mondo; alcune di ta­li celebrazioni ritornano secondo un ritmo periodico, mentre altre sono provocate da un avvenimento inatteso che segna la storia del gruppo o del mondo.

Nello spiegarsi infinito della loro diversità, le celebrazioni se­guono tuttavia qualche regola fondamentale.

Esse hanno sempre, come punto di partenza e come oggetto, un avvenimento della vita umana o in relazione alla vita umana. Han­no un carattere collettivo o almeno riuniscono parecchi parteci­panti. Esse si richiamano non soltanto al linguaggio della parola, ma anche al linguaggio dei gesti e dei simboli e osservano certi riti tradizionali. Si svolgono in un clima di emozione, di comunione e, generalmente, di gioia e di festa.

Quando si tratta di celebrazioni religiose, la loro in­tenzione è quella di celebrare la vita dell'uomo nei suoi momenti salienti, collegandola al Mistero; oppure, secondo un altro punto di vista, esse cerca­no di celebrare  la Divinità  che si rivela e si comunica agli uomini con la sua potenza.  Il rito però non appartiene a nessun ambito specifico dell'esistenza non è esclusivo del sacro né del profano, non è prerogativa dell'uomo religioso né di quello secolare; non è fenomeno unicamente soggettivo, né unicamente collettivo, non ha scopi solamente propiziatori né solo gratulatori. Il rito appartiene alla normalità e alla patologia; è presente nelle culture arcaiche e nella civiltà postindustriale; è praticato da persone ingenue e superstiziose e da persone intellettuali e razionali. Il rito è dell'uomo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963