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SOS TATO, IL MASCHILE, IL FEMMINILE, INVENZIONE VIRILITA', IDENTITA' NASCOSTE, OSTETRICO, MUTAMENTI COMPLESSI

Post n°8009 pubblicato il 04 Settembre 2014 da psicologiaforense

Maestri di scuola dell'infanzia, infermieri, badanti, ostetrici, per non parlare di baby sitter.... molte delle professioni che un tempo erano considerate tipicamente femminili vedono impegnati sempre più uomini. SONO GLI EFFETTI DELLA CRISI O IL SEGNO DI UNA SOCIETA' CHE STA CAMBIANDO? 

LAVORO: TENDENZE EMERGENTI E NUOVE SFIDE

In America li chiamano pink collar, col­letti rosa ad indicare lavori tipicamente femmini­li che oggi, sempre più spesso,  fanno gli uomini pur  in un contesto tradizionale, familista come quello italiano. Infatti, anche qui da noi, alcuni maschi stanno re­cuperando quella parte della loro identità legata alla cura, all'affettività, che esiste da sempre ma che è culturalmente occultata e si sperimentano  come baby sitter, maestri di scuola materna, infermieri, badanti, ecc...  Senza contare i lavorato­ri extracomunitari che rivestono ruoli profes­sionali tipicamente femminili. In questo ca­so ogni gruppo etnico segue percorsi diversi.  Perché il lavoro ha un ruolo essenziale nel­la costruzione dell'identità, soprattutto ma­schile. E nel nostro immaginario l'identità maschile è legata alla forza, all'aggressività, a un certo mo­do di muoversi, perfino ai vestiti da lavoro.  Senza dimenticare che tradizionalmen­te gli uomini sono socializzati a usare il cor­po come arma, perfino nelle interazioni ami­chevoli, che spesso prendono la forma di una scherzosa aggressione.  In conclusione, il problema non si lega tanto ai generi ma­schile o femminile in quanto tali, quanto al­le caratteristiche stereotipate che attribuiamo a un determinato lavoro. In genere la mascolinità si esprime in un lavoro al di fuori delle mura domestiche, e spesso in un lavoro che comporta fatica fisica, mentre le donne sono considerate più adat­te a sopportare stress emotivi, legati, per esem­pio, al coinvolgimento con anziani, bambini o malati. Si spiega così, per esempio, come il lavoro di operatore ecologico, co­munque legato alla pulizia, sia considera­to socialmente più accettabile per un uomo rispetto a un ruolo di cameriera o badante.

 
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